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Lettera aperta ai cittadini di Ortacesus

Su segundu Bandu

fine settembre 1999

“E si ettad custu secundu bandu

po fai sciri ca in Ortacesus

funti sparessendi is fromigas

e funti fendi de tottu ‘po allevai cicalasa.

Ma nosu scireusu ca una bidda prena de cicalasa

No’ produxidi nudda, scetti spassiu e musica po baddai.

Però su dannu mannu ca is fromigasa funti aumentendi

Ne’ is biddas de’ accanta

E prima chi a Ortacesus sparessanta completamenti

Iadessi ora de fai cancu’a cosa.

Is fromigasa strangiasa ant’a passai

u’ ierru prusu discanzosu

e is cicalasa da bidda ant’a sighiri a domandai su soddu

a i’ babbus e i’ mammasa.

 

Cari concittadini,

non è a caso che “su bandu” abbia come interpreti principali cicale e formiche, bensì è una metafora per spiegare ciò che è successo in questa estate appena trascorsa.

Ci risulta, infatti, ad Ortacesus che è ormai famosa per le piscine comunali di “Is Arenas” non lo è altrettanto per l’inserimento lavorativo degli Ortacesini.

Diciamo che sono diventate di esclusivo monopolio di un altro paese del circondario, e questo si è verificato perché “qualcuno” non ha avuto sufficiente voce in capitolo per chiedere determinate garanzie.

Molti avranno visto che il servizio di assistenza sia nelle piscine vere e proprie sia nell’annesso bar  era garantita da un gruppo di circa 15 tra ragazzi e ragazze e solo due di essi erano di nostra conoscenza.

Ora ci chiediamo: non sarebbe stato possibile, nella nostra piccola comunità costituita anche di ragazzi disoccupati, trovare la disponibilità per un piccolo lavoro estivo e potersi così guadagnare qualche soldino per autofinanziarsi e mantenersi agli studi?

Ma evidentemente altri hanno stabilito che ai nostri giovani era meglio tenere la mente e il corpo occupati con le musiche del momento come la cerveza o il Tiburon  (musica latino – americana) o il liscio e il karaoke, e non proporre, oltre il giusto divertimento,  qualcosa di più formativo e soprattutto redditizio. E precisiamo che la musica e i balli devono continuare, ma se si potessero fare dopo una giornata di lavoro sarebbe sicuramente tutta un’altra “musica”.

Eppure molti ragazzi dai diciotto anni in su avrebbero accettato volentieri un lavoretto estivo in quelle strutture che Vincenzo Porceddu aveva creato con lo scopo preciso di far lavorare gli ortacesini. Avrebbero accettato volentieri soprattutto per la vicinanza, per fare una nuova esperienza.

 Ma signori, di questo passo il paese diventerà preda di altri forensi che non hanno merito né altro per godersi il frutto che altri hanno con grande sacrificio creato.

Dove è finita la tanto decantata politica del prosieguo che anni addietro avrebbe permesso ai soli ortacesini di poter usufruire dei posti di lavoro creati dalle strutture comunali.

Ci viene da chiedere se la SVENDITA è motivata dal fatto inconfutabile che “qualcuno” ha ben poco partecipato e sudato quando rappresentava la schiera avversaria dell’amministrazione Porceddu e quindi non ha contribuito in nessuna forma alla realizzazione di ciò che ora sta amministrando, oppure è sua convinzione che agli ortacesini deve garantire il circo e agli altri il pane.

A noi ortacesini deve rimanere la consolazione che invece di dare incremento alle cose utili, si sia provveduto in maniera celere ad acquistare per le piscine uno scivolo gioco per 19.000.000 per poter fare tanti giochi in compagnia.

L’amministrazione attuale, con quei soldi avrebbe potuto, per  esempio (avendo la volontà) istituire dei corsi per assistente di nuoto visto che le piscine rappresentano una struttura comunale che dovrebbe creare almeno localmente dell’occupazione, noi chiediamo che questa possibilità sia valutata e presa in considerazione. Siamo convinti che ci siano dei ragazzi che invece di passare l’estate suonando e ballando come le cicale, abbiano la volontà di poter fare anche le formichine lavoratrici.

La stagione estiva che si sta concludendo è stata soprattutto piena di episodi e interventi presi con molta leggerezza per ultimo facciamo riferimento alla selezione regionale di Miss Italia che è stata scippata dall’aver luogo nella località S. Marta (nota come “i campetti”). Come mai è stato deciso di cambiare il luogo di svolgimento della manifestazione?

Noi vogliamo segnalare che la serata straordinaria avrebbe dovuto essere organizzata dando così la possibilità al gruppo di ragazzi che vi lavorano di poter essere gratificati da una serata di guadagno.  Ma inesorabilmente si lavora in modo che agli ortacesini rimangano solo le briciole… e musiche per tutti i gusti.

A noi il dovere d’informarvi, a voi di trarne le conclusioni.

 

Po finì custu bandu

Auguraus a tottus is Ortacesaius

Una bona fin’e istadi

In su prossimu bandu.

 

Gruppo Consiliare del Comune di Ortacesus

“Per Ortacesus”

A.     Pibiri – M. Serra

 


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