IL DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS

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Definizione Clinica
Questo disturbo si presenta in seguito ad un evento di grande impatto emotivo che svolge un ruolo scatenante; si tratta di eventi che sono generalmente al di fuori della gamma delle normali esperienze umane, anche se nella societa' moderna non potremmo definire come rare. Fra gli eventi scatenanti il disturbo possiamo includere combattimenti militari, violenze personali o subite da persone care, rapimenti, tortura, prigionia in campi di concentramento o campi di guerra, disastri naturali o provocati, gravi incidenti automobilistici e diagnosi di malattie mortali. Il paziente tende a rivivere persistentemente il trauma attraverso immagini, pensieri o sensazioni, puo' aver incubi al riguardo e reagire con molta ansia quando si presentino stimoli in grado di rievocare l'evento traumatico o alcuni dei suoi aspetti. Il paziente tende ad evitare persistentemente gli stimoli legati al trauma e contemporaneamente presenta un intorpidimento della reattività generale all'ambiente, con persistenti sintomi di ipervigilanza (insonnia, irritabilita', difficolta' di concentrazione).

Epidemiologia ed Evoluzione
La prevalenza di questo disturbo e' valutabile nell'ordine del 1%-14% a seconda che ci si riferisca alla popolazione generale o a popolazioni a rischio. L'esordio del disturbo compare generalmente entro 3 mesi dal trauma potendo tuttavia passare anni dallo stesso. Il corso del disturbo e' variabile andando incontro ad una remissione completa nel 50% entro 3 mesi, ma potendo avere un andamento cronico in numerosi casi. I pazienti con DPTS presentano un rischio elevato di sviluppare altri disturbi d'ansia, disturbi depressivi, disturbi somatoformi e facilmente tendono all'abuso di sostanze e alcolici.

Eziologia
L’eziopatogenesi del Disturbo Post-Traumatico da Stress e’ ancora sconosciuta. In generale possiamo ipotizzare che il trauma che scatena questo disturbo e’ di intensita’ tale da sconvolgere gravemente gli equilibri del nostro cervello emotivo (amigdala / sistema limbico) rendendolo particolarmente eccitato e particolarmente sensibile a reagire a qualsiasi stimolo che assomigli o ricordi il trauma che l’ha scatenato e sganciandolo dal controllo del cervello razionale. L’assetto temperamentale e fattori genetici possono essere alla base della potenzialita’ allo sviluppo di questo disturbo che e’ presente soltanto in alcuni individui.


TERAPIA

Aspetti farmacologici
La modulazione dei sistemi serotoninergico e noradrenergico mediante gli Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (paroxetine 40-60mg, sertralina 100-200mg, citalopram 40-80mg, fluvoxamina 200-300mg), gli Antidepressivi Triciclici (imipramina 100-300mg, clomipramina 100-300mg), la venlafaxina (150-300mg) e la moclobemide (300-900mg) eventualmente in associazione con Anti-Epilettici (Carbamazepina, Acido Valproico).
Le benzodiazepine, in grado di ridurre molti dei sintomi ansiosi legati al DPTS, sono sconsigliabili in relazione all'elevata tendenza all'abuso di alcolici e sostanze presenti in pazienti affetti da questo disturbo.

Aspetti Cognitivo Comportamentali
La spiegazione della natura della sintomatologia e dei fattori che la influenzano potra' indurre una aumento del senso di controllo nel paziente e le tecniche di rilassamento, quali in il training autogeno e il biofeedback, potranno essere utili. Lo sviluppo delle capacita' di adattamento sociale mediante i servizi di riabilitazione ed un sostegno psicologico alla famiglia saranno spesso indicate.

a cura del Dr. G.Perna

 

 

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