Interrogazione Parlamentare del Senatore Boco
sulla messa in sicurezza di Piazza dei Miracoli
e risposta del Sottosegretario agli Interni D’Alì

Considerazioni del Comitato contro i Cancelli e la Chiusura Notturna di Piazza dei Miracoli



Nella risposta del Sottosegretario D'Alì all’interrogazione parlamentare presentata al Ministro degli Interni (13 aprile 2005) dal Senatore fiorentino Stefano Boco sulla messa in sicurezza di Piazza dei Miracoli e segnatamente sull’installazione di cancelli, si legge che “i varchi resteranno aperti anche la notte per il transito ciclabile e pedonale della Piazza e potranno essere chiusi soltanto in presenza di esigenze contingenti di ordine e sicurezza pubblica, previa, ovviamente, l'adozione dei relativi provvedimenti a cura delle competenti autorità”.

Il Comitato che in questi mesi si è battuto contro l’installazione di cancelli e la chiusura notturna si compiace di questa autorevole dichiarazione, che saluta come conferma del riconosciuto diritto alla piena fruizione di Piazza dei Miracoli, primo positivo risultato della protesta di tanti cittadini.

La ricostruzione della vicenda fornita dal Sottosegretario (che può essere letta su http://web.tiscali.it/piazzadeimiracoli), attribuisce la paternità della proposta di cancelli in Piazza del Duomo ad un "tavolo tecnico" composto da rappresentanti delle forze di polizia e della polizia municipale, istituito nel gennaio 2004 dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza per approfondire la tematica della messa in sicurezza della Piazza.

Tale proposta, nella cui formulazione erano del tutto assenti considerazioni di carattere culturale e di assetto urbanistico, era esplicitamente finalizzata alla chiusura notturna, come da dichiarazioni di Sindaco e Presidente della Primaziale apparse sulla stampa locale.

In presenza di un intervento di così grave impatto sulla fruibilità della storica Piazza, nonche’ di un’importante strada comunale, sarebbe stato opportuno consultare, o quanto meno informare di tale progetto, il Consiglio Comunale, o almeno una Commissione Consiliare, nel rispetto delle linee di indirizzo già a suo tempo espresse dal Consiglio Comunale con l’O.d.G. votato nel dicembre del 1999, in occasione di un tentativo di chiusura notturna della Piazza messo in atto dalla Primaziale e che aveva suscitato forti proteste fra i cittadini.

Nella ricostruzione dei fatti fornita dal rappresentante del Governo è evidente l’intento di enfatizzare la partecipazione dell’Amministrazione Comunale di Pisa al ben noto progetto, affermando che esso sarebbe stato approfondito sempre in modo congiunto con il Comune di Pisa, e concordato, in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza, dalle locali Autorità di Pubblica Sicurezza e dall'Amministrazione Comunale.

Queste affermazioni non concordano con quanto in quei giorni veniva detto: ovvero che l’installazione di cancelli era un provvedimento fermamente voluto dalle Autorità di Pubblica Sicurezza come misura per la prevenzione di attentati terroristici (leggasi autobombe) e, come tale, imposto a Sindaco e Primaziale.

Particolarmente sorprendente, infine, risulta l’affermazione che, anche dopo i ben noti pronunciamenti del Consiglio Comunale dell’8 luglio, da parte dell’Amministrazione Comunale di Pisa venne ribadita “la volontà a concorrere all'attuazione del progetto”.

Ancora una volta, vogliamo denunciare, su questa vicenda, mancanza di chiarezza nelle procedure, incoerenza nelle motivazioni, miopia culturale, disorganicità negli interventi, e addirittura ambiguità nelle finalità stesse del progetto, che, nell’incontro del 21 marzo 2005 in Prefettura, è stato presentato, diversamente che nel passato, come strumento temporaneo di canalizzazione dei flussi, da utilizzare esclusivamente in situazioni di grave e comprovata emergenza e per periodi di tempo limitati.

A questo punto della vicenda, il Comitato ritiene urgente che tutti si attivino per porre rimedio a questa somma di interventi palesemente incoerenti e disorganici, frutto di una gestione confusa e poco lineare.

La richiesta e' semplice: si rimuovano cancellate e transenne e, di concerto con le assemblee che legittimamente rappresentano i cittadini, si definiscano altri sistemi che possano efficacemente impedire, di giorno come di notte, l'accesso degli automezzi privati, senza, peraltro, creare ostacoli alla circolazione di pedoni e biciclette.

Comitato contro i Cancelli e contro la Chiusura Notturna di Piazza dei Miracoli