In primo luogo ho provveduto a realizzare, ai lati sx e dx del piano base, le femmine dell'incastro a coda di rondine
utilizzando una fresa da 12 mm e l'apposita guida. La profondità di fresatura è stata dettata dallo spessore dei pannelli
laterali (18 mm). Nel posizionare la guida in acciaio, ho cominciato da destra allineando a filo il lato destro della guida e del pannello e, una volta eseguite le fresature orizzontali, ho spostato la guida in modo da far coincidere le ultime due fresature fatte con i primi due intagli della guida ricollocata sulla sinistra. |
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Realizzate le femmine sul piano base, sono passato alla realizzazione dei maschi sulle pareti laterali del sottolavello
tramite fresature verticali. Per evitare sbavature, ho posizionato sotto la tavola da fresare un pannello di scarto e per "centrare" le fresature ho poggiato sopra il pannello base in modo da avere come riferimento, nel bloccaggio della guida, le femmine precedentemente realizzate. |
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Tolto il pannello base di riferimento, ho fresato in verticale "sconfinando" nel pannello di scarto sottostante. I maschi sono stati realizzati sui lati inferiori dei pannelli laterali. |
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In seguito ho arrotondato la testa dei maschi dal lato interno del pannello utilizzando uno scalpello ed un martello di gomma, e rifinendo infine le teste arrotondate con
raspa e cartavetra. |
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L'ottima esecuzione delle code ha garantito solidità e bellezza alla struttura. Per l'incastro mi sono aiutato con un martello gommato ma senza forzare, interponendo un blocchetto di legno di scarto. |
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Quindi ho unito le pareti con una fascia tramite tasselli passanti a vista. Per far ciò ho posizionato in asse la fascia e con il trapano ho praticato due fori alle sue estremità perpendicolarmente alle pareti laterali. La profondità dei fori è stata di 0,5 cm più piccola della lunghezza dei tasselli che, una volta inseriti, sono stati segati a filo e piallati. |
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Realizzata la scatola, è seguito il lavoro di finitura: cartavetra fine del tipo 240 su blocchettino di legno e tantissimo
olio di gomito. |
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Per l'impregnatura ho utilizzato un impregnante a base
di cere, steso in tre mani di cui le prime due incrociate. L'opera di finitura è terminata con l'applicazione di tre mani di vernice poliuretanica trasparente intervallate da spagliettature con lana d'acciao finissima. Infine ho applicato i piedi, l'asta per lo scorrimento della tendina e ovviamente il lavello, utilizzando viti in acciaio. |