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Conoscenze, abilità e competenze (standard in uscita)
Prima di entrare nel concreto di cosa i nostri bambini
affronteranno, dobbiamo risolvere questo piccolo quesito: cosa si
intende per “conoscenza”, “ abilità” e “competenza”, tre
parole che possono sembrare simili, al punto che spesso le si utilizza
indiscriminatamente. Conoscenza:
è
il carburante che alimenta abilità e competenze. Le conoscenze non
costituiscono finalità educative e formative ma hanno il valore di
strumenti per acquisire competenze. Per fare un esempio, conoscere il
nome di certi cibi e una frase ci può rendere “competenti” nel
saperli chiedere o acquistare. Competenza: Le
competenze vanno dunque intese come la capacità di utilizzare le
conoscenze acquisite dalla persona che sta apprendendo nella propria
professione o nella vita di ogni giorno. Abilità:
unità di misura della competenza. Per essere competenti servono varie
abilità. Per fare un esempio, un alunno può leggere in modo scorrevole
e sicuro un testo, senza però capire
il senso di ciò che legge. Ha sviluppato un’abilità, ma è
carente nell’altra. Come scegliere i temi da trattare (conoscenze), che si trasformeranno in competenze e verranno valutate come abilità? Bisogna chiedersi quali sono gli aspetti della vita personale dei bambini ai quali potrà loro veramente interessare di pensare, e dei quali desidereranno quindi parlare, leggere, scrivere. Inoltre, bisogna chiedersi a che scopo usano la lingua i bambini in ciascuno di questi campi., scegliendo quindi espressioni, vocaboli e strutture chiave utili a questo riguardo. Chiediamoci
inoltre:per un bambino di quell’età,
cosa dovrebbesapere in un ambiente parlante una lingua diversa da quella
materna?
Il mondo concreto del bambino può essere rappresentato,
semplificando, come una rete composta da tre macroregioni, dei grandi
contenitori che organizzano al loro interno diverse informazioni tra di
loro collegate , quasi in “rete” ( microregioni), legate a specifici
campi di interesse (come da immagine sotto).
Il percorso seguito nell’insegnamento
concreto non potrà essere, tuttavia,
scandito dividendo i tre momenti o macroregioni artificiosamente,
dal momento che questi interagiscono e si compenetrano a vicenda,
seguendo criteri di
sequenzialità logica ( per
es. prima di chiedere ad un alunno di descrivere un oggetto, bisogna
dargli gli strumenti linguistici adeguati per fare questo...) e di
ciclicità ( per cui, per es., per descrivere una persona o un
oggetto servono elementi lessicali relativi ai numeri o ai colori già
presi in esame e, in questo caso, ripresi). Le tre macroregioni sono: -
Il
bambino,
vero punto di partenza del curricolo nel suo mondo personale; età,
famiglia, capacità, descrizione corporea… -
La
comunicazione: i sentimenti, saper telefonare, comprendere e dare
piccoli comandi… -
Il
mondo che
circonda il bambino: numeri, colori, animali, vestiti ecc, sempre legati
alle attività proprie (come mi vesto io e gli altri, per es.)
Le tre macro-regioni Le microregioni sono suddivise per livelli o classi di insegnamento. Facendo clic sul livello che vi interessa, potrete visionare un'immagine - mappa esemplificativa. E’ possibile notare, dal primo al terzo livello, un ampliamento della mappa delle conoscenze e i loro collegamenti. 1° livello classe 3° elementare |
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