Caratteristiche costruttive


 

Altezza antincendio degli edifici civili

Altezza massima misurata dal livello inferiore dell'apertura più alta dell'ultimo piano abitabili e o agibili, escluse quelle dei vani tecnici, al livello dei piano esterno più basso.
In caso di terrazzini o balconi, per livello inferiore dell'apertura più alta, si intenda la parte più alta del parapetto comunque realizzato.
Nel caso nostro tale altezza è di 12,30 m.

Altezza in gronda degli edifici

Altezza massima misurata dal piano esterno accessibile ai mezzi di soccorso dei vigili del fuoco all'intradosso del soffitto del più elevato locale abitabile.
Tale altezza, che nel nostro caso è pari a 13,90 m, è quella a cui si deve fare riferimento per controlli antincendio.

Altezza dei piani

Altezza massima (h) tra pavimento e intradosso del soffitto. Il valore di tale altezza è pari a 2,90 m.

Carico d'incendio

E' il potenziale termico della totalità dei materiali combustibili presenti in uno spazio, ivi compresi i rivestimenti dei muri, delle pareti provvisorie, dei pavimenti e dei soffitti.
Convenzionalmente il carico di incendio e' espresso in chilogrammi di legno equivalente per metri quadri di pavimento.
Il carico di incendio esprime il massimo effetto termico derivante dalla combustione completa dei materiali presenti in uno spazio espresso dalla massa di legno equivalente ai materiali combustibili presenti nel locale.
In formula:

Dove:
- q e' il carico dì incendio in kg legno / m2
- gi è il peso in chilogrammi del generico fra gli n combustibili
- hli è il potere calorifico inferiore in mj/kg del generico fra gli n combustibili di peso g. E’ bene distinguere il potere calorifico superiore da quello inferiore. In particolare il potere calorifico superiore hs è l’energia in Mj o kcal sviluppata da 1 Kg di combustibile quando il vapore d’acqua prodotto dalla combustione risulta completamente condensato. Mentre il potere calorifico inferiore hl è l’energia di 1 Mj o kcal sviluppato dalla combustione quando non avviene la condensazione del vapore d’acqua.
- a e' la superficie in m2 del locale
- 18,422 è il potere calorifico inferiore del legno standard in mj/kg (questo numero diventa 4400 qualora si voglia esprimere il potere calorifico in kcal/kg dal momento che 1 Mj è uguale a 238,87 kcal).

Le rilevazioni effettuate ci hanno consentito di determinare il valore del carico d'incendio per i seguenti locali della scuola:
 

AMBIENTE
q Kg legno st/m2
Aule
15 - 25
Biblioteca
54,4
Palestra
21,71
Laboratorio di fisica
54,31
Aule di disegno
162,186
Laboratorio di elettronica
19
Laboratorio di sistemi
19
Laboratorio dì chimica
73,28
Fotoincisione
36,64
Laboratorio di telecomunicazioni
19
Aula computer
165,14
Laboratorio di biologia
151,22

Comportamento al fuoco

Insieme di trasformazioni fisiche e chimiche di un materiale o di un elemento da costruzione
sottoposto all' azione del fuoco.
Il comportamento al fuoco comprende la resistenza al fuoco della struttura e la reazione al fuoco dei materiali.
Il comportamento al fuoco dei materiali e' dedotto da prove di laboratorio ; di norma queste prove servono per stabilire i criteri di accettabilità dei vari prodotti anche in riferimento al livelli di sicurezza desiderati .
 
 

Filtro a prova di fumo

Vano delimitato da strutture con resistenza al fuoco predeterminata , e comunque non inferiore a 60' dotato di due o più porte munite di congegni di autochiusura con resistenza al fuoco REI predeterminata , con camino di ventilazione di sezione adeguata e comunque non inferiore a 0,10 M'2 sfociante al disopra della copertura dell'edificio , oppure vano con le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco e mantenuto in sovrapposizione ad almeno 0,3 mbar anche in condizioni di emergenza, oppure aerato direttamente verso l'esterno con aperture libere di superficie non inferiore a 1 m2 con esclusione di condotti.

Intercapedine antincendio

Vano di distacco con funzione di aerazione e/o scarico dei prodotti della combustione di larghezza trasversale non inferiore ai 0,6 m ; con funzione di passaggio di persone di larghezza trasversale non inferiore ai 0,9 m.
Longitudinalmente e' delimitata dai muri perimetrali (con o senza aperture) appartenenti al fabbricato servito e da terrapieno e/o da muri di altro fabbricato, aventi pari resistenza al fuoco.  Ai soli scopi di aerazione e scarico dei prodotti della combustione e' inferiormente delimitata da un piano ubicato a quota non inferiore ad I m dall'intradosso del solaio del locale stesso.  Per la funzione del passaggio di persone , la profondità dell'intercapedine deve essere tale da assicurare il passaggio nei locali serviti attraverso varchi aventi altezza libera di almeno 2 m. Superiormente e' delimitata da spazio scoperto. ( D.M. 30/11/1983)

Materiale

Il componente (o i componenti variamente associati) che può (o possono) partecipare alla combustione in dipendenza alla propria natura chimica o delle effettive condizioni di messa in opera per l'utilizzazione. (D.M. 30/11/1983). Tali materiali presenti nei locali ad uso didattico sono:
- Legno
- PVC ( doghe di plastica )
- Materiale di stoffa
- Plastica in genere
- Linoleum
- Canale PVC
- Plafoniere
- Cavi elettrici

Reazione al fuoco

Grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale e' sottoposto.
In relazione a ciò i materiali sono assegnati (circolare n. 12 del 17 maggio 1980 del ministero dello interno) alle classi 0, 1, 2, 3, 4, 5, con l'aumentare della loro partecipazione alla combustione ; quelli di classe 0 sono non combustibili. (D.M. 30/11/1983)
 

Resistenza al fuoco

Attitudine di un elemento da costruzione (componente o struttura) a conservare secondo un programma termico prestabilito e per un tempo determinato in tutto o in parte: la stabilita' "r", la tenuta "e", l'isolamento termico "i", cosi' definiti:
- stabilita': attitudine di un elemento da costruzione a conservare la resistenza meccanica sotto l'azione del fuoco;
- tenuta: attitudine di un elemento da costruzione a non lasciar passare ne' produrre - se sottoposto all'azione del fuoco su un lato - fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto ;
- isolamento termico :attitudine di un elemento da costruzione a ridurre , entro un dato limite, la trasmissione del calore. Pertanto :
- con il simbolo "rei" si identifica un elemento costruttivo che deve conservare , per un tempo
- determinato , la stabilita! , la tenuta , e I' isolamento ;
- con il simbolo "re" si identifica un elemento costruttivo che deve conservare , per un tempo determinato la stabilità e la tenuta ;
- con il simbolo "r" si identifica un elemento costruttivo che deve conservare , per un tempo determinato , la stabilità .
 
 

Spazio scoperto

Spazio a cielo libero o superiormente grigliato avente , anche se delimitato su tutti i lati , superficie minima in pianta in m2 non inferiore a quella calcolata moltiplicando per tre l’altezza in metri della parete più bassa che lo delimita.
La distanza fra le strutture verticali che delimitano lo spazio scoperto deve essere non inferiore a 3,50 m.
Se le pareti delimitanti lo spazio a cielo libero o grigliato hanno strutture che aggettano o rientrano, detto spazio e' considerato scoperto se il rapporto tra la sporgenza (o rientranza e la relativa altezza di impostazione) non e' superiore ad ½.
La superficie minima libera deve risultare al netto delle superfici aggettanti .
La minima distanza di 3,50 m deve essere computata fra le pareti più vicine in caso di rientranze, fra parete e limite estremo della proiezione dell'oggetto in caso di sporgenze fra i limiti estremi delle sporgenze di oggetti prospicienti. (D.M. 30/11/1983)

Superficie lorda di compartimento

Superficie in pianta compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il compartimento (D.M. 30/11/1983).
 

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