ROSA E GUIDOTTO: due amanti nella Brianza del 1300

Questa è la storia della famiglia che probabilmente ha legato il proprio cognome alla località di Peregallo.

"Nel XIV secolo (1300) due potenti e nobili famiglie risiedevano nelle loro castella in vicinanza del Bosco Bello nel Parco di Monza.

Erano questi i Peregalli da Peregallo posto a due miglia da Monza ed i Lesmi da Lesmo distante tre miglia.

In queste terre matura un avvenimento tramandato poi dalla tradizione.

E’ la vicenda di Rosa e Gian Guidotto teneri innamorati condannati ad un destino infelice.

Lei, Rosa Peregalli è originaria di Peregallo: bella, giovane e profondamente innamorata; lui, Gian Guidotto Lesmi è originario di Lesmo: giovane e baldanzoso.

I due sono condannati ad amarsi di nascosto, ostacolati dall’odio secolare che oppone le loro due famiglie.

Rosa per appagare il voto più ardente del suo cuore ricorre a Frate Lorenzo che vive eremita a S. Maria delle Selve nel Parco di Monza.

Rosa e Gian Guidotto reagiscono sposandosi di nascosto con la complicità e la benedizione del Frate.

Frate Lorenzo cerca di mitigare le discordie per raggiungere la pace tra le due sventurate famiglie.

Segue una breve parentesi di felicità destinata a durare ben poco.

Gian Guidotto è ucciso a tradimento nel Bosco Bello da Guido de’ Peregalli, parente di Rosa. Fu trovato con una larga ferita nel petto su cui teneva ancora compressa la mano in atto di ristagnare il sangue.

Rosa sente prepotente il bisogno di restare sola, non vuole più vedere nessuno e sentire altre parole, non sente più nemmeno il bisogno della fede religiosa.

Raggiunto il corpo di Gian Guidotto lo bacia e ribacia cercando di farlo rinvenire, ma invano.

Come soluzione di tutti i mali beve quindi una pozione che le ha dato Gasparino de’ Lesmi.

E’ veleno e Rosa muore sul colpo, adagiata sopra il corpo dell’amato."

L’urna sepolcrare degli infelici amanti esisteva ancora, fino al 1700, con una lapide latina che ne rammentava la dolorosa tragica fine.

La tragedia di Rosa Peregalli è un esempio di "amore fino alla morte" ed è il ricordo di una conterranea dal cui cognome sembra derivare il toponimo Peregallo.

 

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