Pasquina Chiatti               indietro     .

Matita Assassina

(racconto)

Giacché Editore 


© ed. Giacché

In una antica e vasta biblioteca la protagonista si imbatte in una rocambolesca avventura con un ragazzo.

Non riesce a credere ai suoi occhi ma si convince che si sta consumando una delitto e farà di tutto per …. mettersi nei guai.

http://www.edizionigiacche.com/prione1994.html

 

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          La posta del cuore.

 

                      

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera di Pasquina Chiatti

(Diritti d’autore riservati all’autrice - vietata qualsiasi riproduzione)

       MATITA ASSASSINA

 Pioveva sangue sul tavolo. Una due... tre gocce…

Alzai gli occhi.

Scandagliai velocemente la biblioteca in alto, sopra la mia testa: gli scaffali, il corrimano di noce, la struttura a palchi, il primo ordine, il secondo, e poi altri ordini ancora più alti fino alla cupola che mi abbagliò… e vidi…. al quinto ordine di palchi… controluce... un braccio levato di uomo sovrastava una lunga chioma bionda… e colpiva… colpiva… colpiva… La bionda, poveretta, finì bocconi sul corrimano. Il suo sangue attraversava l'aria fino a splash-iare davanti a me, sul mio tavolo. Restai ipnotizzata sulle gocce ancora calde rovinosamente schiacciate sul legno settecentesco, come si fissa un punto nel buio quando si ha paura. Ero pronta per urlare, quando sussultai al rantolo della vittima giù per le scale e al libro che cadde sul mio tavolo tra me, le gocce e il ragazzo seduto di fronte. Il libro s'era aperto, a pagina 47. La coincidenza mi fece rabbrividire, quarantasette: morto che parla.

Sto assistendo ad un assassinio! Mi ripetevo. Sto assistendo ad un assassinio! Lo smarrimento mi chiudeva gola e cervello, con la giugulare frustrata che non voleva saperne di gridare un fragoroso: -Aiutoooo!!!- al massimo dello sforzo alitava!

Prima che potessi fuggire l’assassino galoppò giù, travolse la grassa bibliotecaria. L’avevo notata all'ingresso che trafficava con un cocomero insieme con altri, ma non mi era sembrato strano. La donna urtò il busto del vescovo fondatore che le finì sopra, vomitando un liquido rosa e zuccherino tra me e il bel ragazzo, che preso dalla lettura non ebbe reazioni, come gli altri: immersi in un silenzio paranormale.

Che cazzo ci faccio qui? Avevo seguito lui dal bar perché era bello e mi piaceva.

 …………

Per acquistare il libro rivolgersi a:

Ed. Giacché   

La Spezia

 

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oppure 

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