Contributo alla inaugurazione della biblioteca scolastica
multimediale per ragazzi
Le biblioteche scolastiche, che erano appena 26 allfinizio
del secolo scorso, vennero incrementate via via con lfattuazione di vari regi
decreti; tuttavia, è del 1917 la loro
istituzione nelle scuole elementari; anche se solamente 60 anni dopo,
nel f77, con lfingresso nelle scuole elementari delle attività integrative,
esse vengono ampiamente valorizzate .
Passeranno ancora
20 anni perché venga varato il Programma per la promozione e lo sviluppo delle
Biblioteche scolastiche - Legge n.440/97 e Dir.Min.n.180/99
Che auspicano, per il presente ed il futuro, spazi e ruoli
nuovi per la biblioteca scolastica, una biblioteca "non più 'nascosta'
dentro la scuola a custodire libri mai letti, ma strumento quotidiano
dell'attività didattica, pensato e organizzato per l'utenza che gli è propria
istituzionalmente, e correlato e complementare rispetto agli altri momenti
educativi interni ed esterni alla scuola stessa" (Paola Fasano).
Dunque, una vera
e propria missione, quella della
biblioteca scolastica .
Che fornisce
servizi, libri e risorse per l'apprendimento, che consentono a tutti i membri
della comunità scolastica e non
,di acquisire capacità di pensiero critico e di uso efficace dell'informazione
in qualsiasi forma e mezzo, con legami con il più ampio sistema bibliotecario e
informativo secondo i principi [esposti] nel Manifesto Unesco sulle biblioteche
pubbliche.
La biblioteca si
apre ai bisogni dellfutenza e del territorio,per offrire
un servizio di gpubblica utilità.
Il personale della biblioteca promuove l'uso dei libri e delle altre fonti
informative, dalla narrativa alla saggistica, dalle fonti a stampa a quelle
elettroniche, disponibili sia in loco sia remote. I materiali dovrebbero
completare e arricchire i libri di testo, nonché le metodologie e gli strumenti
didattici perchè gli studenti raggiungano livelli più alti
nell'alfabetizzazione, nella lettura, nell'apprendimento e nellf
autoapprendimento,nel problem solving e nelle abilità relative alle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione.
I servizi della biblioteca scolastica devono essere forniti in egual misura a
tutti i membri della comunità scolastica, senza distinzioni di età, razza,
sesso, religione nazionalità, lingua, condizione professionale o sociale.
Servizi e materiali speciali devono essere forniti a coloro che non sono in
grado di utilizzare i principali servizi e materiali della biblioteca.
L'accesso ai servizi e alle collezioni si deve fondare sulla Dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite e non dovrebbe essere
soggetto ad alcuna forma di censura ideologica, politica, religiosa o a
pressioni commerciali.
La biblioteca
scolastica è essenziale a ogni strategia a lungo termine per
l'alfabetizzazione, l'educazione, la fornitura di informazione e per lo
sviluppo economico, sociale e culturale di ogni comunità civile. Essa deve
essere sostenuta, in base alle responsabilità delle autorità locali, regionali
e nazionali, da legislazione e politiche specifiche. Deve disporre di adeguati
finanziamenti per personale qualificato, per i materiali, le tecnologie e le
attrezzature e [i suoi servizi] devono essere gratuiti.
La biblioteca scolastica è un elemento essenziale della rete bibliotecaria e
informativa locale, regionale e nazionale. La specificità delle finalità della
biblioteca scolastica deve essere conosciuta e sostenuta qualora questa
condivida attrezzature e/o risorse con altri tipi di biblioteche, come quelle
di pubblica lettura.
Obiettivi della
biblioteca scolastica
La biblioteca
scolastica è parte integrante del processo educativo. Ciò che segue è
[ritenuto] essenziale allo sviluppo dell'alfabetizzazione,
dell'alfabetizzazione informativa, dell'insegnamento, dell'apprendimento e
della cultura e sono [considerati] servizi di biblioteca scolastica
fondamentali:
- sostenere e conseguire gli obiettivi educativi delineati nel progetto
educativo e nel curricolo;
- sviluppare e sostenere nei bambini l'abitudine e il piacere di leggere e di
apprendere nonché di usare
le biblioteche per tutta la vita;
- offrire opportunità per esperienze [dirette] di produzione e uso
dell'informazione per la conoscenza, la comprensione, l'immaginazione e il
piacere;
- sostenere tutti gli studenti, sensibilizzandoli alle diverse modalità di
comunicazione nell'ambito della comunità, nell'acquisire e mettere in pratica
capacità di valutazione e uso dell'informazione, indipendentemente dalla forma,
formato o mezzo;
- fornire l'accesso a risorse e opportunità locali, regionali, nazionali e
globali che mettano in contatto i discenti con le diverse idee, esperienze e
opinioni;
- organizzare attività che incoraggino coscienza e sensibilità culturali e
sociali;
- lavorare con studenti, insegnanti,amministratori e genitori per realizzare la
missione della scuola;
- proclamare il concetto che la libertà intellettuale e l'accesso
all'informazione sono essenziali per la cittadinanza e la partecipazione piene
e responsabili alla vita democratica;
- promuovere la lettura nonché le risorse e i servizi della biblioteca
scolastica, presso l'intera comunità scolastica e oltre questa.
La biblioteca scolastica adempie a queste funzioni sviluppando politiche e
servizi, selezionando e acquisendo risorse, favorendo l'accesso fisico e
intellettuale a risorse informative appropriate, fornendo attrezzature
educative e impiegando personale qualificato.
Ed in
questo contesto, si innesta felicemente, il progetto del centro di lettura
gLfisola che non cfèh, di natura interattiva e multimediale, rivolta ad utenti
da formare con gli stimoli del tempo, per destare, come puntualizza il prof.
Giovanni Firrito, nella presentazione del volume gIblei, riflessioni sulle
originih, la coscienza, tramite la conoscenza delle nostre radici, come
premessa di autonomia e di rinascita culturale, politica, sociale, urbanistica,
ambientale, economica e produttiva.
E perciò, il mio intervento,
mirato a trovare spazi ed articolare percorsi atti a garantire la presenza del
dialetto nella scuola, non risulta anacronistico nellfera
tecnologica che stiamo vivendo, perché il patrimonio dei canti e della poesia
popolare, dei proverbi, degli usi e dei costumi, delle tradizioni, nonché della
letteratura dialettale, della poesia, della prosa e del teatro possa trasferire
la memoria storica alle nuove generazioni, salvandoli dalla barbarie del post
consumismo di una società sempre più egoista, svuotata da valori ed ideali ed
offrendo alle nuove generazioni valenze educative utili ai processi formativi, dalla vita dei campi, delle
miniere, delle trincee, narrateci in versi in gVoluntas
tuah dal nostro VannfAntò, alla gLittra a na mamma tedescah, al gLamentu ppi Turiddu Carnevalih e, più
recentemente, alla lotta del popolo siciliano contro i missili nucleari a
Comiso ed a quella contro la nuova mafia, cantataci dallfindimenticabile
Ignazio Buttitta.
Un modo nuovo di
progettare una sperimentazione già viva negli Iblei, se un Editoriale del marzo
f92 (10 anni or sono) del Giornale di Poesia Siciliana,
diretto a Palermo dal Prof. Salvatore Di Marco, indicava la nostra provincia, quale luogo di
sviluppo di una stretta collaborazione tra Provveditorato agli Studi, Amm.ne
Prov.le e scuola militante per garantire e valorizzare la presenza del
dialetto.
Se a fianco degli
opportuni laboratori delle lingue straniere, delle conoscenze informatiche e
del mondo del web, si riterrà di dare spazio, in tutte le sue forme, alle
radici della nostra civiltà, non si perderà la memoria di quel lavoro fatto finfora, quei ricchissimi progetti sul dialetto redatti nelle
scuole di ogni ordine e grado, e si offrirà alle nuove generazioni lfinformazione e la circolarità delle esperienze, foriere di
crescita intellettuale ed etica.