Comunicato stampa del 15 febbraio 2005

Giovedì 17 febbraio inizieranno i lavori per la messa in opera di cancellate per la chiusura di Piazza del Duomo con conseguente sbarramento di via Roma.
La messa in sicurezza della Piazza sembra andare avanti secondo le modalità delineate dal progetto dell'Opera Primaziale che pure hanno suscitato la disapprovazione e la mobilitazione di numerosi cittadini e anche il fermo dissenso da parte del Consiglio Comunale di Pisa e della Circoscrizione n. 6 che a tale proposito hanno espresso posizioni inequivocabili.
Il Consiglio Comunale, all'unanimità, nell'o.d.g. dell'8 luglio 2004 invitava a garantire "la sicurezza della Piazza con altre modalità rispetto alla realizzazione di barriere fisiche", dando mandato al Sindaco di manifestare nelle opportune sedi l'esigenza di "assicurare il passaggio pedonale, anche notturno, al fine di impedire la lacerazione del tessuto urbano e l'eliminazione del collegamento naturale fra il centro storico e il quartiere di Porta Nuova".
Era evidente, in tale solenne presa di posizione, la difesa della libera fruizione di uno spazio pubblico particolarmente significativo, per il quale addirittura veniva paventato il rischio di un eventuale ingresso a pagamento.
A questo proposito suscita perplessità e anche un qualche allarme la dicitura usata nella comunicazione di inizio lavori a firma della Primaziale in cui si usa il termine "gentile utenza" per indicare coloro che si servono di questa strada per i loro spostamenti. Una volta di più, occorre ricordare, a chi sembra pensare diversamente, che la strada che costeggia il complesso monumentale di Piazza del Duomo è proprietà pubblica e appartiene alla città e a tutti coloro che in essa si trovano a vivere.

Un gruppo di cittadini pisani
Alberta Tellarini, Vittorio Tellarini, Adriana Pugliese, Maria Pollera, Mauro Bartolozzi, Irene Bartolozzi, Loretta Gaudenzi