7. Sussidi utilizzati
Per quanto riguarda i compiti
da svolgere casa (homework), si cercherà di limitarne al massimo
l’assegnazione, vista la mole di lavoro già prevista per altre
discipline e il relativo tempo libero a disposizione dei ragazzi.
L’insegnante sta lavorando per la creazione di sussidi (audiocassette,
cd rom e questo sito protetto da navigare in Internet) che i bambini possano
utilizzare a casa per rivedere o rinforzare quanto fatto
in modo divertente, autonomo e del tutto libero, nel pieno
rispetto, ovviamente, del Diritto d'autore e quindi utilizzando
materiale libero da Copyright.
Tradizionalmente si parla di 'sussidi'
didattici indicando una serie di “oggetti” (dalla lavagna al
computer multimediale) o di strumenti che, come dice la parola
"sussidio", sono di aiuto, sono sussidiari,cioè aiutano
l'insegnante, ma se ne potrebbe quasi fare a meno, pur rallentando
l'attività didattica. A questi mezzi si applica la regola del rapporto
costi/benefici. Tra i costi non si considera solo quello
dell'apparecchiatura, ma anche il tempo necessario per predisporre i
materiali, il tempo di gestione in aula, la distrazione che si introduce
tra gli allievi, la necessità di spostare la classe, e così via.
Tuttavia alcuni mezzi sono qualcosa di più di un semplice - per
quanto prezioso - sussidio: sono dei “catalizzatori”, (secondo Balboni, autorevole studioso del'Università
Cà Foscari di Venezia) cioè consentono un'azione didattica che non si può
realizzare in maniera soddisfacente senza il loro supporto. Ad esempio,
non si può presentare la lingua orale senza un registratore audio, che
rappresenta il 'catalizzatore' che può rendere possibile
l’attivazione di particolari procedure ed interesse nell’alunno. Questi
sussidi sono di tre tipi, essenzialmente: -
sussidi
a disposizione dell’Istituto (in seguito ad acquisto: es.
videocassette) -
sussidi
auto-prodotti dal docente -
ambienti
particolari che possono essere strutturati in modo utile per
l’apprendimento I mezzi e gli strumenti utilizzati saranno diversificati per unità
didattica, tenendo conto delle risorse disponibili o che possono essere
predisposte in tempo breve. In generale verranno utilizzati: -
realia ( oggetti reali ): giocattoli, oggetti di
uso quotidiano, pupazzi, maschere, materiale autentico, cartoline,
fotografie ecc; -
cartelloni didattici con immagini e/o parole; -
carte geografiche; -
poster e cartelloni preparati anche in classe con
gli alunni; -
materiale audiovisivo: audiocassette didattiche con
dialoghi e canzoni di speakers madrelingua, audiocassette originali,
videocassette didattiche e non; - libri per bambini; -
giochi glottodidattici; -
registratore stereo, videoregistratore. -
eventuali spazi all’aperto ( e no ) per attività
di movimento - l’aula laboratorio multimediale (se disponibile) - cd rom e software didattici.
I nuovi strumenti tecnologici
Gli ultimi due “sussidi” evidenziati sono legati al mondo
delle nuove tecnologie. La fiducia ingenua nell’efficacia eccezionale
dei sussidi tecnologici nell’insegnamento delle lingue è andata
gradualmente calando negli ultimi anni. Questo tipo di insegnamento,
infatti, comporta, per sua stessa natura relazioni e rapporti
comunicativi, in altre parole, un contatto interpersonale.
Di conseguenza i sussidi tecnologici (come i computer) possono
svolgere solo una funzione limitata, nel sollecitare un uso adeguato
della lingua e nel promuovere la competenza finale. Qualsiasi mezzo
tecnologico è efficace solo nella misura in cui può promuovere
l’effettiva comunicazione verbale. C’è infatti il pericolo che
l’attività linguistica venga isolata nel laboratorio e nel rapporto
(non proprio comunicativo) tra singolo alunno e personal computer.
I moderni mezzi tecnologici verranno quindi utilizzati in stretta
aderenza ad obiettivi comportamentali e linguistici ben definiti ed in
modo flessibile ed integrato. |
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