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La StoriaI
primi signori di Duino furono vassalli di Aquileia. La stirpe dei
duinati signoreggiò fino all’anno 1391, fino alla morte di Ugone VI,
ultimo della dinastia. I signori di
Duino furono importanti feudatari ed ebbero, oltre alla Signoria sul
mare, i feudi di Senosecchia, Primano, Fiume, Castua, Veprinaz e
Moschenizze, questi ultimi sulle coste orientali dell’Istria. Furono
signori della Carsia, capitani imperiali di Trieste, di Padova e di
Conegliano. Osarono osteggiare i potentissimi conti di Gorizia,
vendettero e cedettero feudi a chi più ad essi conveniva. Il feudo di
Duino rimase vassallo della Chiesa d’Acquileia fino al 1366, epoca in
cui Ugone VI cedette all’Austria i diritti sul castello e sulle terre
e, quindi, li riebbe dalla stessa in feudo
privato. Il testamento di Ugone distribuì i suoi beni tra il
fratellastro Giorgio di Weisseneck - al quale toccarono, tra l’altro
Fiume, Castua e Primano - e un Walsee (o Valsa), fratello della sua
prima moglie, al quale toccarono Duino, Senosecchia e i feudi avuti dai
duchi d’Austria. Poi, alla morte di Weisseneck, i Walsee ereditarono
tutti i feudi unificando così nuovamente tutte le antiche signorie dei
Duinati. I nuovi signori di Duino furono riconosciuti tali dal duca
Guglielmo d’Austria nel 1400. I Walsee ressero le sorti dell’antica
regina delle rocche dell’Adria fino al 1472, quando Ramberto III alienò
i suoi diritti all’imperatore Federico III. Da quell’anno Duino fu
possedimento diretto dell’Impero e venne affidato a vari capitani
cesarei. Nell’anno 1509 l’imperatore Massimiliano I concesse al
nuovo capitano Hofer la
capitania pignoratizia di Duino. Cioè gli Hofer dovevano pagare una
quota annua alle casse dell’Impero e acquistavano così il diritto
temporaneo di trasmettere la capitania ai propri discendenti. Dopo la
morte dell’ultimo Hofer nel 1587, Duino passò ai conti della Torre
Valsassina, famiglia che aveva signoreggiato in Milano e che diede
parecchi patriarchi alla Chiesa d’Acquileia. Ciò avvenne per la
conclusione di un matrimonio tra la figlia dell’ultimo Hofer,
Ludovica, e Raimondo della Torre. Nel 1586 Raimondo VI della Torre Hofer
Valsassina (i della Torre avevano infatti aggiunto al proprio il
predicato dei precedenti signori di Duino), acquistò la signoria
insieme al titolo di capitano perpetuo ereditario ed unì le armi degli
Hofer alle proprie. Dal
1600 sotto i conti Torre -Hofer Valsassina il castello iniziò a
prendere la connotazione di polo umanistico culturale che mantiene
tutt’oggi. Alla
fine del XIX secolo, due donne di notevole cultura e sensibilità,
Teresa Thurn-Hofer Valsassina e sua figlia Maria von Thurn und Taxis,
principessa di Ligne, aprirono i loro salotti ai più bei nomi
dell’arte, della letteratura e della cultura internazionale. Tra
altri ospiti di Teresa Thurn-Hofer Valsassina ci furono due
compositori d’eccezione: Johann Strauss e Franz Liszt, mentre Maria,
sull’esempio di sua madre, ospitò l’allora Gotha europeo: i Conti
di Chambord, Elisabetta d’Austria, Massimiliano di Asburgo e la sua
sposa Carlotta del Belgio, e poco prima della sua partenza per Sarajevo,
l’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria, così come illustri
scrittori: Mark Twain, Paul Valéry, Gabriele D’Annunzio e poeti quali
Hugo von Hofmannsthal e Rainer Maria Rilke. Sposata
con Alexander von Thurn und Taxis (Alessandro Carlo, primo duca di
Castel Duino), suo lontano cugino e discendente di Francesco Tasso,
fondatore del servizio postale in Europa, la principessa Maria fu una
scrittrice di qualità e i suoi scambi epistolari con Rilke durarono 17
anni. (sono poi stati pubblicati
in diverse lingue). E’ proprio qui, a Duino, che il poeta creò e
compose le sue famose “Elegie”. Tempi
più recenti hanno visto la
presenza al castello d’illustri rappresentanti del mondo culturale
internazionale, quali Eugène Ionesco e Karl Popper; dopo la creazione
del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Miramare, invece, vi
hanno soggiornato scienziati
di fama internazionale. In occasione di incontri importanti e di
manifestazioni prestigiose, il principe Raimondo della Torre e Tasso
(primogenito di Alessandro Carlo e della principessa Maria), ha ospitato
il principe di Galles, erede al trono d’Inghilterra, e l’arciduca
Otto di Asburgo. Il
principe Raimondo della Torre e Tasso (1907-1986), che aveva sposato la
principessa Eugenia, figlia
del principe Giorgio di Grecia e di Danimarca e
della principessa Maria Bonaparte, ha elevato ai
massimi livelli gli ideali di sopranazionalità e di cosmopolitismo che
hanno sempre caratterizzato questa famiglia. Lo dimostrò con lo stile
delle sue scelte quando issò per primo, sulle rive del Mar Adriatico,
alla fine del secondo conflitto mondiale, la bandiera dell’Europa
unita. Aristocratico
per nascita, ma anche sinceramente democratico nei suoi modi e nei suoi
rapporti, cittadino del mondo per credo e convinzione personali, il
principe Raimondo inseguì le sue idee diventando promotore
d’importanti iniziative. Fu
uno dei fondatori del
Centro Internazionale di Fisica Teorica di Miramare e creò, con la
collaborazione dell’Università di Trieste, l’ISTIEE (Istituto per
lo Studio dei Trasporti nell’Integrazione Economica Europea). Organizzò
anche l’IFIAS (International Federation of Institutes for Advanced
Studies) legato all’UNESCO, al Club di Roma, all’Aspen Institute,
ecc. Nel
1972, creò il Centro di Studi su Rainer Maria Rilke e diventò
promotore con Lord Louis Mountbatten del Collegio del Mondo Unito
dell’Alto Adriatico. Una iniziativa che basta da sola per fare capire
a fondo il pensiero del principe Raymond, perfettamente allineato del
resto con lo spirito internazionale di queste regioni. Dopo
la sua morte, il castello è diventato la dimora fissa di suo figlio
Carlo Alessandro della Torre e Tasso, duca
di Castel Duino, nato nel 1952, sposato
con Véronique Lantz, dalla
quale ha avuto tre figli: Dimitri, Massimiliano e Costanza, che oggi
hanno, rispettivamente, 25
, 24 e 14 anni. Grazie
al suo ambiente naturale e al fascino che deriva dal fatto che è al
tempo stesso un vecchio maniero e una dimora dove si “vive”, il
Castello di Duino è certamente uno dei più interessanti castelli
d’Europa. |
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