LE ICONE
L’icona
è una pittura su tavola o su altro materiale, raffigurante immagini
sacre. Non è una semplice rappresentazione pittorica, bensì un luogo
privilegiato di presenza del sacro. L’icona nasce da una tavola lignea
stagionata su cui vengono stesi, oltre a una tela, sottili strati di
gesso emulsionato a colla animale. Questo fondo gessato, una volta
asciutto, viene inciso, secondo il disegno che deve essere eseguito,
quindi indorato e successivamente dipinto con la tecnica detta
dell’illuminazione che consiste nella sovrapposizione di più colori,
muovendo dal più scuro al più chiaro. L’icona si differenzia per la
prospettiva inversa, per la mancanza cioè di quegli accorgimenti
tecnici (linee prospettiche) che danno alla scena rappresentata l’idea
della profondità spaziale. Così l’avvenimento e i personaggi
rappresentati, apparentemente sullo stesso piano, sembrano uscire da una
finestra ideale aperta sul mondo spirituale per dar termine al
“kronos” del mondo e inizio al “kairos” dell’eternità. Il
patrimonio iconografico dell’Eparchia di Piana degli Albanesi è uno
dei tesori dell’arte e della spiritualità bizantina che arricchiscono
la Sicilia fin dagli inizi del secolo XVII. La maggior parte delle icone
sono state traslate dopo la seconda guerra mondiale nella chiesa di S.
Nicola, provenienti dalla chiesa omonima di Palermo. Il “corpus”
pittorico è attualmente conservato nell’iconostasi della suddetta
chiesa e nella Sala del trono dell’Episcopio di Piana. Altre due icone
si trovano presso il piccolo museo delle suore collegine, e una terza,
la classica Odigitria, presso la cappella del Seminario Diocesano. Nei
primi anni ’80, a seguito di interventi di restauro e di ripulitura di
ridipinture settecentesche, gli studiosi hanno indicato nel monastero di
Mezzojuso, il centro di maggior produzione artistica delle icone e in
Ioannikios, l’iconografo più importante.
Nella
chiesa di S. Nicola di questo pittore si conservano: S. Nicola in
cattedra, la serie dei Padri della Chiesa e Cristo sommo sacerdote e re
dei re. Sempre
nella chiesa di S. Nicola vi sono opere di almeno altri tre grandi
iconografi: il Maestro dei Ravdà, il Maestro di S. Andrea e il Maestro
della Déisis. Il
Maestro dei Ravdà è l’autore del S. Giovanni il Precursore,
raffigurato con le ali, della Madre di Dio addolorata e del S. Giovanni
Evangelista. Lo stile di questo pittore è caratterizzato da una
colorazione semplificata, da un forte accento espressionistico e da una
modellatura rifinita. La
Serie dei dodici Apostoli, posta in alto nell’iconostasi, è del
Maestro di S. Andrea. La caratteristica di queste icone, è la sicura
esecuzione delle figure a sobri colori e la loro robusta impostazione
pittorica ancora cinquecentesca. Costituiscono
altre testimonianze pittoriche un’icona firmata da una certa Caterina
da Candia e altre di autore ancora ignoto. Al
buon gusto dell’arte e alla spiritualità bizantina si ricollegano i
pittori di icone del nostro secolo, le cui opere si possono ammirare
nella cattedrale di S. Demetrio e nella chiesa di S. Giorgio Martire.
Questi iconografi, a distanza di alcuni secoli, mantengono viva una
tradizione ancora ben radicata nella realtà ecclesiale e sociale
dell’Eparchia di Piana degli Albanesi. |
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