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Storia del gruppo "Per Ortacesus".

Sono trascorsi quasi due anni da quel fatidico 26 Luglio 1998, quando cinque giovani ortacesini avevano deciso, pur non conoscendosi perfettamente, di incontrarsi nella angusta pizzeria di Sant' Andrea Frius.
Devo ammettere che non è stato facile durante il viaggio riuscire ad instaurare spontaneamente un dialogo, visto e considerato che tra noi non c'era una precedente forte amicizia, ma sapevamo che quella serata non sarebbe stata tempo perso e ci venne spontaneo ricordare con nostalgia Vincenzo Porceddu che pochi mesi prima era morto a causa delle conseguenze di un incidente stradale. Leggemmo un documento in cui egli parlava della possibilità di una sua morte prematura e dei risvolti negativi che ci sarebbero stati per il nostro piccolo comune. Restammo quasi senza parole pensando che ancora una volta aveva avuto ragione. Dentro di noi c'era una voglia incredibile di poter dare una mano di aiuto ai nostri compaesani. Volevamo fortemente che ciò che era stato creato da Vincenzo in tanti anni di lavoro, non andasse perduto e che Ortacesus continuasse ad avere quel ruolo importante che da anni ricopriva nell'ambito dei paesi della Trexenta.
Ma in paese si incominciava a sentire la sua assenza, il clima che si era creato era basato sull'incertezza e sulla ricerca di una persona che potesse prendere le  redini del paese. Le strutture pubbliche non riuscivano più ad essere efficienti e at lavorare a pieno regime. La Giunta Comunale con a capo l'ex Vice Sindaco Scano non era riuscita a reggere il peso di una eredità così forte, anche se bisogna essere sinceri e mettere in evidenza il fatto che quest ultimo non aveva avuto grossa solidarietà da parte degli esponenti del Consiglio e dovette presentare le dimissioni dopo appena due mesi e il paese in così poco tempo si ritrovò il commissario prefettizio ad amministrare.
 Arrivati nella pizzeria incominciammo subito a discutere, permettendo a ciascuno di noi di fare le sue considerazioni sull'attività politico amministrativa del paese e di fare proposte concrete sugli obiettivi, sui progetti e sui programmi da portare avanti. Avevamo già da allora l'intento di creare una lista che partecipasse alle elezioni comunali che si sarebbero svolte a Novembre.
Non fu una cosa facile e a distanza di un anno mi rendo conto che fu un'impresa. Infatti venimmo boicottati perché considerati non consapevoli di ciò che stavamo facendo e soprattutto dei ribelli che intendevano mettere in evidenza alcune cose che non funzionavano perfettamente. Ogni giorno eravamo alla ricerca di persone da candidare e non si faceva in tempo a gioire per aver trovato un nuovo elemento che uno dei vecchi era stato perso. Non è strano che in un Nazione democratica vengano visti come dei cospiratori persone che si candidano per il bene del paese? Perché noi non potevamo essere considerati eredi di Vincenzo ? Chi è così ipocrita da pensare di poter essere l'unico o gli unici ad avergli voluto bene o di aver avuto stima nei suoi confronti ?
Nel frattempo venimmo contattati da alcune delle vecchie forze politiche di Ortacesus e dagli incontri avuti si poteva notare da parte di alcune di queste persone la volontà di stroncare sul nascere il nostro gruppo e fummo costretti più volte a dare risposta negativa al loro invito di creare una coalizione. Sinceramente pensavamo che il miglior modo per operare in paese fosse quello di creare una lista unica con alcuni di quella che veniva impropriamente definita "vecchia maggioranza" ma c'era intorno a queste persone molta ambiguità non solo sui programmi ma anche sulle garanzie che noi dovevamo dare. Si notava una certa omertà nell' affrontare determinati discorsi e c'era poca chiarezza sul nostro ruolo e su ciò che dovevamo basare la nostra fiducia.
Nel mentre anche le riunioni continuavano all'interno del nuovo gruppo che in questo modo si compattava e tutte le decisioni venivano prese in modo democratico con palese alzata di mano e la cosa più gratificante era che tutti potevamo incidere in modo determinante sulle scelte.
Fu così che in una delle riunioni decidemmo di chiamare il nuovo movimento "Per Ortacesus", un nome che rispecchia perfettamente le motivazioni che ci avrebbero portato a presentare la lista il 29 Novembre 1998. E in un'altra scegliemmo  il simbolo "un libro aperto (che rappresentava la cultura e la trasparenza) con all'interno un giglio (simbolo di purezza e di gioventù).                        
Le elezioni non andarono certamente male se si pensa che con i suoi centottantasei voti la lista "Per Ortacesus" fu la seconda forza delle elezioni.
Oggi a distanza di circa due anni, il nostro è l'unico movimento di opposizione che in seno al Consiglio ha dimostrato di voler essere propositivo e pronto al dialogo su qualsiasi problematica, la cui risoluzione in positivo porti dei benefici alla nostra collettività .
Ma ci siamo scontrati con la precarietà e l'arroganza della nuova amministrazione, la sua debolezza, la sua pericolosità, l'evidente tentativo di schivare le difficoltà attraverso manovre politicamente ed amministrativamente azzardate che non hanno nessuna finalità sociale.
Dare quel lustro che ci permetteva di essere invidiati dai paesi vicini non sarà facile e l'impresa sarà ancora più ardua se non ci convinciamo che è possibile e conveniente puntare sulla convivenza e sulla collaborazione tra gli esponenti delle forze politiche rappresentate in consiglio. Senza che questo debba nascondere le differenze, le individualità o togliere i meriti. Consapevoli, però, che questi rapporti vanno regolati entro i confini di un disegno volto al bene del paese. Tutto ciò potrebbe apparire semplice e di facile attuazione, ma purtroppo la realtà è un'altra e bisogna fare i conti con quell'intreccio di egoismi, di "familiarismo", di clientelismo  che costituisce il fondamento del comportamento di una parte non piccola, purtroppo, degli ortacesini. Una gestione del patrimonio e dei finanziamenti comunali perpetrata attraverso azioni e scelte strettamente individuali, senza il rispetto del Consiglio Comunale che assume un ruolo subalterno e senza anima, di semplice passacarte di decisioni assunte da non Ortacesini, che in questo modo lucrano, speculano, traggono profitto del grande lavoro fatto da Vincenzo Porceddu nei suoi diciotto anni di amministrazione.
Oggi, con l'apertura di questo sito vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno dato un contributo alla lista,  fattivo o con il voto.

 

 


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