ALFABETO
Nell’ambito
delle prime lezioni di questo corso, si userà per l’arabo in modo ampio
un
metodo di trascrizione. Per trascrivere, si ricorrerà all'"alfabeto pansemitico(c)".
Questo
metodo, nella pratica, ha il vantaggio di non usare caratteri speciali che
Potrebbero
anche complicare la comunicazione dei testi on line.
Ecco
qui di seguito l'alfabeto arabo con le trascrizioni pansemitiche(c),
cui seguono
osservazioni varie su casi particolari.
TR. PS.(c) N. ITAL.
N. ARABO PRONUCIA APPROS.
ch(j)
alif chalif.un deb. asp. laringea
b ba bachchj.un b
t ta tachchj.un t
th tha thachchj.un t aspirato
g gim giym.un g
kh ha khachchj.un k aspirato
khv kha khvachchj.un k aspirato forte
d dal dachl.un d
dh dhal dhachl.un d aspirato
r ra rachchj.un r
z za zachy.un z dolce
s
sin siyn.un s aspro
sh (scj) shin
shiyn.un s palatale
tj sad tjachd.un ts palatale enf.
dj dad djachd.un ds palatale enf.
tv ta tvachchj.un t enfatico
dv za dvachchj.un d enfatico
gh hain ghayn.un asp. forte lar.
ghv ghain ghvayn.un asp. molto forte lar.
f fa fachchj.un f
q qaf qachf.un k enfatico
k kaf kachf.un k
l lam lachm.un l
m mim miym.un m
n nun nuwn.un n
h(j) ha hachchj.un debole aspirazione
w
waw wachw.un
w inglese o v it.
y ya yachchj.un i cons.
(i-eri)
N.B.
"scj" per "sh"
è da usarsi in trascrizioni prive di vocali, per evitare equivoci nella
codifica: è infatti uno dei criteri dell'alfabeto pansemitico è quello di evitare il più possibile ambiguità
di codifica, pur non usando caratteri speciali.
a, i,
u indicano le tre vocali
"brevi" usate in arabo
ach, iy, uw indicano le tre
vocali "lunghe" usate in arabo
an,
in, un indicano, in finale, le vacali "nunnate"
anch = an la ch finale
serve semplicemente ad indicare
la
presenza dell'alif di appoggio
ht
"ta marbuta" si trascrive
h(j)t e si pronuncia come h deb. asp.
Altre
particolarità circa problemi di trascrizione verranno trattate
in seguito (come ad es. l'uso di "ch" e
"chj").
Per ora, vorrei fare qui alcune precisazioni circa la pronuncia:
non è facile per i "lettori o dicitori europei" adattare le proprie
abitudini fonatorie alla pronucia delle lettere
arabe: direi che non valga la pena di insistere e di accontentarsi, in un primo
momento, di una buona pronuncia scolastica che chiamerei, appunto, di tipo
"europeo": l'essenziale è che si differenzino, in qualche modo, i
suoni. Anche
circa i nomi delle lettere, sono più favorevole all'uso dei nomi di
"tradizione europea" tralasciando i, per
noi, più difficili nomi arabi delle lettere.
Ma
per questa prima lezione si potrebbe dire che quanto qui è riportato è già
troppo.
Come si
vede qualche problemino l’arabo lo offre anche se non
ci si cimenta per ora con i suoi caratteri alfabetici originali, insomma si
tratta di proseguire con ulteriori chiarimenti e
delucidazioni!
Il
maestro