SU GOLOGONE

Immersione in Sardegna in una delle più impenetrabili risorgenze di tutta Europa
aperta ora alle visite, grazie ad un nuovo percorso meno impegnativo.

Testi e disegni di Roberto Chessa

 

aaaaaaaaaContinua il nostro viaggio tra le bellezze, non solo mare, del neonato Parco del Gennargentu e del Golfo di Orosei. Protagonista di questa seconda puntata è Ia famosa risorgenza di Su Gologone attrattiva principe del territorio di Oliena importante centro barbaricino distante appena 10 chilometri de Nuoro.
aaaaaaaaaSituato ai piedi del monte Corrasi, Su Gologone riveste per il suo territorio una triplice importante funzione. Esso infatti oltre a fare capo ad un intricato sistema carsico e ad essere centro nevralgico di una importante zona turistica è anche fonte di approvvigionamento idrico del corso d'acqua al quale da vita e presso il quale si riforniscono i centri più importanti della zona come Oliena e Dorgali. La sua portata d'acqua è impressionante, dalla fonda spaccatura nella roccia escono, in particolari periodi di piena, fino a 400 metri cubi d'acqua al secondo con una riserva geologica ipotizzata in 100 milioni di metri cubi.
aaaaaaaaaMa bando ai numeri, come si presenta Su Gologone ai suoi visitatori? Posto in una profonda gola di origine erosiva, scaturisce da una larga fenditura sulla parete calcarea del monte Corrasi formando davanti a se un piccolo, suggestivo laghetto, nelle qui trasparenti acque si nota un profondo pozzo, dall'imboccatura di regolare forma rettangolare che si perde in un intenso blu. Qui inizia la parte sommerse della risorgenza e quindi quella che per il momento sarà il centro della nostra attenzione.
aaaaaaaaaSu Gologone è sempre stato meta dei più esperti speleosub in campo internazionale, attratti per lo più dalla sue proibitiva profondità che da veri e propri studi geo-morfologici. Uno fra tutti A il francese Oliver Isler che con un team composto da sub francesi, belgi e sloveni ha attaccato con ogni mezzo i segreti di quella che è una delle tre più grandi risorgenze d'Italia, portando il suo primato alla profondità di -104 mt. dopo appena 370 mt. di sviluppo lineare. Nuovi materiali, miscele, sistemi a circuito chiuso, nuove campane sono state collaudate in queste acque, attrezzature che hanno permesso ad Isler di effettuare e detenere i record di distanza percorsa sottacque e sotto terra.
aaaaaaaaaII percorso finora esplorato parte, come detto, dal laghetto iniziale che discende verticalmente per circa 20 mt. fino a una stretta frattura non più larga di un metro, andando ad inserirsi dentro la montagne antistante. Arrivati sul fondale di bianchi ciottoli levigati ad une profondità di -35 mt. si entra in una porta ricavata fra grossi massi di franata per arrivare in un ampia sale con fondo a -40 mt. dove è posto un altro non agevole pozzo che sfocia all'interno di un'altra grande sala a -56 mt. Qui un ingresso simile a quello iniziale porta ad una profondità di -80 mt. in un intricato sistema di fratture dal quale si estende un camino che risale da prima a -60 mt. per sprofondare poi in una galleria fino ai limiti esplorati.
aaaaaaaaaMa Su Gologone non è solo questo, da pochi anni, un nuovo percorso ha aperto parte delle sue grotte sommerse anche al sub turista, naturalmente esperto, permettendogli di effettuare un esperienza sicuramente unica nel suo genere e perchè no magari anche iniziando qualche nuovo appassionato alla speleosub. Caratteristica fondamentale di questa grotta è, grazie alle sue origine carsica, la totale assenza di fanghi e sedimenti di alcun genere che sommata alle limpidissime acque garantisce un immersione sempre in piene visibilità anche in presenza di sub con scarso controllo della propria pinneggiata.

L'IMMERSIONE

aaaaaaaaaL'avventura inizia naturalmente del laghetto delle risorgente dove dopo esserci accuratamente preparati e controllati su un comodo pianoro di roccia e cemento, entriamo in acqua e scendiamo in file indiana, chiusi fra le pareti della fenditura ai fianchi e i nostri due accompagnatori davanti e dietro. Facendo attenzione a percorrere la parte alta dell'ingresso non supereremo mai i -20 mt. e seguendo cosi il soffitto della grande sale iniziale arriveremo ad un grosso imbuto che immette in una ampia galleria ascendente.
Sopra Ie nostre teste, incredibile, la luce. Risalendo infatti questa agevole gola emergiamo dopo poco più di 20 mt. in uno splendido laghetto all'interno di une spessa fenditura nella montagna separata del nostro punto d'ingresso da una sottile parete di roccia. La grotte dove ci troviamo non è altro che un grande camino che culmina con une strette fessura sull'altopiano soprastante dove potremo anche toglierci l'erogatore e goderci per un attimo questa spettacolare situazione tanto belle quanto rara.
aaaaaaaaaIl rientro non è meno interessante dell'andata, infatti avremo un po' più di tempo da dedicare all'osservazione della grande stanza sommersa che anche se illuminata dall'alto, grazie alle sue pareti chiare sembrerà risplendere di luce propria e soprattutto fate attenzione al fondo di ciottoli perché non è raro individuare fra di essi qualche splendida anguilla bianca o riuscire a vedere nelle acque soprastanti anche le più diffidenti trote sarde, piccole come tulle le cose di questa meravigliosa terra.

aaaaaaaaaDimenticavo di ricordare che per il solito motivo che nessuno sa il turista ha l'abitudine di lanciare le monetine dentro la fossa del laghetto, evitiamo quindi di ammortizzare le spese della vacanza durante i tre minuti della tappa di sicurezza. Uscendo con il Gay tintinnante non si farà certo una belle figure con i curiosi che immancabilmente si fermeranno a guardare le bolle che escono della risorgenza le quali vengono puntualmente giustificate del solito pseudo esperto del gruppo con le teorie più incredibili. Quest'ultimo è infatti diventato uno dei più divertenti passatempo per chi rimane in superficie ad aspettarvi.

aaaaaaaaaRiassumendo brevemente, abbiamo quindi trasformato l'immersione in una delle più impegnative e segrete grotte italiane, in una tranquilla ed agevole uscita subacquea riservata si al sub esperto ma sicuramente alla portata di molti. L'intera immersione viene effettuata entro la curva di sicurezza, in acque limpide, in spazi abbastanza ampi e cose più importante di tutte con l'aria e la luce quasi sempre disponibile sulla nostra verticale.

CONSIGLI E ATTREZZATURE


aaaaaaaaaTrovandoci in una risorgiva a 400 metri di altezza è scontate che la temperatura dell'acqua sarà molto bassa, infatti si aggira mediamente intorno al 9- mt. E' necessario quindi munirsi di muta stagna a almeno di una buona semi-stagna, anche se non nego che più di una volta ci si è immersi col solo 5 mm., ma allora avevamo meno dolori alle ossa e meno soldi, ore le comodità esistono e quindi per la nostra sicurezza personale e anche per comodità è meglia sfruttarle.
aaaaaaaaaNon dovranno assolutamente mancare delle buone pile cariche, possibilmente almeno due, il computer e una maschera di scorta al collo, elementi fondamentali per un immersione di questo tipo. II controllo degli accompagnatori è costante e pressante, per nessun motivo si abbandona la colonna, in particolare nella grande sala, unico luogo non vincolato. aaaaaaaaaRimandiamo l'uso delle macchine fotografiche e telecamere solo ad un successivo ingresso o a quando avremo memorizzato bene il percorso a le sue insidie che si ingigantiscono se distratti dall'uso di queste particolari attrezzature.

QUANDO ANDARE

aaaaaaaaaSu Gologone può essere visitato tutto l'anno, evitando magari i mesi caratterizzati da maggiori precipitazioni piovose come ottobre, novembre e l'inizio della primavera nel quale lo scioglimento delle nevi della montagna porta all'ingrossamento della falda acquifera con pericoli di piena e scarsa visibilità.
aaaaaaaaaD'estate è consigliato immergersi con delle buone mute, infatti Io shock termico dovuto alla differenza di temperatura fra l'acqua e l'esterno è notevole e può manifestarsi, in particolare nelle persene meno allenate, con dolorose contrazioni muscolari.

DOVE ALLOGGIARE


aaaaaaaaaUno degli alberghi per eccellenza, prende il nome proprio da questa splendida località. L'Hotel Su Gologone, rinomato in tutta Europa, si trova a poche centinaia di metri dalla risorgenza e offfre tutti i servizi degni di un albergo di tale nomea. La sue cucina è rigorosamente tradizionale a vengono utilizzati prodotti esclusivamente locali, selezionati fra gli allevatori ed agricoltori della zona seconda stretti canoni di qualità e naturalezza.
Per informazioni e prenotazioni Hotel "Su Gologene" località Su Gologone -Oliena (NU) TeI.0784/287512-287552.

CON CHI ANDARE


I diving che propongono nel loro pacchetto queste interessante avventura, sono solo due:

- L'IDRA DIVING di Pietro Mauri, tel. 0784/205090 - 0360/367291, con appoggio a Nuoro per I periodo invernale e presso a località marina di Budoni (NU) per l'estate che offre oltre agli accompagnamenti, noleggia attrezzature complete, ricarica, assistenza e corsi FIPSAS-CMAS.

- Ii C.S. DIMENSIONE MARE di Gala Gonone, tel.0784/96766 - 0338/8251 040 che grazie a Fabio Sagheddu pioniere delle immersioni a Su Gologone, offre altre ai normali servizi, ai corsi ANIS e PADI e alla vendita, anche accompagnamenti più impegnativi, riservati ad esperti brevettati speleosub.

COME SI ARRIVA

In tutti i casi bisogna arrivare a Nuoro e una volta attraversata la città dirigersi versa Oliena. Da qui si imbocca Ia strada verso Dorgali dove dopo appena tre chilometri troveremo il bivio per Su Gologone.
Si raggiunge Nuoro seguendo la s.s. 131 bis da Olbia per circa 90 km, con la s.s. 131 Carlo Felice direzione Nord da Cagliari e direzione Sud de Porte Torres fino all'innesto di Abbasanta con a s.s. 131 bis per Nuoro, per un totale di 200 km. da Cagliari e 150 da Porto Torres.

CARATTERISTICHE BIOLOGICHE ED ECOLOGICHE
DEL COMPLESSO CARSICO DI "SU GOLOGONE".

(Fonte Gruppo Grotte Nuorese)

aaaaaaaaaL'ambiente carsico in generale e quello di Su Gologone in particolare è tra i più interessanti sistemi ecologici dell'intero pianeta terra, ma contemporaneamente è anche uno dei più fragili e più influenzabili dalle attività umane. Lo studio di questo sistema è estremamente interessante, in quanto la fauna esistente in grotta (fauna ipogea), presenta un evoluzione molto specializzata, avvenuta in fase di isolamento dalla fauna esterna che ha portato alla formazione di esseri unici strettamente dipendenti alla presenza di grossi bacini idrici
aaaaaaaaaL'inesistenza di fonti di luce, la conseguente assenza di piante verdi, una temperatura pressoché costante, Ia presenza di acque pulitissime, un elevata competizione alimentare hanno richiesto una serie di adattamenti super specializzati (assenza di occhi, antenne e peli sensori molto sviluppati, depigmentazione, etc.), caratteristici di ogni gruppo calcareo con popolazioni diversificate anche in zone relativamente vicine fra esse. Ad esempio il "sardophaenos supramontanus" è esclusivo del Supramonte mentre lo "Spelomolops sardus" e esclusivo del golfo di Orosei.
aaaaaaaaaOgni popolazione rappresenta una fauna che vive esclusivamente in un numero ristretto di grotte interdipendenti tra di loro ed ogni complesso carsico ne possiede una unica che non ha eguali nel resto del mondo.
Si può quindi affermare l'unicità rappresentata dall'ecosistema interno al complesso carsico della risorgenza di Su Gologone collegato con il resto del sistema del supramonte e che per le osservazioni su riportate, necessita del totale mantenimento di tutte le condizioni ambientali preesistenti senza alcuna variazione di tipo chimico biologico. E' infatti sufficiente una minima variazione di uno solo di questi parametri perchè l'intero equilibrio venga immediatamente alterato con Ia conseguente disastrosa scomparsa si un ecosistema unico e irripetibile.

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