Akira Toriyama

I suoi fumetti non vennero subito presi in considerazione. Solo dopo quattro anni, nel 1978 Akira decide di iscriversi ad un concorso di principianti con un piccolo episodio di prova, dal titolo "Wonder Island". Akira vince e viene premiato come promessa del fumetto comico-demenziale e la storia viene pubblicata sullo stesso giornale ispiratore del concorso, il "Weekly shonen jump" della casa editrice Shueisha, offrendo allo stesso Akira un contratto esclusivo di durata decennale. Sempre nello stesso anno nelle stesse pagine compare il richiestissimo seguito, il "Wonder Island 2". In poco tempo Akira Toryama con le fantastiche opere create raggiunge un livello di popolarità megagalattico. Decide così, essendo oberato dal lavoro e osannato dalla critica, di assumere degli aiutanti. La sua casa divenne un porto di mare e i gabbiani, stipati sulle travi traballanti del tetto, facevano la loro "popò" sulle tavole inedite; così Akira decise di aprire un vero studio, uno di quelli dove ci fosse tanto spazio che gli uccelli avrebbero potuto fare tutti i bisognini che volevano senza rovinare le tavole inedite.... ma "BIRD" fu il nome che lo stesso pensò per il suo straordinario ufficio! Il BIRD STUDIO è e rimarrà il sogno di tutti i Giapponesi che vogliono disegnare manga. La sua fondazione risale agli anni '80, cioè pochi anni dall'inizio della più grande opera di Akira Toryama: DRAGON BALL; una grande serie formata da grandi numeri: 42 volumi a fumetti con oltre 8000 tavole, più di 150 personaggi, tra principali e non, e ben 148 combattimenti! Si può dire che dal 1984, cioè da quando le grandi avventure di Goku e compagnia bella uscirono sul Weekly Shonen Jump i fan di Akira Toriyama aumentarono a dismisura. Dopo qualche anno Akira idea il seguito di Dragon Ball GT: Dragon Ball Special Goku Gaiden che racconta le peripizie di Goku Jr., il nipote di Pan. In Giappone questa serie ha ottenuto un gran successo. Per quanto riguarda la versione italiana bisognerà ancora aspettare.