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Disturbi Bipolari | Sindrome di Williams


la Follia in una tempera di G.Pistolesi

Ultimo Aggiornamento:
20 Gennaio 2003
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Psicopatologie dell'Infanzia e dell'Adolescenza


    Solo in Italia i disturbi mentali coinvolgono dieci milioni di pazienti e toccano la metà delle famiglie italiane. Tale problema non può essere sottovalutato, considerando che porta con sé un pesante investimento di risorse che il Servizio Sanitario Nazionale ha valutato in una spesa annuale di circa mille miliardi solo per il rimborso di psicofarmaci (Sorbello, 2001). Questa cifra rappresenta approssimativamente il 10% dell'intera spesa sanitaria nazionale, che è un'enormità se paragonata alla cura del Cancro, la quale arriva al 6% delle risorse e alle patologie cardiovascolari che raggiungono l'11% (Quintiliani, 2001; Manfredi, 2001).
    Se consideriamo che questa valutazione raggruppa non soltanto le vere e proprie malattie mentali, come le Depressioni Endogene, i Disturbi di Personalità Borderline, i Disturbi Bipolari, ecc., ma anche tutti quei disturbi della psiche che qualsiasi persona nell'arco della sua vita può aver sofferto, come, ad esempio, stati di Malinconia, d'Ansia, di Stress, di Depressione Reattiva, tutte condizioni causate da difficoltà oggettive, spesso attinenti alla sfera dei rapporti interpersonali, ne emerge un quadro allarmante, confermato anche dai sempre più frequenti fatti di cronaca, che assegna alle psicopatologie un fondamentale ruolo di indicatore dello stato di salute della popolazione.
    Altrettanto fondamentale risulta l'opera di prevenzione di psicopatologie ricorrenti, che dovrebbe essere attuata come prassi già a livello dell'Infanzia e dell'Adolescenza, periodi critici dello sviluppo nei quali insorgono le prime manifestazioni di disturbi mentali, stando ai sempre più numerosi dati clinici, e nei quali la ricorrenza della psicopatologia può essere efficacemente prevenuta con gli strumenti interpretativi e terapeutici adatti.
    Purtroppo, l'atteggiamento di certa affermata Psichiatria è stato più spesso quello di negare la possibilità di insorgenza (e dunque l'esistenza) di determinati disturbi noti solo in forma adulta, come, per esempio, i Disturbi Bipolari, le cui manifestazioni in età infantile e adolescenziale hanno cominciato ad essere riconosciute ed affrontate terapeuticamente solo da circa cinque anni a questa parte, stando alla letteratura psichiatrica.
    In quest'ottica recente, in progressiva affermazione nel settore psicopedagogico, l'educatore deve saper adottare un approccio interdisciplinare che gli permetta di individuare ed osservare i segni nascosti di una psicopatologia latente o in corso di insorgenza e di interpretarli secondo un quadro in cui le diverse componenti pedagogiche, psico-sociali e biologiche si integrano assieme a definire caratteristiche e problematiche del disturbo. Deve anche saper coordinare l'attività di psichiatri, psicologi e operatori familiari per fare in modo che l'integrazione delle diverse terapie (farmacologiche, psicologiche e di sostegno socio-familiare) agiscano di concerto per affrontare il disturbo nello stadio iniziale e che un'ottica di parte non prevalga sulle altre, a scapito del bambino/adolescente, che a causa di questo errore potrebbe, in età adulta, andare ad ingrossare le fila dei malati di mente nella nostra popolazione.
    In questa sezione, ho dedicato uno spazio all'esposizione di alcune delle psicopatologie dell'Infanzia e dell'Adolescenza.

I Disturbi Bipolari in Adolescenza

La Sindrome di Williams