A G O R A '


L'ERA DIGITALE E L'IMMAGINE

contributo di Roberto Signorini


 

L'incontro fra immagine digitale e fotografia tradizionale costituisce un problema, introduce instabilità nella nostra concezione dell'immagine; ciò s'inserisce in un contesto culturale più ampio.

2.2 Fotografia tradizionale e immagine digitale. Continuità o conflitto? Il fotografico come matrice del digitale/virtuale oppure la fotografia come sottoinsieme della computergrafica?

VACCARI 1995
Oggi che la pittura ha perso qualsiasi carattere di necessità e le immagini di sintesi stanno dilagando, paradossalmente è proprio alla fotografia che viene delegato il compito di favorire il recupero di quella fisicità che viene messa in crisi dall'estendersi delle realtà virtuali.
Infatti, contrariamente a quanto hanno sempre creduto i pittorialisti di ogni epoca, una fotografia è tanto più tale quanto maggiore è il suo grado di referenzialità, che, invece di essere un limite, ne costituisce l'onore.
Èproprio sull'umile referenzialità fotografica, invece che sull'enfasi spettacolare della realtà virtuale, che possiamo contare per tenerci in contatto con il reale, con la memoria e con gli affetti, e cercare così di impedire che la vita si mortifichi e si disperda in rappresentazioni arbitrarie.

LEMAGNY 1994
[…] Nell'epoca delle immagini digitali, i fotografi creativi s'interessano sempre più agli antichi procedimenti.
Stanno forse per nascere nuove arti, ma la fotografia non ne è minacciata più di quanto non lo fosse nel 1839 la pittura dall'invenzione di Daguerre.
Per le possibilità di continue modificazioni che offre, l'immagine digitale è un ritorno al disegno.
Come sempre, si trasformerà in arte quando in essa la facilità di un procedimento si trasformerà nella resistenza di una materia.
E il suo ruolo, nell'ambito dei media, di schermo interposto fra la realtà e noi, verrà a coincidere con quello che ha già la fotografia come veicolo di significati illusori; si confondenderà con esso, eliminando finalmente le ambiguità che ancora pesano sugli impieghi della fotografia quando questa non ha intenti artistici.

CLAYSSEN 1996
Le manipolazioni al computer permettono ogni genere di sostituzioni, cambiamenti di colore e così via.
Di qui il nuovo status che l'immagine fissa va assumendo, lo stesso che avevano le illustrazioni disegnate prima che le soppiantassero le fotografie giornalistiche, cui erroneamente si accreditava un'aura di veridicità.

 

2.3 Dal continuum di immagini interno alla fotografia a un nuovo continuum di immagini tra fotografia e computergrafica.

BURGIN 1996
[…] Il sistema della fotografia […] si è sviluppato sulla base della prossimità o distanza rispetto ai poli dell'oggettività e della soggettività, in un continuum che va dalla fotografia scientifica e giudiziaria, attraverso la fotografia documentaria e il fotogiornalismo, fino alla fotografia pubblicitaria e artistica.
Questo continuum a sua volta si è formato in implicito riferimento ad un altro, che si stende fra l'operazione automatica e oggettiva della fotocamera, "pura tecnologia", e il gesto umano e soggettivo della pittura, "pura personalità".
Un effetto dell'avvento della fotografia digitale è stato il venir meno di questo continuum, unendo le sue estremità un tempo antipodiche.

 

2.4 Ma l'immagine digitale, proprio ridimensionando la tecnica fotografica, paradossalmente rilancia l'identità culturale della fotografia

JÄGER 1996
La fotografia "muore" come risultato del processo di scansione.
Ma, nello stesso tempo, essa viene elaborata e immagazzinata per una seconda vita.
È aperta ad ogni immaginabile forma di ri-animazione. […] Analogia e complessità non sono più importanti. […] L'immagine elettronica sostituisce la fotografia, il raggio di elettroni quello di luce, il pixel il punto, il quadrato il cerchio, il costruito l'organico, il processore interno il mondo esterno. […] Il reale lascia il posto al calcolato, che a sua volta diventa reale.
L'immagine ora è credibile solo in associazione con altre immagini e un testo.
Non abbiamo più a che fare con immagini in quanto ritratti della realtà "esterna" […] bensì con immagini in quanto ritratti di se stesse, cioè con la realtà dell'immagine.
La fotografia digitale non è fotografia nel senso originario, ma una fotografia che si è ristretta e nello stesso tempo ampliata […].
Sempre più spesso, è la fotografia manipolata ciò che ci si aspetta.
Non è reale la fotografia "reale", bensì quella "falsa".

MANOVICH 1996
Quella della fotografia digitale è una logica di continuità storica e insieme di discontinuità.
L'immagine digitale lacera la rete dei codici semiotici, delle forme di presentazione e degli schemi di comportamento dello spettatore tipici della moderna cultura visiva; e, nello stesso tempo, tesse questa rete ancora più saldamente. L'immagine digitale annienta la fotografia, ma contemporaneamente consolida, glorifica, eterna il fotografico. In breve, è la logica della fotografia dopo la fotografia. È più facile vedere come la rivoluzione/evoluzione [(r)evo[ution] digitale consolidi (più che distruggere) certi aspetti della moderna cultura visiva - sinonimo di immagine fotografica - se si prende in considerazione non la fotografia in se stessa ma un medium su pellicola ad essa imparentato, il cinema. […]

Mentre la tecnologia di base della produzione d'immagini su pellicola sta per scomparire, sostituita dalle nuove tecnologie digitali, i codici cinematografici trovano un nuovo ruolo nella cultura visiva digitale.
Nuove forme di intrattenimento basate su media digitali e persino l'interfaccia di base tra uomo e computer si modellano sempre più sulle metafore del fare e del vedere un film. […]
Così, il film (= pellicola) potrà in breve tempo scomparire, ma non il cinema. Al contrario, con la scomparsa del film dovuta alla tecnologia digitale, il cinema acquisisce lo status di un vero e proprio feticcio.
Ancora più feticizzato è lo stesso "look" del film - l'aspetto morbido, granuloso e un po' confuso di un'immagine fotografica tanto diversa dall'immagine dura e piatta di una videocamera o dall'immagine troppo pulita, troppo perfetta, della computergrafica.
L'immagine fotografica tradizionale un tempo rappresentava l'inumana, diabolica oggettività della visione tecnologica.
Oggi, invece, essa appare così umana, così familiare, così domestica, in contrasto con l'aspetto alienante, ancora non familiare, di un monitor di computer con la sua risoluzione da 1280 x 1024, 32 bit/pixel, 16 milioni di colori e così via.
Indipendentemente da ciò che significa, qualsiasi immagine fotografica oggi ha una connotazione di memoria e di nostalgia, nostalgia della modernità e del ventesimo secolo - l'era del pre-digitale, del pre-postmoderno.
Indipendentemente da ciò che rappresenta, qualsiasi immagine fotografica oggi anzitutto rappresenta la fotografia. Così il digital imaging, mentre promette di sostituire completamente le tecniche di produzione dell'immagine su pellicola, nello stesso tempo trova nuovi ruoli e attribuisce nuovo valore al dispositivo cinematografico, ai film classici e al look fotografico. […]
Certo, però, ciò che il digital imaging preserva e diffonde sono solo i codici culturali del film o della fotografia.

RÖTZER 1996
[La fotografia tradizionale] sta sopravvivendo, già digitalmente elaborata nella pubblicità e nel giornalismo, soprattutto perché i vecchi mezzi d'informazione sono tuttora in uso, perché la tecnologia è abbastanza semplice e perché le possibilità di immagazzinamento e trasmissione di immagini in movimento e interattive sono ancora insufficienti.
Ma tutto ciò cambierà in un prevedibile futuro, col risultato che la fotografia diventerà gradualmente un medium artistico utilizzato solo in nicchie molto ristrette. Sulla base di questa previsione, diventa chiaro perché è solo nell'era dell'elaborazione digitale dell'immagine che la fotografia sta trovando la sua strada per i templi dell'arte, e perché gli artisti, nello stesso tempo, cercano d'impadronirsi delle possibilità dell'elaborazione digitale delle immagini - con cui semplicemente perfezionano le vecchie pratiche del ritocco e del fotomontaggio -, mentre valorizzano la fotografia diretta ed esaltano le virtù di medium materiale della fotografia rispetto alle immagini virtuali - come è avvenuto con la pittura.

 

 


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