A Pinocchio gli vengono gli orecchi di ciuco, e poi diventa un ciuchino vero e comincia a ragliare.
Una delle punizioni per i ragazzi svogliati, era quella di dover andare in giro per le classi con addosso la scritta asino. Ai tempi di Collodi, in talune scuole della Toscana, veniva utilizzata una specie di benda fatta di carta con due grosse orecchie d’asino (Fedele Rigutini, 1875).
Il burattino meraviglioso diventa un ragazzino perbene ed aiuta il vecchio Geppetto non più arzillo. L’inizio e la fine del libro trattano del rapporto tra la prima e la terza età, che è stata drasticamente alterata negli ultimi anni: gli anziani relegati negli ospizi e i ragazzi intrappolati nelle tane dei videogiochi.