Nota tecnica di sintesi sui cicli di produzione in siderurgia

 

La siderurgia include ogni tipologia di produzione di acciaio da trasformazione di materie prime e/o di semilavorati, sino alla produzione di prodotti finiti in laminati di acciaio.

Il settore siderurgico raggruppa essenzialmente le seguenti lavorazioni:

I prodotti siderurgici (semiprodotti, semilavorati, prodotti finiti) comprendono gli acciai comuni, gli acciai speciali e gli acciai legati, che a loro volta si dividono nelle due grandi classi dei prodotti laminati a caldo e dei prodotti laminati a freddo.

Si definisce ciclo integrale la sequenza di lavorazioni siderurgiche a partire dalle materie prime (carboni fossili e minerali), sino alla produzione e lavorazione di acciaio liquido.

Si definisce ciclo a caldo la sequenza di lavorazioni siderurgiche sino alla produzione di semilavorati (nastri stretti, nastri larghi o "coils", ecc.) o prodotti finiti, laminati a caldo.

La produzione di acciaio da forni elettrici e colate continue fa parte del ciclo a caldo (trattandosi di attività fusorie), ma è considerata non a ciclo integrale, in quanto i forni elettrici utilizzano come carica rottame e pre-ridotti, considerati già semilavorati e non materie prime. Infatti il forno elettrico sostituisce nella produzione di acciaio la coppia altoforno – convertitore di acciaieria e prescinde dalla cokeria e dall’impianto di agglomerazione, necessari per la produzione del carbone coke e per il trattamento dei minerali di ferro impiegati in altoforno.

Il ciclo a caldo include sia il ciclo integrale, che gli impianti non a ciclo integrale come i forni elettrici e le colate continue (in particolare include tutte le attività fusorie) e si estende alle lavorazioni a caldo di semiprodotti in acciaio solido, che vengono laminati ad alta temperatura, al "calor rosso" (laminazione diretta a valle della colata continua, negli impianti più moderni, o laminazione dopo riscaldo dei semiprodotti in appositi forni di riscaldo, se il semiprodotto ha subito raffreddamento e sosta in aree di parco dello stabilimento di produzione o di altri stabilimenti di destinazione).

L'aver fatto riferimento nell’Accordo di Programma alla dismissione del "ciclo integrale" e non alla chiusura del "ciclo a caldo", elencando inoltre esplicitamente tra gli impianti da dismettere solamente "cokeria, agglomerato, altoforno e acciaieria alimentata a ghisa", senza citare le attuali colate continue (che fanno parte dell’acciaieria, ma sono alimentate da acciaio liquido), implica la necessità di realizzazione di un forno elettrico (in quanto le colate continue, dismettendo i convertitori che trasformano attualmente la ghisa liquida in acciaio liquido, non potrebbero più funzionare) e non esclude nemmeno la possibilità di installare nuovi impianti di laminazione a caldo a valle delle colate continue.

 


Inizio

Indietro

Inviare Messaggio ad Associazione Per Cornigliano impaginazione a cura
Associazione Per Cornigliano