Breve curriculum bio-bibliografico di Pippo Di Noto

 

Breve curriculum bio-bibliografico di Pippo Di Noto

 

Pippo Di Noto, Vittoriese, 40 anni, dei quali 25 vissuti a Ragusa, è poeta bilingue.

 

Pubblicazioni:

1.                 I trafichi ra nanna – Ed. Ci.Di.Bi. Ragusa 1990 - poesie in dialetto siciliano

2.                 Rimmi, pueta.. – Ed. Iblea Grafica Ragusa 1991 - poesie in dialetto siciliano

3.                 Primo giorno di scuola - Ed. Iblea Grafica Ragusa 1997 – poesie in lingua italiana

 

Poesie dell’autore  sono state inserite in varie antologie e riviste letterarie.

E’ presente nel web, in vari siti: “Net Editor.net”  “Akkuaria.com”, “Son.it”, ecc..

 

Di lui hanno scritto, tra gli altri,  Stefania Carnemolla, Lina Riccobene Bancheri, Salvatore

Di Marco, Emanuele Schembari.

 

Vincitore dei Premi “Ignazio Buttitta” di Favara e “Mario Gori” di Ragusa, l’autore è stato più volte

finalista ai  Premi: “Città di Marineo”, “Ignazio Russo” di Sciacca, “Turiddu Bella” di Siracusa

e “Rinascita” di Vittoria; ancora al “Vann’Antò” (Ragusa – Messina) ed al “Bizeffi” (Limina – Me)

 

Operatore culturale, organizzatore di Rassegne e Premi di poesia ed incontri culturali, giurato in vari concorsi di poesia, collaboratore con varie scuole per la realizzazione di progetti sul dialetto, intervenendo, anche, in favore della realizzazione di biblioteche scolastiche multimediali.

 

Suoi testi poetici sono stati oggetto di studio, musicati e rappresentati.

 

Ha contribuito, insieme ad altri cultori, alla rivalutazione della figura del “Cantastorie”.

 

Ha dato vita, con un gruppo di poeti, pittori e ceramisti, ad un progetto di collaborazione artistica (Versi a commento di opere pittoriche e ceramiche Acate, Castello del Principe Biscari – Giugno 2002)

 

Ha partecipato, come protagonista, nel film amatoriale in dialetto Siciliano “I quattru tummin’a terra”. (Luglio-Settembre 2002)

 

 

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Dalla Relazione sul poeta dialettale siciliano Pippo Di Noto discussa  da Anita Iudice,studentessa del Corso di laurea in ”Scienze della comunicazione” a.a. 2002/03 – Dialettologia italiana (prof.S.Riolo)

 

Pippo Di Noto: l’autore,la vita,le opere

 

Chi pensava che la poesia dialettale siciliana fosse sepolta, con le sue tradizioni, usi e costumi, sbagliava. Essa vive intorno a noi e insieme con noi, facendoci rivivere quei momenti belli e semplici,di una vita piena di valori, tradizioni e cultura che pensavamo scomparsa, abituati come siamo ai ritmi frenetici che caratterizzano la nostra esistenza; invece no!

 La poesia dialettale siciliana è viva, grazie, anche,  a chi l’ha amata,  l’ha conservata nel cuore e tutt’ora la emula. Tra questi autori ricordiamo Pippo Di Noto.

 

 ∙Vita

 

Pippo Di Noto, poeta siciliano è nato a vittoria, (Ragusa) il tre febbraio 1963 e vi ha trascorso la prima infanzia; trasferitosi in seguito a Ragusa, ha conseguito il diploma di perito industriale. Vive ed opera tutt’ora nel capoluogo coi figli e la moglie.

Da alcuni anni scrive versi in dialetto siciliano e nel 1990 ha pubblicato il suo primo volume: “I Trafichi ra nanna”, che ha ottenuto un gran successo (due edizioni andate esaurite). Subito dopo, nel 1991 ne pubblica un altro: ”Rimmi Pueta”; anch’esso, ha conseguito un gran consenso di pubblico.

Uomo di spirito libero e armonioso, attraverso le sue poesie vuole farci rivivere le tradizioni, gli usi e costumi della nostra terra, riappropriandosi di spazi e tempi portati via dall’incremento della vita sociale.

Con il suo entusiasmo e con il suo amore verso la poesia dialettale siciliana, non solo scrive poesie ma organizza, partecipa a tante manifestazioni culturali ed ha vinto, anche, alcuni Premi letterali di notevole spessore, quali:l’”I.Buttitta”di Favara ed il “M.Gori”di Ragusa, e più volte è arrivato finalista al ”Città di Marineo”, all’”I.Russo”di Sciacca, al ”Turiddu Bella” di Siracusa e al “Rinascita”di Vittoria (tra gli altri). Infine, ha organizzato la manifestazione dedicata al poeta ibleo ”Francesco Barone”.

Suo scopo non è tanto scrivere poesie, ma, anche, trasmettere il suo messaggio ad un pubblico giovane, per evitare  che con l’andar del tempo i valori di quella vita semplice vadano perduti. Molto attento a questo, Pippo Di Noto organizza incontri culturali per i giovani, collabora con varie scuole per la realizzazione di progetti sul dialetto e organizza serate con cantastorie, musiche e parlate prettamente dialettali. Ha collaborato con Riviste letterarie e giornali locali, quali ”Giornale di poesia siciliana, e Sport Ibleo”; ha allargato la sua immagine anche a livello nazionale e mondiale per due motivi:dapprima ha creato un sito web dove si possono trovare sue poesie,notizie, foto; successivamente, ha realizzato, con la partecipazione della moglie, poeti e attori locali un film, prodotto e girato dal regista italo-argentino Arena.”I quattru tummin’’a terra (la dote)”ha lo scopo di raccontare e far conoscere i bei anni ’50. Il film, girato in Sicilia, ha avuto molto successo in Argentina.

                                         

 ∙Formazione

 

Uomo dall’animo limpido e chiaro, con le sue poesie vuole cantare la bellezza ma anche la tristezza della sua terra piena di tradizioni e lui stesso è felice di aver catturato queste sensazioni da altri due noti poeti i quali lo hanno ispirato e guidato nel suo percorso di vita dialettale: Carmelo Assenza con la poesia “Mura a-siccu” e Francesco Barone con ”Turnaiu picciriddu”.

Con questi due capolavori,inizia l’avventura di Pippo Di Noto,il quale dapprima ha varcato la strada verso il ricordo,la memoria e le tradizioni; successivamente, ha cercato di far rivivere il dialetto siciliano anche attraverso temi che appartengono alla nostra attuale vita sociale. Ultimamente ha scritto silloge di versi in italiano: ”Primo giorno di scuola”.  Prima il giovane Di Noto era interessato al recupero di tradizioni e oggetti del passato, ora respira un' attenzione verso il tempo e lo spazio, dove gli elementi dell’universo diventano un tutt’uno.

La limpidezza delle immagini deriva dai sentimenti che sono rivelati dall’interiorità che considera i luoghi e le città come delle oasi e non come stati duraturi.

Di Noto, in queste poesie, tende a trascendere l’emozione delle cose e ad annunciarne il senso essenziale, cerca di focalizzare quello spazio dove giocano le forze dominanti del nostro esistere. Egli osserva e ama i suoi luoghi; la poesia è in quei luoghi e li essa incomincia a scriversi. Al poeta non interessa definire a tutti i costi, uno stile, omologare una scelta artistica. La sua poesia ha voce e parla attraverso due azioni: il dis-velare e il rilevare cioè da una parte de- formare e dall’altra a ridare forma, concretezza.

 

 

∙Stile

 

Il Di Noto ha compiuto una sorta di viaggio nel tempo, precedendo a ritroso con le sue poesie. Ed è per noi tutti un vero e proprio araldo del passato, l’ideale ponte di collegamento tra un mondo di antiche tradizioni e il mondo odierno. La poesia del Di Noto non è una poesia popolare nota nei vicoli e tra la gente semplice,ma è una poesia che parla di quella stessa gente, la cui esistenza viene descritta da chi ne conosce a fondo ogni aspetto.

E’una poesia vera che tratta degli aspetti piu’ umili del reale e che racconta con molta semplicità e limpidità la vita dei nostri avi. Di Noto, inizialmente, con il libro “Rimmi Pueta”, insieme alla glottologa Stefania Elena Carnemolla, effettua una minuziosa e perfetta analisi del linguaggio siciliano, curando l’etimologia e le regole grammaticali.

In seguito, l’autore comporrà poesie in versi sciolti, puntualizzando solo l’uso dei principali segni fonetici e grammaticali, utilizzando il siciliano come lingua eletta ad estrinsecare il dettato poetico dell’anima, altrimenti inesprimibile. 

 

 

 

                                                                                     Anita Iudice

 

 

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