Scrittura della base del
comizio tenuto venerdì 27 novembre 1998 dal Candidato a Sindaco
Antonio Pibiri
in Piazza L. Sturzo (ex Piazza Billia)
Gentili
elettrici, cortesi elettori
Innanzitutto
vorrei ringraziarvi per essere intervenuti (così numerosi) a questo incontro
che abbiamo fortemente voluto per illustrarvi il nostro pensiero sulle prossime
elezioni del 29 novembre.
Io
direi che la prima constatazione da farsi è questa: Ortacesus, dopo la morte di
Vincenzo, si è trovato a vivere una situazione Dantesca. Con ciò non voglio
dire che Ortacesus si sia trasformato in una bolgia, ma mi sto riferendo a
quella terzina che inizia la “Divina Commedia” e che credo tutti conoscono.
Vedete,
penso che tutti quanti siano coscienti che Vincenzo, in diciotto anni di
amministrazione del Comune di Ortacesus, oltre a trasformare completamente il
paese, credo che sia impossibile non riconoscerglielo, era riuscito ad
amalgamare, intorno a se stesso, un gruppo eterogeneo di persone, fungendo quasi
da collante tra di loro. Questa colla alla sua scomparsa ha fisiologicamente
perso le proprie caratteristiche, facendo disunire in modo evidente e manifesto
chi per anni si era ritrovato allo stesso tavolo… a parlare di politica e ad
amministrare. E la morte di Vincenzo non ha lasciato altro che una vera e
propria “selva oscura”, una situazione buia dove nessuno riesce a
intravedere una via d’uscita. E quindi noterete tutti che, ormai “la diritta
via è smarrita”.
Ma
perché noi, quel gruppo di giovani, quindi “nel mezzo del cammin di nostra
vita”, nel luglio di quest’anno sentimmo la necessità di fondare un nuovo
gruppo, che avrebbe anche potuto proporsi come lista alle elezioni per il
Sindaco e il Consiglio Comunale? La risposta è molto semplice: questa necessità
affonda le sue radici in quelli che noi chiamiamo “gli errori degli eredi di
Vincenzo”.
Infatti
la situazione creatasi successivamente alla morte di Vincenzo è stato un
continuo rincorrersi a vicenda tra Vice-sindaci, assessori e consiglieri, e
ancora … dopo lo scioglimento del Consiglio, nessuno e ribadisco nessuno
riusciva ad riunire un gruppo che ormai era palesemente allo sfascio e che non
si riconosceva, in modo unitario, in questo o in quello dei candidati a sindaco
che, giorno dopo giorno, si proponevano spodestandosi a vicenda.
Vedete
il nostro intento iniziale era semplicemente quello di proporre e offrire la
nostra collaborazione di persone motivate e, consentitecelo, preparate, alla
persona che, con l’aiuto di tutto il vecchio gruppo di Vincenzo, si fosse
candidato a Sindaco per le prossime elezioni.
Invece
la nostra iniziativa è stata salutata come un’iniziativa contro tutto e tutti
che stravolgeva il quadro politico Ortacesino. E da quel momento invece di
ricercare il dialogo venivamo contrastati in tutti i modi e attaccati con tutti
gli epiteti possibili, quasi che la nostra iniziativa avesse in sé uno
sconfinamento indesiderato in qualche proprietà privata. …
Ma
in fin dei conti le nostre erano delle semplici proposte per cercare di gestire,
al meglio possibile, quanto di eccezionale aveva fatto, in diciotto anni di
amministrazione, Vincenzo Porceddu. Le nostre proposte erano e volevano essere
un apporto di gioventù e di nuove idee a un’amministrazione che volente o
nolente aveva e ha bisogno di un rinnovamento. Le nostre proposte volevano
essere solo un modo per indurre chiunque avesse fatto il Sindaco ad avere un
po’ di attenzione anche per i giovani, per quei ragazzi sempre messi da parte
dalla passata amministrazione.
Ma
la situazione del vecchio gruppo era troppo ingarbugliata e probabilmente
irrecuperabile.
E
quindi, a quel punto, vista l’impossibilità di costruire qualcosa di serio e
di concreto con questi signori, per completare definitivamente la lista ci siamo
rivolti ad altre persone che erano state nel corso degli anni ai margini dello
schieramento di Vincenzo o ai margini dello schieramento avverso, ma mai
effettivamente impegnate in politica, riuscendo a costruire quella che è poi
diventata la lista “Per Ortacesus”.
Abbiamo
voluto dimostrare, in questo modo che la nostra volontà è quella di andare
oltre tutti i vecchi schemi Pro-Vincenziani o Anti-Vincenziani che siano.
Abbiamo voluto far vedere che il nostro intento è quello di andare oltre tutto
ciò che di giusto o di sbagliato è stato fatto dalle amministrazioni Porceddu.
Abbiamo voluto manifestare che la nostra idea, non mi stancherò mai di dirlo,
è quella di voltare pagina cercando in questo modo di costruire qualcosa di
moderno ed effettivamente innovativo.
E
siamo convinti che noi non vogliamo essere gli eredi di Vincenzo, siamo convinti
che nessuno tra i candidati a Sindaco che si sono presentati possa essere
ritenuto suo erede. Siamo certi che nessuno riuscirà ad amministrare come lo ha
fatto lui. Noi siamo una lista nuove con caratteristiche diverse dalle altre
presenti in questa competizione elettorali. E diversa da tutte le
amministrazioni che hanno governato in precedenza a Ortacesus.
Ci
siamo candidati semplicemente per cercare di amministrare, al meglio delle
nostre possibilità e con il massimo impegno, il comune di Ortacesus.
E
noi sappiamo benissimo che non sarà facile sostituire chi ci ha preceduto. Noi
sappiamo benissimo che dovremo lavorare duro per raggiungere anche il più
piccolo risultato.
Ma,
lasciatecelo dire di nuovo, il nostro primo impegno sarà sicuramente quello di
portare a termine tutti i progetti validi, bruscamente interrotti dalla
precedente amministrazione, anche se non sono stati indicati uno per uno nel
nostro programma con tutte le cifre in bella evidenza. …
L’impegno
della lista “Per Ortacesus” non sarà quello di rivoluzionare il paese, ma
sarà quello di far sì che tutte le strutture esistenti continuino a funzionare
e, dove sarà possibile, migliorarle e arricchirle per il bene di tutti i
cittadini indistintamente.
L’impegno
della nostra lista sarà quello di amministrare per tutti i cittadini, senza
classificazioni di voto. L’impegno della nostra lista sarà quello di essere
sempre fedeli al motto “gestire le attività del comune al di sopra delle
parti e per il bene comune” e sarà quello di tentare di rappacificare gli
animi dei paesani dopo quasi un ventennio di liti politiche tra famiglie,
parenti ed amici.
L’impegno mio personale sarà quello di essere il Sindaco di tutti, vincenti e perdenti, votanti e non votanti, uomini e donne, occupati e disoccupati, giovani e anziani. Il mio impegno personale sarà quello di essere il Sindaco di tutti i cittadini di Ortacesus.
E
tra i punti essenziali e qualificanti del programma che oggi vogliamo
ricordarvi c’è l’attivazione di punti d’informazione effettivamente
operanti su tutte le iniziative pubbliche contro la disoccupazione. ……..
L’incentivazione
all’uso della normativa vigente per la creazione di nuove imprese.
……….
L’attivazione
di corsi professionali per preparare i giovani disoccupati a trovare lavoro
nei settori di maggiore richiesta. …………
Un
altro punto importante sarà sicuramente la creazione della commissione
comunale sull’agricoltura e l’allevamento che diventerà la sede naturale
per individuare i problemi degli imprenditori agricoli, risolvibili dal
Comune, e vagliare le proposte di soluzione cercando di
aiutare concretamente chi vive della terra.
Un
ammodernamento delle strutture sportive esistenti che hanno sicuramente
bisogno di una manutenzione e la creazione di nuove strutture dedicate ad
altre attività sportive che vanno per la maggiore. L’ultimazione e la
valorizzazione delle Piazze.
Inoltre
gli interventi nella “Casa di Riposo per anziani” con il miglioramento
delle condizioni di vita degli ospiti e di lavoro degli operatori, nonché
l’incentivazione dei momenti di aggregazione con la popolazione ortacesina.
E non potremo certo dimenticare le persone portatori di handicap. Oppure la
promozione di informazioni per la prevenzione delle problematiche
alcoolcorrelate e tossicodipendenze ( Magari in collaborazione con il centro
Addepos di “Gutturu e’ Turri”).
Vorremo
ricordare anche la creazione di una consulta giovanile, con la quale vorremo
fare in modo che anche i giovani, finora sempre abbandonati a se stessi,
abbiano un ruolo preminente nella gestione del nostro paese e siano
incentivati ad avere una cultura sociale che li porti a poter competere con
tutti gli atri giovani. La collaborazione stretta con le associazioni
culturali e le società sportive sia per l’incentivazione delle attività
sociali sia per l’elaborazione di un calendario delle manifestazioni
culturali e sportive da realizzare. In modo che non succeda più ciò che è
successo questa estate quando due manifestazioni sportive di livello
internazionale che avevamo l’onore di ospitare a Ortacesus si sono
accavallate rendendo quasi impossibile lo svolgimento di entrambe.
Questi
non sono che alcuni dei punti del nostro programma che ribadiamo, rimane aperto all’indomani delle elezioni ai
suggerimenti e agli apporti di chi vorrà partecipare alla vita politica di
Ortacesus.
E
dopo avervi parlato della nostra storia e delle motivazioni che ci hanno spinto
a proporci per amministrare il Paese, e avervi parlato in linea generale del
nostro programma vorremo ricordarvi che Il 29 novembre del 1998 sarà una data
storica per Ortacesus per molti diversi aspetti. Le elezioni per il Sindaco e il
Consiglio Comunale saranno un’occasione unica e irripetibile per riportare
quella serenità e quella fraternità che è, purtroppo, mancata nell’ultimo
ventennio.
E
in fin dei conti voi e solo voi avrete il potere di decidere chi guiderà la
prossima amministrazione. E dovrete scegliere fra quattro liste diverse, attenti
soprattutto alle differenze di programma, ma attenti anche alle capacità dei
singoli manifestate nella propria vita e in questa campagna elettorale. Vedete,
avrete certamente osservato che in questi giorni qualcuno, vestito da befana, è
andato in giro promettendo posti di lavoro presso tutte le amministrazioni
possibili, altri hanno promesso il ritorno del bestiame dentro l’abitato.
Qualcuno ha promesso che se vincerà le elezioni continuerà ad amministrare
alla stessa stregua del Sindaco scomparso in quanto erede (chissà se ci riuscirà!…);
qualcun altro ancora, certo della sua vittoria, già pregusta rivincite e
rivalse per ripagare “mal subiti”.
E
io vi voglio ribadire che a differenza dei candidati delle altre liste che hanno
basato la loro campagna elettorale sulle facili promesse pur di accaparrarsi
qualche voto in più, ebbene noi vi abbiamo solo offerto e proposto il nostro
impegno e la nostra disponibilità nei confronti di tutti.
Certo
chi vincerà le elezioni sarà automaticamente il successore di Vincenzo. E se
la successione implica la gestione del patrimonio esistente, chi vincerà gestirà
tutto il patrimonio che Vincenzo Porceddu aveva accumulato in diciotto anni di
amministrazione. Ma saranno i cittadini di Ortacesus a decidere chi sarà il
successore, sarete voi con il vostro voto a scegliere chi gestirà questo
patrimonio.
Parlo per primo del volantino del sedicente comitato per i disoccupati. Desidero ricordare agli esponenti di questo comitato che presentare con volantini o altro le proprie opinioni politiche richiede prima di tutto un atto di responsabilità: LA FIRMA. Questo fantomatico comitato per i disoccupati, che probabilmente è lo stesso che prima si faceva chiamare comitato per il lavoro, ha fino ad oggi portato avanti le sue battaglie nell’anonimato più assoluto. Noi rispettiamo queste battaglie perché sappiamo cosa vuol dire essere disoccupati. Però non sopportiamo la loro strumentalizzazione e non sopportiamo chi dall’alto del suo anonimato si erge a giudice dei candidati beffeggiando questo o insultando l’altro e invitando, infine a votare la lista n. 1 con argomentazioni che definirei semplicemente deliranti, dicendo, tra l’altro, che nessuno a Ortacesus dubita delle capacità di amministrazione del suo candidato a Sindaco. Beato lui! Io comunque ringrazierei di cuore i componenti di questo comitato sputasentenze perché, veramente, aiuta tutte le persone che da sole non sanno giudicare a farsi un’idea dei candidati a Sindaco. Comunque, attenzione, sempre democraticamente, non potendo in Italia agire da comitato bolscevico, invita noi elettori ad utilizzare con discernimento e discrezione il voto per il futuro del paese e a darlo al suo candidato a Sindaco che, considerata la coerenza fuori dal comune come consigliere di opposizione, sicuramente manterrà quanto promesso nel programma della sua lista. Sulla coerenza siamo d’accordo, bisognerà vedere se i cittadini di Ortacesus vogliono veramente vedere realizzato il programma della lista n. 1, con tutte le conseguenze. A voi l’ardua sentenza.
La
seconda lettera della lista n. 4 ricorda invece che tre anni fa Vincenzo mi
chiese se volevo candidarmi per fare il consigliere e dare il mio contributo
alle attività sociali del Paese, e sempre nella stessa lettera mi si accusa che
per anni ho volutamente disertato le istanze di aggregazione o volontariato nel
sociale. Per rispondere a entrambe le accuse mi basta ricordare che io ho
rifiutato, non sdegnosamente, ma ho rifiutato la proposta di candidatura di
Vincenzo per un semplice motivo: io porto a termine sempre il lavoro intrapreso
e in quel periodo non ho voluto abbandonare ciò che era appena agli inizi e cioè
l’attività della Società di Pallavolo dove io ho svolto gratis la mia
attività di aggregazione sociale e ho svolto gratis la mia attività nel
volontariato, riuscendo a coinvolgere, alla fine, più di cinquanta famiglie
solamente ortacesine in una vera attività sociale.
Vorrei
anche dire, ai signori della lista n. 4, che il nostro programma “frutto di
notturne ispirazioni” è stato interamente scritto da noi e non è frutto del
lavoro di altri … tantomeno di pseudo – giornalisti dilettanti.
Vorrei
rivolgermi, infine al Signor Felice Mereu, ma come si può pretendere di
rappresentare la continuità di colui che è stato considerato nemico per
quindici anni, come si può pretendere di raccogliere quell’eredità che non
si è assolutamente contribuito a costruire e che, anzi, si è cercato in tutti
i modi di impedirne la realizzazione. A Ortacesus conoscono tutti la storia del
paese. Ma quando mai tu hai messo un mattone su tutto ciò che ha costruito
Vincenzo Porceddu?, ma quando mai tu hai seminato e oggi pretendi di raccogliere
i suoi frutti? Ma chi credi di essere per poter amministrare soprattutto a
vantaggio di chi ha i requisiti? E poi a quali requisiti fai riferimento? Forse
al fatto che bisogna appartenere a qualche famiglia? O a qualche schiera di
protetti.
Ricordati
che tutti hanno il diritto di usufruire dei beni della collettività.
Vorrei
ricordarvi anche che nell’agosto 1997, in una lettera aperta ai cittadini di
Ortacesus Vincenzo Porceddu scrisse queste testuali parole:
“Felice
Mereu non è il mio successore designato,
primo
perché apparteniamo a due partiti diversi, secondo perché, in democrazia è
l’elettorato che sceglie poiché in Italia non esiste la successione
ereditaria delle cariche”.
Eppure,
caro Signor Mereu, tu vai dicendo che sei stato scelto da tutto il vecchio
gruppo di Vincenzo. Ma quale vecchio gruppo, sappiamo benissimo che sono solo
alcune famiglie che ti vogliono far sedere su quella sedia. E chissà quali
interessi devono difendere con la tua elezione.
E
ancora chi sono le persone che ti garantiscono il loro apporto dall’esterno e
perché non si sono candidate, avevano forse paura del giudizio degli elettori.
E magari avrebbero anche l’intenzione di rientrare dalla finestra e
amministrere il paese senza essersi mai presentati agli elettori. Questa
segretezza che sa di massoneria non ci piace e chissà che cosa nasconde.
E
dove sei oggi Felice Mereu tu che vorresti fare il Sindaco e che non riesci
neanche a fare un comizio in piazza.
---
Per
concludere prima di dare il vostro voto per questo o quell’altro candidato
riflettete su chi veramente merita la vostra fiducia per la sua serietà, onestà
e gentilezza, si … anche quella, che noi riteniamo essere le doti primarie per
amministrare un paese, … paese dove ogni cittadino abbia gli stessi diritti e
gli stessi doveri senza distinzione alcuna.
E
sicuramente, scegliendo di votare la nostra lista voi opterete per un nuovo
gruppo di persone, giovani, ricchi d’idee, entusiasmo e tanta voglia di
realizzarle, che avranno la forza di studiare ed elaborare nuovi progetti e
portarli a termine con tranquillità e serenità.
NOI
ABBIAMO UN SOGNO:
FAR
DIVENTARE ORTACESUS UN PAESE VIVO, FLORIDO E…
nuovamente UNITO.
Se
vi riconoscete in questo sogno aiutateci a realizzarlo. Votateci.