Pasquina Chiatti            indietro.

Una interminabile fila di olmi

(racconto)

Oltre - Rivista di Lett. Fantastica


© Il Borghetto

In un collegio femminile un gruppo di ragazze decide di fuggire per andare a conoscere il mondo dal quale vengono sapientemente tenute lontano. Ma l’impresa non sarà semplice e il tentativo costellato di esperienze cruente.

 Quello che sembrava un gioco diviene una iniziazione a stadi. Ogni qualvolta le ragazze raggiungono una delle recinzioni del vasto terreno intorno al collegio emerge una realtà inaspettata bel lontana dalla finzione della loro vita al collegio.

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Opera di Pasquina Chiatti

(Diritti d’autore riservati all’autrice - vietata qualsiasi riproduzione)

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Una interminabile fila di olmi

 

1

 

         "Ho visto un ragazzo" bisbigliò Matilde alla compagna di banco.

         "Cosa?"

         "Ho visto un ragazzo proprio qui."

         "Sì vabbè ed io ho visto i dinosauri che passeggiavano nell'orto!" fece Sara.

         "Devi credermi. E' molto carino. Consegna delle buste per il frate la mattina molto presto." replicò Matilde mantenendo a fatica il tono sottovoce.

<<Silenzio ragazze!>> strillò la professoressa.

         La testa tra i gomiti gli occhi verso la cattedra e la mano davanti alla bocca "Stai a sentire Sara" continuò Matilde "Ero in sacrestia prima dell'alba frugando tra le scatole del frate. Quando ho sentito bussare. Mi sono nascosta nel mucchio delle sottane di Don Gervaso… che puzza non puoi capire" starnazzando "e sbirciavo. L'ho visto stava oltre la finestra che da' sul cortile posteriore, non è entrato, ma l'ho visto bene… quanto è carino! "

         Matilde e Sara stavano sempre insieme e si erano giurate eterna fedeltà. Erano compagne di banco e di stanza da prima dell'asilo da quando avevano memoria di esistere, e la loro memoria ricordava solo questo collegio, tanto noioso quanto isolato e non avevano mai visto altri che le ragazze, ospiti come loro, i professori, il parroco e il vecchio frate. Quando uno degli adulti scompariva era miracolosamente rimpiazzato e quando le ragazze facevano vent'anni accadeva qualcosa di strano che le faceva come svanire nel nulla e c'era il divieto assoluto di avere nostalgia.

 

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