Il termine "Trappola" trae origine dalle difficili condizioni ambientali che da sempre hanno caratterizzato questa zona palustre, rendendone pressoché impossibile l'attraversamento durante i periodi più piovosi. L'area della Trappola è interamente compresa entro il Parco Naturale della Maremma. E' caratterizzata dalla presenza di stagni costieri con acqua salmastra, da residui di bosco planiziale e da piccoli lembi di pineta a pino domestico. Nella sua parte più interna è ancora oggi praticato l'allevamento del bestiame brado (cavalli e bovini maremmani), ad opera dei "butteri". Al limite tra la zona coltivata dell'interno e l'area palustre, in prossimità del fiume Ombrone, è situata Torre Trappola, fortilizio costruito originariamente con scopi difensivi, oggi trasformato in casa colonica.

L'area considerata è collocata nella parte nord del Parco naturale della Maremma. Il suo limite settentrionale è costituito dall'abitato di Principina a mare, quello meridionale dal tratto terminale del fiume Ombrone. Il confine interno può essere individuato all'altezza di Torre Trappola.

mostra i plastici

RAGGIUNGIBILITÀ

Partendo da Grosseto si segue la S.P. n° 40, quindi percorsi circa 5 Km, si svolta a sinistra seguendo l'indicazione "Torre Trappola".

INTERESSE STORICO

· La Torre, costruita nel 1283 da Meo Guiducci di Torrenieri come fortilizio costiero, era alta in origine più di 30 m. Questo fatto, unito alla sua particolare posizione geografica, rendeva l'edificio "strategico" per la sua ampia vista. Verso la metà del secolo scorso fu abbattuta tutta la parte superiore (ed architettonicamente più caratteristica) della torre. I vari interventi operati nel tempo hanno trasformato l'edificio originario in fabbricato rurale. Dell'antica struttura rimane oggi osservabile la base a scarpa in mattoni.

· L'attuale collocazione a 4,5 km dalla costa della Torre della Trappola, edificata in origine sulla foce del fiume, testimonia l'avvenuto avanzamento della linea di costa dovuto all'abbondante apporto di materiale alluvionale da parte dell'Ombrone. L'esame della cartografia storica consente di verificare che la torre non era più sulla costa già nel XVIII secolo.

· E' documentata la presenza in zona di saline e di un'altra piccola torre (Torre del Sale) delle quali oggi rimangono solo poche tracce.

· La presenza di canali testimonia gli interventi antropici legati all'opera di bonifica della pianura grossetana.