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CCPI - Chiesa Cristiana Pentecostale Italiana
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La Cultura - Ritratti di: John Wesley, George Whitefield, Martin Lutero e Charles H. Spurgeon



LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO

LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO

(1ª parte)

La nascita della Chiesa

Dopo la crocifissione di Gesù, avvenuta il 30 d.C. circa, i discepoli, come apprendiamo dalla Sacra Scrittura (Matteo 26:56), intimoriti magari di avere la stessa sorte del Maestro fuggirono, lasciandoLo nelle mani dei soldati Romani. Ma dopo tre giorni ecco che Gesù risuscitato appare prima alle donne andate al sepolcro e in seguito ai discepoli. Le loro speranze, che in un primo tempo erano quasi del tutto affievolite come ci testimoniano le parole dei due discepoli di Emmaus (Cfr. Luca 24:21-24), furono confermate dalla resurrezione di Cristo, che trasformò i discepoli da persone impaurite e disperate in coraggiosi testimoni di Cristo ed impavidi proclamatori dell'Evangelo, infatti appena sette settimane dopo la crocifissione di Gesù, gli apostoli annunziavano la resurrezione di Cristo proprio nel luogo dove questi eventi erano accaduti: Gerusalemme. È stato detto:
«La Chiesa Cristiana non avrebbe mai potuto essere fondata senza la risurrezione di Cristo; e la Chiesa stessa rimane una prova vivente e permanente della risurrezione. Con la risurrezione di Cristo, resta provata la divinità del suo carattere e della sua missione; e messa in evidenza l'efficacia della sua espiazione.»
A questa predicazione molti si convertirono a Cristo e molti si aggiungevano alla prima comunità cristiana, che si stringeva attorno a Pietro e agli altri apostoli e discepoli del Signore e che si riuniva a Gerusalemme. Fu così dunque che nacque la Chiesa, proprio come si può leggere nei primi capitoli degli Atti degli Apostoli, e nella resurrezione di Cristo si trova l'elemento cardine di tale origine.

Il grande mandato

Il libro degli Atti degli Apostoli si apre riprendendo ciò che concludeva i vangeli cioè col compito affidato da Gesù ai Suoi discepoli di annunziare la «Buona Novella», l'Evangelo della Grazia di Dio che aveva mandato il Suo Figliuolo per la salvezza dell'umanità. Dopo la Sua resurrezione Gesù, prima di ascendere al Padre illustrò ai Suoi discepoli tutte quelle verità che prima non avevano compreso e che alla luce della resurrezione del Maestro assumevano una realtà e una profondità, una dimensione nuova, mai avuta prima per loro. Gesù dunque istruì i Suoi discepoli riprendendo gli Scritti veterotestamentari (Antico Testamento) da Mosè ai Salmi dando loro una "nuova" chiave di lettura, fortificandoli per l'imminente compito di diffondere l'Evangelo in tutto il mondo, di proclamare la salvezza in Cristo. Ma in questa missione, Egli promise ai Suoi che essi non sarebbero stati da soli, infatti disse loro che alla dopo la Sua ascensione in cielo Egli avrebbe mandato loro un altro "Consolatore" («Paracletos» in greco, cioè letteralmente una persona chiamata al fianco di un'altra allo scopo di aiutarla in tutti i modi, particolarmente nei procedimenti legali.) vale a dire lo Spirito Santo (cfr. Giovanni 14:16,26; 15:26; 16:7).

La discesa dello Spirito Santo

Il capitolo 2 degli Atti degli Apostoli ci illustra nei dettagli la realizzazione della promessa dello Spirito Santo che avrebbe fortificato i discepoli per l'arduo compito di espandere e propagare l'Evangelo nel mondo. Con lo Spirito Santo i discepoli riuscirono a vincere quelle paure che li avevano allontanati dal Maestro durante la notte nel Getsemani (Matteo 26:36; Marco 14:32) cioè il timore di essere arrestati dai capi ebrei (come si vedrà nei capitoli successivi degli Atti). Ecco che un piccolo gruppo di uomini e donne scoraggiati, privi di speranze si trasformarono improvvisamente in ardimentosi missionari, che predicavano con franchezza e potenza l'annunzio di Gesù Cristo, il Messia atteso che era stato rigettato dai capi religiosi Giudei e che con la Sua morte sulla croce avrebbe dato la possibilità a quanti avessero creduto in Lui di ottenere la salvezza per grazia. Fu dunque la potenza dello Spirito Santo a dare ai discepoli la forza ed il coraggio di essere degli autentici testimoni della verità (cfr. 2 Timoteo 1:7). La loro missione iniziò a Gerusalemme, dove essi si trovavano su comando di Gesù, prima di ricevere "la promessa", lo Spirito Santo, ma ben presto si diffuse in altri centri e nell'arco di circa trent'anni la "nuova fede" si sarebbe estesa in altri luoghi dell'impero romano, prima nelle zone orientali e ben presto fino a Roma stessa.
(Giuseppe Ventura)
(Giuseppe Ventura)


N.B. Lo studio proseguirà nei prossimi aggiornamenti




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Ultimo aggiornamento (Last update): 4 Agosto 2000

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