La Preistoria
                 

Il ritrovamento di molti manufatti in pietra e la presenza di caverne naturali lungo il corso del torrente Lenta, possibili abitazioni primitive, rivelano la presenza di insediamenti preistorici nel territorio canalese. I reperti testimoniano la presenza dell'uomo preistorico e rendono quasi certa l'esistenza di insediamenti remoti nella zona, ricca di caverne naturali.
Gli studi finora resi noti, fanno risalire probabilmente i reperti al periodo tardo-preistorico, almeno due millenni a.C., e accennano allo sviluppo a Stigliano di culture appenniniche, analoghe a quelle riscontrate nel versante marittimo dei monti della Tolfa.
Anche nel resto del territorio monteranese sono ritenuti probabili altri insediamenti preistorici. In particolare, per quanto concerne più propriamente il territorio monteranese, alcuni rilievi hanno rilevato importanti indizi e tracce di presenza di culture preistoriche analoghe a quelle accertate per i monti della Tolfa e per Stigliano.

Sull strapiombo tufaceo (Greppa del Falco) prodotto dallo scorrere del fosso Bicione sono presenti imponenti grotte scavate dall'uomo che, per la loro particolare ubicazione, hanno suscitato e continuano a suscitare l'interesse e la curiosità di residenti e turisti. Probabilmente si tratta di abitazioni o di sepolture dei primi secoli del I millennio a.C. La datazione, tuttavia, è quanto mai incerta e, considerati i lavori di scavo esguiti, non può essere anteriore all'introduzione di utensili di metallo, ferro in particolare, capaci di incidere il tufo.


"… trecento
d'un voler solo in seguitarlo accesi
gli aggiungon quei di Cere, e quei che sono
nei campi del Mignone, e Pirgi antica
e la non salutifica Gravisca ..."


Questi versi dell'Eneide di Virgilio, che raccontano l'arrivo dell'eroe nel Lazio dopo essere scampato alla distruzione di Troia, narrano qui di un esercito raccolto da Enea tra vari popoli italici. Nel libro decimo infatti si parla di un contingente di trecento soldati provenienti anche dai campi del Mignone. L'esposizione leggendaria fa supporre l'esistenza agli albori della storia di popolazioni insediate nelle valli canalesi e tolfetane attraversate dal Mignone.

tratto da "Monterano - Appunti sul territorio e la storia" di Francesco Stefani


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