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CCPI - Chiesa Cristiana Pentecostale Italiana
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IL GRANDE MANDATO

IL GRANDE MANDATO

…come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo

(Giovanni 17:18)

…e Gesù accostatosi, parlò loro, dicendo: ogni potestà m'è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando d'osservar loro tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente.

(Matteo 28:18-20)

Mediante questo studio vedremo in maniera dettagliata il grande mandato che Gesù affida ai suoi discepoli scoprendone così la sua vasta portata, il privilegio ed anche la responsabilità che il Signore affida alla sua chiesa per proclamare l'Evangelo della grazia per la salvezza di tutti gli uomini. Svilupperemo con dovizia di particolari i seguenti punti:
  1. Quando è stato dato
  2. In quale contesto è stato dato
  3. Dove è stato dato
  4. A chi è stato dato
  5. Qual è l'attitudine dei discepoli
  6. Chi è l'autore del grande mandato

  •   Quando è stato dato: Dio attraverso i secoli ha sempre usato degli uomini per manifestarsi e farsi conoscere circa la sua natura e la sua volontà, nel nuovo patto usa il suo popolo cioè la chiesa per raggiungere l'uomo lontano da Lui che vive nel peccato, di fatto la Scrittura afferma che non è ad angeli che viene a soccorrere ma ad uomini, cioè la progenie d'Abrahamo (Ebrei 2:16; Matteo 1:1). Egli dunque ci provvede la salvezza attraverso il Cristo "vero Dio e vero uomo" che giunge a noi appunto dalla progenie di Abrahamo, ed Egli stesso nella pienezza dei tempi usa "uomini per raggiungere uomini" con la sua grazia.
    Questo mandato notiamo che non è stato dato prima della resurrezione, in primo luogo perché i discepoli non erano ancora maturi per ricevere un così importante compito, secondariamente perché Gesù non aveva ancora compiuto la sua opera redentrice, Egli stesso prima ancora di morire e risuscitare ordinava di non parlare con alcun riguardo a diversi suoi miracoli e a proposito della trasfigurazione, questo perché il momento d'affidare il lieto messaggio della salvezza ai suoi discepoli non era ancora giunto, allo scopo di porre la massima attenzione non su dei segni indicatori, vale a dire i miracoli, ma sulla vita e l'opera redentrice dello stesso Signor Gesù.
    Il Grande Mandato è stato affidato ai discepoli (che poi divennero apostoli in altre parole mandati) proprio nel momento preciso che Gesù aveva stabilito, esso è come un testamento inestimabile per il suo valore e la sua importanza.

  •   In quale contesto è stato dato: di non poca importanza è il contesto del periodo quando è stato affidato il Grande Mandato; le guardie riferirono ai Sommi Sacerdoti ciò che era successo: la resurrezione, l'apparizione ai discepoli, ed ogni altra cosa con accurata precisione, ma i Sacerdoti per non far divulgare la verità diedero ai soldati una forte somma di denaro per diffondere una menzogna (Matt. 28:12). Il diavolo ovviamente non era contento che si predicasse la verità ed addirittura possiamo dedurre che furono usate le offerte del Tempio per predicare un falso vangelo, ma Gesù non menzionò quest'accaduto proprio per distruggere il male facendo il bene, l'impiegare il tempo e le risorse umane per arenarci in false teorie è un'astuzia diabolica per farci occupare d'altre cose piuttosto che adempiere il Grande Mandato, in altre parole impegnarsi in false teorie non fa altro che "fare bene al male" ed è quello che vorrebbe proprio il diavolo.

  •   Dove è stato dato:  il luogo da dove una persona parla ha la sua importanza: un presidente parla dal suo palazzo, come ad esempio il discorso annuale dal Quirinale del Presidente italiano, o gli importanti comunicati dalla Casa Bianca del Presidente americano, perfino davanti a dozzine di telecamere e microfoni, così pure Gesù ha scelto il posto da dove parlare: sul monte in Galilea, Gesù parla "dal monte" e lo continua a fare tutt'oggi, Dio stesso a volte parla dal monte per dare più importanza a ciò che Egli dice, come nel caso della Legge Mosaica sul monte Sinai. Gesù fissa un appuntamento ai suoi discepoli (Matt.28:16) che solo loro conoscevano, per comunicargli intimamente delle verità, ed investirli di una responsabilità, ma perché proprio il monte? Perché esso è simbolo di forza, di stabilità; Il monte di Dio è sempre stabile (Salmo 68:16), dopo il diluvio, l'arca si posò sulla montagna cioè «al sicuro»; Mosè salì sul monte perché Dio voleva parlare a lui con una certa "calma"; sul monte Mosè pronunciò la sua benedizione…potremmo continuare a lungo perché occorre tutta una vita per salire spiritualmente tutti i monti che ci sono designati dalle Scritture: il monte della benedizione, della vittoria, monte di visione, di purificazione, di riparo, di salvezza, monte della trasfigurazione, di rivelazione, monte d'ammaestramento ecc.
    Davide guardava al monte per cercare il suo aiuto sapendo che il suo aiuto sarebbe venuto dall'Eterno che ha fatto il cielo e la terra. Perché alcuni vogliono scalare le vette a rischio della propria vita? Perché può divenire anche un segno di auto-glorificazione affinché gli altri parlino di loro. Al monte c'è separazione, si dimenticano i problemi della valle; Lot scelse la valle ma Abrahamo preferì il monte, la valle ci parla di morte (Salmo 23:4), ma il monte ci parla di vita e l'ultimo monte, scalato da Gesù dopo il Golgotha, è il monte della resurrezione, è la porta per il cielo, il posto più elevato che vi sia, i discepoli insieme a Gesù su quel monte posto in Galilea potevano vedere i regni, i popoli, le nazioni, che erano loro attorno per adempiere il loro mandato che stava per essergli affidato.
    Quando i discepoli giunsero sul monte a loro designato Gesù era lì ad attenderli come per dargli il benvenuto (Matteo 28:16-17), forse mentre salivano erano insicuri di trovare lassù il loro Maestro, non sapevano se veramente avrebbero visto Gesù, ma Egli era lì ad attenderli! Quando lo incontrarono i loro dubbi furono dissipati, e si gettarono ai suoi piedi per adorarlo, pure se alcuni di loro anche dopo dubitarono; ciò richiama alla mente che la chiamata a servire Cristo può essere legata al dubbio ma non è un peccato, molti di coloro che hanno seguito il Signore dubitarono, ma dopo aver costatato e realizzato il suo amore e la sua grandezza, ogni dubbio svaniva nel nulla ed il percorso da seguire si irradiava di luce. Il dubbio può essere legato alla chiamata!

  •   A chi è stato dato:  il peso di evangelizzare tutto il mondo era sulle spalle di solo undici persone, possiamo immaginare quali pensieri attraversavano le menti di questi uomini? Forse si chiedevano su come potevano farcela solo loro, uno sparuto gruppo di "popolani senza istruzione", ma non a caso Gesù prima di ascendere al Padre disse:
    ogni potestà m'è stata data in cielo e sulla terra (Matteo 28:18), indubbiamente non disse questo per vantarsi delle sue capacità, ma per confortarli ed infondere in loro sicurezza: Egli ha in cielo potestà sugli angeli… dicevano con gran voce:
    Degno è l'Agnello che è stato immolato di ricever la potenza e le ricchezze e
    la sapienza e la forza e l'onore e la gloria e la benedizione
    (Apocalisse 5).
    Anche in terra Egli ha potestà, sebbene vi siano tante potenze: politiche e militari, potenze economiche che credono di avere tutto in pugno, potenze malvagie, potenze sataniche, ma in Cristo Gesù queste potenze sono totalmente annullate! Demolite! Egli è sovrano ed ha sempre l'ultima parola su ogni cosa poiché è l'ONNIPOTENTE, Egli è padrone di ogni cosa, Mio è l'argento e mio è l'oro, dice l'Eterno degli eserciti (Aggeo 2:8). Quando Gesù parla dobbiamo credere poiché Egli è potenza! E questa potenza è trasmessa per Grazia a coloro i quali devono compiere il Grande Mandato, infatti in seguito l'apostolo Paolo poteva ben dire: io so in chi ho creduto!
    Gesù ha potenza di salvare, di chiamare, di fermare il sole se fosse necessario, di sistemare le famiglie distrutte, Egli ha potenza di liberare dal vizio e dal peccato, tutto quello che è stato da Lui creato gli ubbidisce docilmente! …Ma chi è costui che anche il mare e il vento gli ubbidiscano?…Egli è il Signore della gloria! ed ogni potestà gli è stata data in cielo ed in terra.

  •   Qual è l'attitudine dei discepoli: in questo punto svilupperemo diversi sottopunti A) la grandezza del mandato B) l'urgenza ed il tempo del mandato C) i mezzi per il mandato D) la sicurezza dei lavoratori E) la sicurezza del mandato stesso F) l'autore del grande mandato G) la continuazione del mandato.
    A) La grandezza del mandato: il mandato ha un'espansione globale in tutto il mondo, il discepolo è chiamato ad evangelizzare allo stesso tempo sia la famiglia come il mondo intero (Atti 1:8). Non vi è molto da dire su questo punto ma basti ricordare il desiderio di Dio il quale desidera che nessuno perisca ma che tutti vengano alla salvezza riposta in Cristo Gesù.

    B) L'urgenza ed il tempo del mandato: stiamo vivendo un periodo di mietitura (Apocalisse 14:15) un periodo di azione, dopo che Gesù chiama, Egli si aspetta che il discepolo obbedisca e vada a fare la sua parte nella "vigna del Signore" serviamo Dio dove Egli ci chiama, con tutta la nostra forza, con tutto l'impegno, se parliamo ad una moltitudine, o ad un gruppo o ad una sola persona dobbiamo farlo con tutta la nostra convinzione e la nostra fede. Dopo "andare" vi è un altro verbo di azione "fare", Dio vuole che altri divengano discepoli, battezzandoli ed ammaestrandoli e questo può avvenire quando i discepoli fanno altri discepoli. C'è un tempo per ogni cosa sotto il sole (Ecclesiaste) anche Gesù venne ad un tempo ben preciso, nella pienezza dei tempi, se non fosse nato a Betlemme non sarebbe stato il nostro Salvatore dato le profezie riguardanti la sua nascita ed il suo ministerio che erano già scritte nell'Antico Testamento, Gesù è venuto al tempo giusto per compiere tutte le profezie che lo riguardavano (circa 330). Ma il nostro tempo è il tempo di predicare la buona notizia! Anche lo Spirito Santo fu mandato ad un tempo stabilito cioè a Pentecoste, quando ogni tipo di popolazione era a Gerusalemme, è importante discernere i tempi, lo stesso Gesù ha il suo tempo in ogni cosa come nel caso delle nozze di Cana: il mio tempo non è ancora giunto. Anche l'uomo ha un tempo, Iddio ci da un tempo specifico al fine di lavorare per Lui, ad esempio gli animali per istinto conoscono bene il tempo di determinate cose, Gesù stesso pianse su Gerusalemme poiché il suo popolo non aveva riconosciuto il tempo della visitazione di Dio, vi è un tempo favorevole per ogni uomo in cui si può operare cioè "mentre è giorno" pertanto dall'alba fino al tramonto della nostra vita, questo è il tempo favorevole da usare per adempire il grande mandato, cioè il corso della nostra vita, soprattutto il periodo della giovinezza, è un periodo molto favorevole e copiosamente fruttuoso poiché si spendono le energie e l'entusiasmo che difficilmente si avranno per il resto della vita (cfr. Ecclesiaste 12).
    Ogni giorno della nostra vita è un giorno unico, le opportunità non ritornano, è bene dunque conoscere, apprezzare e valutare le opportunità che il Signore offre a ciascun suo figlio, "Figliuolo vai oggi a lavorare la vigna" (Matteo 21:28). È importante considerare dunque il tempo a nostra disposizione, è anche necessario maturare tale disposizione di cuore affinché non sia solo qualche momento sporadico della nostra vita ma un'attitudine sempre presente e reale, come Gesù stesso cresceva in "grazia e statura" anche il discepolo deve farsi lavorare continuamente dalla «Grazia di Dio» per poter poi essere usato in maniera particolare e speciale dal Signore stesso: Davide fu unto Re ma aspettò il momento giusto per salire al trono, ma la sua attesa non divenne oziosa e sterile bensì produttiva e vantaggiosa.

    C) I mezzi del mandato: Dio ci ha dato i mezzi, quindi non abbiamo scuse! Essi sono diversi ma li divideremo in due paragrafi:

    1) MEZZI UMANI: tutto quello che Dio fa sulla terra lo fa con la collaborazione dell'uomo, per questo Gesù parlava ai suoi discepoli e gli accennava tutto quanto riguardava il suo ministerio sulla terra, Dio infatti cerca uomini e donne disponibili, che facciano la sua volontà, che collaborino con Lui, attende fin quando trova dei cuori disposti ed allora Egli comincia ad agire…Gerusalemme, Giudea, Samaria e tutte le estremità della terra. Si cominciava da casa propria (Gerusalemme) per giungere fino alle estremità della terra; la Samaria ad esempio era il luogo abitato dai "nemici" (Luca 9:51-53) infatti Giudei e Samaritani non avevano buono rapporti, ma il grande mandato abbatte tutti i pregiudizi; Dio ci manda anche sul territorio nemico per proclamare la buona notizia. Ripetiamo dunque che Dio usa uomini per manifestare il suo piano di salvezza: quando Cornelio fu visitato da un angelo, quest'ultimo non gli annunciò l'evangelo, ma lo mandò da Pietro affinché fosse un uomo a fare ciò (Atti 10:3-7); la qualifica di ambasciatore per Dio è assegnata a tutti i credenti "come tu hai mandato me io mando loro". Come Gesù fu mandato sulla terra, in un mondo ostile, con un mandato ed un programma (Luca 4:18-19) nello stesso modo siamo mandati noi, il grande mandato include tutti perché il campo è grande ma gli operai sono pochi! Quando noi preghiamo per l'evangelizzazione del mondo Dio manderà per primi noi stessi; Nehemia pregò e Dio usò lui stesso per ricondurre il Suo popolo dalla cattività, ma ci sono tanti altri esempi nella Bibbia che potremmo enumerare.
    Dio ci manda con autorità spirituali di vario genere: autorità sui "serpenti e scorpioni", sui "veleni", sulle "astuzie del nemico"; poi c'è la potenza spirituale: se ci saranno difficoltà (…e ci saranno!) lo Spirito Santo ci assicura il suo conforto, la sua consolazione, il suo aiuto e sostentamento, Egli ci equipaggia per ogni cosa necessaria, non ci sono dunque scuse!

    2) MEZZI MATERIALI: Tutto corre velocemente gli uomini nel mondo non hanno più il controllo delle cose, l'uomo è diventato schiavo di se stesso, più la tecnologia avanza, più le macchine sostituiscono l'uomo, e più egli diviene un essere disumano, il mondo è diventato un grande villaggio, il cosiddetto "villaggio globale". Viviamo in un'era dove le comunicazioni sono molto importanti: tv, internet, satelliti, telefonia (umts) ecc., nel periodo dell'Apostolo Paolo le uniche vie di comunicazione erano le strade ed i mari; le lingue influirono pure a far progredire l'Evangelo (soprattutto il Greco), nella stessa Roma si sviluppò pure la lingua Greca anziché solo il Latino, mentre in molti altri casi come in Africa i coloni imponevano la propria lingua. Oggi abbiamo molti più mezzi per spargere la Parola di Dio come anche le amplificazioni, la stampa, i trattati, la diffusione di vangeli e nuovi Testamenti (cosa che nel passato era difficile, sia per l'analfabetizzazione che per il costo) sono dei mezzi materiali che l'uomo può usare per l'avanzamento dell'opera di Dio, in effetti oggi abbiamo più opportunità di "quei de' tempi apostolici" e quindi siamo più responsabili!

    D) La sicurezza dei lavoratori: è legata alla sicurezza del raccolto, gli operai sono assicurati dagli incidenti di percorso, come una macchina ha dei congegni che garantiscono la sicurezza, così è nell'opera di Dio; Gesù disse: ogni potestà mi è stata data - perché? Per fare sentire al sicuro colui che adempie il mandato, per proteggerlo dai rischi. Il Signore della raccolta ci tiene sotto la sua protezione e questo ci infonde autorità per proclamare il Suo messaggio di salvezza, Dio dunque ha tutto il potere nelle sue mani, non dubitiamo, non esitiamo, non ci compiangiamo, egli ci assicura la Sua continua presenza dicendo: ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dell'età presente, il Signore è la nostra "Guardia del corpo". Davide disse: il Signore è il mio Pastore, il Re Davide auto-realizzò che era una pecora, ed aveva bisogno di una guida! Egli conosceva bene il lavoro del pastore avendolo fatto sin da fanciullo, e comprendeva ancor più che solo Dio poteva custodire la sua vita. Se ci troviamo dinnanzi ad ostacoli od ancor peggio a nemici Egli è il Buon Pastore e ci porterà al riparo nella Sua dimora, è Gesù il guardiano delle pecore, è Lui che ci libera dagli ostacoli, nell'epistola ai Romani, Paolo elenca 17 ostacoli (8:35-39) ma niente ci può separare dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù; i lavoratori sono dunque al sicuro perché il Signore della gloria cui tutto è sottoposto è dalla loro parte!

    E) La sicurezza del mandato stesso: nessuno vuole lavorare invano! Dopo la raccolta, l'agricoltore depone il suo raccolto in un luogo sicuro ed asciutto per preservarlo dal deperimento, insomma lo tiene al riparo. Il Signore della raccolta è geloso e vuole mantenere al sicuro ciò per cui ha tanto faticato per questo ammonisce severamente a colui che procura scandali; nell'evangelo di Matteo (16:18) Gesù dice: «io edificherò la mia chiesa», egli sta cercando tanti "mattoni" da tutte le parti della terra: bianchi, rossi, neri, gialli, illetterati, colti, di ogni popolo, razza, lingua, tribù e nazione; il Signore prende questi "mattoni" e li ammodella secondo il suo proponimento affinché abbiano la loro parte nel Tempio dell'Iddio vivente (Apocalisse 3:12). Il Signore nella sua infinita sapienza ha dato i ministeri nella chiesa (profeti, pastori, dottori, evangelisti) affinché compiano il lavoro di perfezionamento dei santi, per l'opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo,finché tutti siamo arrivati all'unità della fede e della piena conoscenza del Figliuol di Dio, allo stato d'uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; (Efesini 4:11).
    La chiesa ha dunque un compito molto arduo, contribuire a preparare i "mattoni" per accedere alla presenza di Dio e divenire nello stesso tempo il "Tempio di Dio".

    F) L'autore del grande mandato: E' Gesù! Egli è il guardiano, l'edificatore, l'architetto, il difensore, il capitano, il compitore supremo; neppure tutte le potenze demoniache possono far nulla contro di Lui. Dio nel corso della storia ha sempre protetto il suo popolo come quando lo liberò dall'Egitto o quando Erode voleva far soccombere Cristo, ma nessuno ha mai potuto distruggere il popolo d'Israele, anche Hitler vi tentò ma avvenne qualcosa di miracoloso e straordinario perché proprio in quel periodo (18 maggio 1948) si formò lo stato d'Israele. In ogni momento della storia, in ogni luogo della terra, ed in ogni generazione, Dio ha sempre avuto dei veri adoratori, degli autentici servitori, l'autore del mandato ha anche sovranità sul mandato e per mantenere il raccolto decide di abbreviare il tempo …ma quando Gesù tornerà troverà egli la fede? L'attività di Satana si moltiplicherà, ma Gesù toglierà la sua sposa dalla terra, il Signore non ci abbandonerà fino alla fine dei tempi resterà con i suoi, non li abbandonerà fino a quando li porterà con Se in gloria.

    G) La continuazione del mandato: Dio ha dato all'uomo la capacità di procreare, la stessa cosa avviene nella chiesa, Egli ci ha dato di essere cooperatori nell'opera di edificazione della chiesa. Il seme è la parte più preziosa del raccolto per la continuazione della chiesa (II Timoteo 2:2) è importante comunicare ad altri il grande messaggio della salvezza, è importante trasmettere a persone capaci che a loro volta affidino l'incarico ad altri, l'apostolo Paolo espresse questo comando a Tito, ad Aquila, a Sila, a Epafrodito. La chiesa ha bisogno di uomini che riescano ad insegnare ad altri infatti non fu Paolo a fondare le chiese di Galazia, Roma, Colosse, ma furono altri che adempirono il grande mandato.
    la grande chiamata comincia con i 12 discepoli, poi i settanta, poi centoventi, poi trecento, poi cinquemila e la chiesa cresceva; da una sola persona- Gesù - il seme che cade in terra e poi muore, migliaia e migliaia sono stati raggiunti dal messaggio dell'amore di Dio e trasformati dalla sua grazia. Non teniamo dunque per noi stessi ciò che abbiamo ricevuto ma trasmettiamolo agli altri.

( Rosario Murabito)
( Rosario Murabito)



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Ultimo aggiornamento (Last update): 4 Agosto 2000

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