la sotoria di paperino

PAPERINO STORY

Una delle mie più grandi passioni è la lettura di un giornalino speciale, un vero giornalino chiamato Topolino.
Topolino viene letto da piccoli e grandi proprio perchè è adatto a tutti, nato dalla mente geniale di Walt Disney nel 1929.
inizialmente Walt aveva di chiamare il prototipo di Topolino Mortimer Mouse, ma la moglie Lilly gli consigliò un nome più simpatico un nome che farà strada e che diventerà un mito.
Inizialmente le strisce di Topolino erano scritte nei giornali mensili e solo nel 1945 uscì il primo libretto.

un altro personaggio molto impotante nella storia del topo è Paperino, di cui adesso scriverò la storia.

Paperino (Donald Duck in inglese) è un personaggio dei fumetti e dei cartoni animati della Walt Disney. Paperino è un'anatra bianca con becco e zampe arancioni. Solitamente indossa una camicia e un berretto da marinaio — ma senza pantaloni (tranne quando va a nuotare). Alcuni credono che la Finlandia lo abbia censurato perché non porta i pantaloni, ma è una leggenda urbana [1]. Creato nel 1934 da un disegnatore ignoto (la Disney, infatti, ha molto probabilmente gettato il model sheet originale che servì come traccia per il suo esordio, probabilmente non aspettandosi più di doverlo utilizzare, almeno con quell'aspetto), esordisce, nel cartone animato del 9 giugno dello stesso anno dal titolo La Gallinella Saggia (The wise little hen), con il nome di Donald Fauntleroy Duck e noto in Italia con il nome di Paolino Paperino, vera e propria star della scuderia di personaggi dello Studio di animazione fondato da Walt Disney. L'esordio
La stella di Paperino sulla Hollywood Walk of FameGiù nello stagno vive Paperino.
Mai nessun lavoro lo infastidisce, perché nemmeno lui infastidisce il lavoro. Preferisce di gran lunga ballare o nuotare! In questo cartone, diretto da Wilfred Jackson, Paperino è il presidente del Circolo dei pigri, che ha come secondo associato tal Meo Porcello, prima spalla dell'irascibile e svogliato papero Disney. I due si rivelano degli inguaribili scansafatiche, e solo la bontà e la perseveranza della buona Gallinella li guarirà dalla pigrizia.
È con queste caratteristiche che Paperino continua a mietere successi al cinema e ad iniziare una lunga e ancor più soddisfacente carriera nel mondo dei fumetti. Il suo esordio sulla carta stampata è datato 16 settembre 1934 per mano di Al Taliaferro sulle daily strips americane. Su testi di Ted Osborne, fa il suo esordio nelle tavole settimanali la storia I due fannulloni, nota anche come Paperino e la Gallinella Saggia, che è in effetti una riduzione, o meglio una reinterpretazione del suo esordio cinematografico. Da lì in poi, Paperino continua la sua scalata al successo. Lo stesso Taliaferro ne è artefice e protagonista, ottenendo la gestione anche delle successive strisce giornaliere, che disegnerà fino al 18 gennaio 1969, data dell'ultima striscia a fumetti firmata dal cartoonist del Colorado, edita appena due settimane prima della sua morte.
Il Paperino statunitense, comunque, è un papero sì sfortunato, come nelle storie italiane, ma unisce un certo carattere arraffone e un po' meschino, caratteristica che poi manterrà nel nostro paese anche dopo l'avvento di Carl Barks, grazie ai testi di Guido Martina. Questa visione del personaggio è coerente con il clima da economia di guerra esistente all'epoca. Paperino fu inoltre, come molti altri personaggi dei fumetti dell'epoca, utilizzato per la propaganda anti-nazista e anti-fascista. La differenza con il papero dei nostri giorni è enorme. Una prima crescita del personaggio avviene quando questi finisce tra le capaci mani di Floyd Gottfredson. Alla ricerca infatti di una spalla perfetta per le storie di Topolino, il cartoonist dello Utah inzia a far recitare insieme i due personaggi, prima in coppia, come in Topolino e il mistero dei cappotti, o, in terzetto insieme a Pippo, nelle storie Topolino giornalista e Topolino nella casa dei fantasmi. Il grande successo di Paperino e la contemporanea crescita come personaggio di Pippo, però, contribuiscono alla separazione tra i due e alla creazione delle due linee principali di personaggi Disney (topi e paperi) che solo in particolari occasioni, come le feste natalizie, si riuniscono con la compresenza di personaggi di Paperopoli assieme a personaggi di Topolinia.

L'Uomo dei Paperi
La vera crescita del personaggio, come già accennato, e i successivi approfondimenti nel carattere, però, portano la firma di un altro grande cartoonist: Carl Barks.
Dopo un primo esordio animato con Topolino, il Maestro dell'Oregon realizza una gag del corto Modern Inventions (quella della macchina-barbiere che rade il fondoschiena di Paperino, scambiandolo per la sua testa), quindi inizia una lunga collaborazione con Jack Hannah, col quale prima fa esordire Qui, Quo, Qua in I nipotini di Paperino, quindi realizza la sua prima storia a fumetti, Paperino e l'oro del pirata, che è anche la prima storia avventurosa mai scritta con Paperino protagonista. Barks si trova molto bene con i paperi, e in particolare con Paperino, e quindi la Western Publishing, l'editore dei fumetti Disney, decide di utilizzare la vena dell'Uomo dei Paperi sugli albi Walt Disney's Comics and Stories, dove realizza storie di vita quotidiana di non più di dieci tavole, e Four Color's, dove realizza le storie di ampio respiro e le grandi avventure che contribuiranno a porre le basi per il Paperino avventuroso che, negli anni successivi, andrà a caccia di tesori accompagnando il ricco zio, tal Paperon de Paperoni.
Delle avventure a solo, però, non si può non ricordare quella che è spesso considerata come la migliore di Barks in assoluto, Paperino nel tempo che fu!, dove Paperino e nipoti fanno un viaggio nella California del 1848. Splendida per ambientazione e soprattutto per il tema ricorrente (il viaggio alla ricerca di civiltà o città perdute e ormai dimenticate) è Paperino e il mistero degli Incas, splendida avventura che porterà i paperi a Testaquadra, una città in cui tutto e quadrato e le cose rotonde sono vietate, a parte la bussola del professor Sentimento Cuorcontento di Sacramento (California), conservata come un cimelio nel museo locale.
Il nostro eroe però entra a contatto anche con il vecchio west americano in Paperino sceriffo di Valmitraglia, o nell'Egitto misterioso delle piramidi con Paperino e l'anello della mummia, o i misteri dell'Africa Nera, ambientazione di mitiche storie come Paperino e il feticcio, Paperino nell'Africa più nera e Paperino e la valle proibita.
Detto del Paperino viaggiatore e avventuroso, non resta che da citare il Paperino lavoratore: il papero vestito alla marinara si è sempre impegnato in molti lavori, spesso improbabili, e quasi tutti conclusi con un fallimento, o a causa della sua distrazione e della sua sbadataggine, o a causa di sfortunate coincidenze, e sempre quando si trovava all'apice del successo: non si possono non ricordare storie come Paperino traghettatore, Paperino estetista travolgente, Paperino e la fiera di Paperopoli, Paperino conducente di tronchi, storia d'esordio del cugino Chiarafonte.
Proprio l'ampia mole di storie e di parenti che realizza per le storie dei paperi suggerisce a Barks, nel corso degli anni Cinquanta, di realizzare un albero genealogico a suo uso e consumo: è da questo che il suo erede più apprezzato, Don Rosa, trarrà ispirazione per realizzare l'albero genealogico dei paperi universalmente accettato. In base a questo albero, Paperino è il figlio di Quackmore Duck, uno dei figli di Nonna Papera, e di Ortensia de Paperoni, sorella bisbetica dello zio Paperone, nonché fratello gemello di Della Duck, la madre dei suoi nipotini.
Mentre la tradizione avventurosa viene ripresa da artisti come Don Rosa, Romano Scarpa, Carlo Gentina, quella domestica vede grandi esponenti in Fabio Michelini, Tony Strobl, Vic Lockman.

Le due vite di Paperino
Negli anni, basandosi sulla tradizione dei grandi autori italiani come Guido Martina, Abramo Barosso, Rodolfo Cimino, il nostro paese ha sviluppato una story-line differente da quella barksiana. Esempio recente di tale sviluppo, oggi quasi del tutto abbandonato (restano alcune eccezioni nelle storie del già citato Cimino, in alcune storie scritte da Nino Russo, nella serie Paperino Paperotto) è Buon compleanno Paperino, scritta e disegnata da Marco Rota, uno degli italiani più apprezzati all'estero.
La storia, edita per la prima volta sul volume Happy Birthday Paperino del 1984 in occasione dei cinquant'anni del personaggio, esordisce in edicola sul n. 168 di Paperino Mese nel giugno del 1994, per festeggiare il suo sessantesimo compleanno. Presenta una biografia essenziale, che vede Paperino orfano, appena uscito dall'uovo, trovato, in una notte di tempesta, da Paperon de Paperoni e dalla sorella Nonna Papera (in realtà Elvira Coot, questo il vero nome della nonna di Paperino, è la madre di Quackmore Duck, padre del nostro eroe e sposato con Ortensia de Paperoni sorella del ricco magnate paperopolese). Vive nella sua fattoria per molti anni, per poi trasferirsi a Paperopoli. È lo zio di Qui, Quo e Qua (affidatigli da sua sorella Della, mai apparsa in alcun cartone o strip o albo) e nipote di Paperon de Paperoni, come poi scoprirà facendo accurate ricerche. Ha una relazione sentimentale con Paperina, nonostante questa, di tanto in tanto, ceda alle richieste di appuntamenti di Gastone Paperone, cugino di Paperino. Vive in una casa a due piani con giardino dove tra due alberi è appesa la sua amata amaca. Guida una scassatissima auto, targata 313, autocostruita a partire da pezzi di ricambio.
La sfortuna di Paperino è oramai quasi proverbiale, unita alla suo perenne stato di disoccupazione e alla sua pigrizia. Il suo monte di debiti con lo zio Paperone è enorme e quest'ultimo sfrutta questa sua potenza economica per costringerlo a lavori massacranti nel Deposito o per unirlo a se in stravaganti spedizioni alla ricerca di tesori in remoti angoli del globo.
Paperino, inoltre, è agente della P.I.A. (Paperone Intelligence Agency) con il nome di Qu-Qu-7, oltre che vera identità del supereroe Paperinik. Paperino è anche uno dei Tre Caballeros assieme a Josè Carioca e Panchito Pistoles.
Paperino Paperotto è il giovane Paperino. Vive nella quieta Quack Town,un piccolo centro abitato in cui vi sono molte fattorie. PP8 (questo il suo soprannome) ha tra i suoi compagi di scuola molti amici, Betty Lou, Louis, Millicent e Tom. Insieme formano un gruppo affiatato, sempre pronto a tutto. Paperino ha come migliore amico Louis, e come giornalino preferito il fantascentifico Amazing Papers.

Il clan
Il clan de Paperoni, o famiglia de Paperoni, è uno dei più illustri clan nella storia della Scozia. La sua struttura, al pari della struttura delle altre due illustri famiglie paperopolesi, deve la sua prima bozza ad un albero genealogico realizzato da Carl Barks per meglio gestire le varie parentele che, con l'arrivo di Paperon de Paperoni, iniziava ad inserire nelle sue storie papere. La versione attuale deve, invece, la sua paternità al suo discepolo Don Rosa.
In base alla genalogia del cartoonist del Kentucky, che comunque parte come base da quella di Barks e dalle informazioni reperibili da storie di altri autori, i primi appartenenti alla famiglia sono il conte Braccio di Ferro de Paperoni (Sir Eider McDuck), il duca Quaquarone (Sir Quackly McDuck), il marchese Scarampola (Sir Stuft McDuck), il Pancia di Ghisa (Sir Roast McDuck) e il duca Bambaluc (Sir Swamphole McDuck), tutti apparsi per la prima volta nella Saga di Paperon de Paperoni e semplicemente nominati nella barksiana Zio Paperone e il segreto del vecchio castello come nomi sulle lapidi nel cimitero del castello de Paperoni.
A questi si aggiungono due diretti discendenti le cui fattezze erano già state disegnate da Barks quando questi aveva fatto narrare a Paperone episodi della storia del clan: il luogotenente Malcolm de Paperoni (Malcolm "Matey" McDuck), comparso nella storia Zio Paperone e il tesoro della regina e il capitano capitano Hugh lo Schiumatore de Paperoni (Hugh "Seafoam" McDuck), comparso nella storia Zio Paperone e la cassa di rafano.
Arriviamo così a giorni più recenti con il prozio e il bisnonno di Paperone: Patrizio de Paperoni (Quagmir McDuck), semplicemente citato in una lettera nella storia Zio Paperone e l'orologio dell'eclisse e Dingo il Sozzo de Paperoni ("Dirty" Dingus McDuck), inventato completamente da Don Rosa, al pari della moglie Molly Mallard. È con questi due personaggi che inizia il declino del clan, ma è con il loro nipote Paperone che il nome della famiglia tornerà a dare lustro alla Scozia.

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