TRA  GLI  EVENTI  PIU’  IMPORTANTI  NEI  PRIMI  SECOLI  DELLA  CHIESA

Concilio ecumenico di Nicea (325 d.C.):

E’ il primo Concilio "ecumenico o universale", sotto il Pontificato del Papa Silvestro I, contro l’eresia di Ario che negava l’identità tra Padre e Figlio e sottraeva alla Chiesa il carattere di soprannaturalità; ci fu la proclamazione del dogma della Trinità.
In questo Concilio venne tra l'altro stabilita la data della Santa Pasqua cristiana:  il giorno della Pasqua doveva essere la prima domenica successiva alla prima Luna piena seguente l'Equinozio di Primavera e quest’ultimo venne fissato al 21 marzo di ogni anno. Era vigente a quei tempi il calendario Giuliano che restò in vigore sino al 1582, data di introduzione del nuovo calendario Gregoriano ancor oggi adottato. Nel rispetto della tradizione, che per la Chiesa cattolica è molto importante, non vengono utilizzate le moderne e precise conoscenze astronomiche per l’esatto calcolo della Pasqua.

Se Dio è uno, come è possibile che il Figlio sia Dio come il Padre? Plinio attesta lo sconcerto dei pagani quando vedono che i cristiani "cantano alternativamente un inno a Cristo come a un Dio". Ma non meno sconcertati dovevano essere i circoli ebraici per i quali continuava ad essere la più grande bestemmia attribuire ad un uomo l'adorazione dovuta solo alla divinità. Il Concilio di Nicea condannò Ario e la sua dottrina, affermando che il Figlio è "generato non creato, della stessa sostanza del Padre, Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero". Crediamo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore e Signore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili;[La prima parte della confessione di Nicea è molto breve. Conferma la tradizionale fede nel Dio d'Israele, nel Dio dei monoteisti, unico, creatore, onnipotente, Signore (ebr. adonai, lat. Dominus)] Crediamo in un solo Signore, Gesù Cristo, il Figlio di Dio;[Si raccolgono qui i titoli cristologici più importanti, affermati nel nuovo testamento; si ribadisce che se il Padre è uno e Signore, anche il Figlio è l'unico Signore e già questo in termini liturgici sarebbe sufficiente ad affermare l'uguaglianza tra il Padre e il Figlio.] generato come unigenito dal Padre;[generato, è ancora un'espressione evangelica, Unigenito, il solo, la si ritrova in particolare nel prologo di Giovanni. cioè dalla sostanza del Padre;[Questa espressione è caduta dal Credo definitivo, perchè sembrata ridondante; ribadisce che il Figlio deriva dal Padre ed introduce il concetto greco di sostanza (lat. substantia), usandolo nel senso di natura . Il Padre è ovviamente di natura divina: il Figlio deriva da quella natura, tuttavia per Ario non sarebbe ancora sufficiente per riconoscere che anche il Figlio è vero Dio. La formula omousios garantisce la divinità del Figlio alla pari di quella del Padre.] Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero;[Come il Padre è Dio anche il Figlio è vero Dio. Ma come è possibile che ci siano due "soli" dei? La risposta viene data attraverso una analogia, come "luce da luce": la luce del sole e la luce che illumina la terra si presentano in modo diverso, ma la luce del sole è la stessa luce che illumina la terra. Se si spegne l'una, si spegne anche l'altra. Se si accende l'una, si accende anche l'altra.] generato non creato;[La precisazione è fondamentale e distingue radicalmente la definizione di Nicea da quella di Ario, secondo cui il Figlio è la prima e più importante creatura del Padre. La creazione avviene nel tempo: ci sarebbe stato un momento in cui Dio era un solitario e un momento successivo in cui ha deciso di far esistere il Figlio. Il Concilio di Nicea ribatte che come la luce genera la luce, come i cavalli generano i cavalli, come gli uomini generano gli uomini, così Dio può generare Dio. Ma anche il Dio generato non può non avere le caratteristiche essenziali della natura divina, l'essere eterno, l'essere Signore, l'essere uno. Il Figlio deriva dal padre da sempre, ab aeterno. Il Padre è Padre perchè da sempre ha un Figlio. Il Figlio è Figlio perchè da sempre ha un Padre.] della stessa sostanza del Padre;[Dopo averlo affermato in termini biblici e liturgici, per amore di chiarezza il Concilio impiega la parola greca (lat. consubstantialis), tradotto in italiano con "della stessa sostanza", ma meglio sarebbe dire "della stessa natura del Padre". è la parola chiave di tutto il dibattito, la parola che Ario non voleva accettare e al posto della quale erano state proposte molte soluzioni di compromesso, come "omoios to patrì" (simile al Padre) o "omoiousios" (simile nella sostanza al Padre): il Concilio scrisse invece questa parola estremamente precisa e decisa: il Figlio è identico nella sostanza al padre, uguale a Dio in natura e dignità.] per mezzo del quale tutte le cose furono create, quelle nel cielo e quelle sulla terra:["Tutto è stato fatto per mezzo di lui" dice il Prologo di Giovanni. Tutto ciò che è stato creato è stato fatto attraverso il Logos, porta impressa l'immagine del Figlio, è stato progettato dal Padre per essere amato come il Figlio.] per noi uomini e per la nostra salvezza;[Il Figlio ha creato la terra e il cielo, ma soltanto per gli uomini e per consentire loro di realizzare il progetto del Padre è entrato nella storia.] è disceso e si è incarnato, si è fatto uomo, ha patito ed è risorto al terzo giorno;[Il soggetto è sempre lo stesso, il Logos, il Figlio, che ha lasciato le astrazioni dei cieli. Di lui dunque, dopo l'incarnazione, si può anche raccontare una vicenda tutta umana di passione e di morte.] è asceso nei cieli, verrà a giudicare i vivi e i morti.;[Di lui, dopo la risurrezione, si deve cantare la gloria di Signore, in un senso molto concreto: egli è il centro del cosmo e della storia e offre fino alla fine dei tempi il metro di giudizio per ogni azione e vicenda che riguarda l'uomo e il mondo.]

ARIANESIMO

[L'arianesimo affermava che il Figlio è una specie di Dio minore, di natura (o sostanza) simile ma non uguale a quella del Padre, è la prima e la più perfetta delle sue creature.

Questa dottrina si diffuse rapidamente nel bacino del Mediterraneo, provocando gravi polemiche nella comunità cristiana.]

Secondo la dottrina introdotta da ARIO, prete alessandrino, il Logos, pur essendo di gran lunga superiore agli uomini, non era vero Dio, anzi era del tutto diverso da Lui, né eterno, né onnipotente, bensì creato, imperfetto e passibile.

 

Concilio ecumenico di Costantinopoli (381 d.C.):

[Nel Concilio di Costantinopoli si affermò chiaramente che, come il Padre e il Figlio, anche lo Spirito Santo è "Signore" e "con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato; ", cioè gli va riconosciuta la medesima dignità divina. ] unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli:[La definitiva formula approvata a Costantinopoli modifica leggermente queste parole iniziali, ribadendo che il Figlio di Dio è l'Unigenito, il solo generato, il solo che è nato dal Padre prima di tutti i secoli (ab aeterno), ma rinunciano ad impiegare il termine greco sostanza (ousia), fonte di tante polemiche, per limitarne l'uso soltanto dove era assolutamente indispensabile.] e per opera dello Spirito Santo;[La polemica semiariana aveva messo in dubbio o limitato la funzione dello Spirito Santo, di cui viene fatta qui menzione come protagonista della storia della salvezza anche nel momento fondamentale dell'incarnazione.] nel seno della vergine Maria;[La menzione del nome della madre di Gesù fa sentire tutta la provocazione di un Dio che sceglie di entrare sulla terra attraverso donna, povera e giovane.] Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto;[Gesù alla L'introduzione del nome di Ponzio Pilato lega storia universaletempo preciso , lo data in un luogo e in un e ribadisce la realtche ha à e la fatica di una vita attraversato tutte le esperienze fino alla morte più infamante, fino alla sepoltura definitiva.] Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture;[Lo inserisce in tutta la storia della salvezza, invitando a leggere il dogma all'interno della più generale rivelazione biblica.] è salito al cielo, siede alla destra del Padre.;[La destra del Padre è il posto che da sempre compete al figlio. E' il posto del primo ministro di corte. Ma è il posto che adesso compete anche all'umanità, assunta con il Figlio e invitata a sedere alla destra del Padre.] E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avrà fine.;[Il Figlio incarnato e asceso al cielo, Gesù Cristo, è il metro di giudizio di ogni uomo e di ogni vicenda del mondo. Come è generato ab aeterno, così la sua signoria si manifesterà per sempre.] che è il Signore e dà la vita;[Il Concilio di Costantinopoli deve prendere posizione contro i semiariani sullo Spirito Santo. Rinuncia ad usare l'omousios, a dire che è della stessa sostanza del Padre e del Figlio, perchè l'impiego di quella parola aveva già causato troppe divisioni e conflitti. Afferma che è Signore e dà la vita, due espressioni bibliche che già erano state precisate in rapporto al Padre e al Figlio e che dunque possono benissimo stabilire l'uguaglianza di natura dello Spirito Santo: solo chi è Dio "è Signore e dà la vita".] e procede dal Padre;[Procede è termine tecnico ripreso dal vangelo di Giovanni: serve a descrivere il rapporto dello Spirito con il Padre, un rapporto completamente diverso da quello di generazione che lega il Figlio al Padre. Lo Spirito ha caratteristiche del tutto proprie, che lo differenziano sia dal Padre che dal Figlio. In termine tecnico si può dire che lo Spirito ha una sua ipostasi. Poco prima del Concilio di Costantinopoli i padri Cappadoci avevano precisato che si può parlare di persona a proposito del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, a patto di intendere la parola persona nel senso appunto di ipostasi.] (e dal Figlio);[Soltanto nel secolo VIII in occidente si introdusse nella prassi liturgica l'uso del "Filioque". Ciò comportò per secoli un motivo di polemica con gli ortodossi, motivo che oggi si può considerare appianato, dato che gli uni e gli altri riconoscono che lo Spirito Santo procede dal Padre attraverso il Figlio.] Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato;[Soprattutto per la mentalità orientale, più legata alla liturgia, era importante questa affermazione, che di nuovo, pur senza far ricorso al filosofico omousios, garantisce la pari dignità dello Spirito con le altre persone della Trinità.] e ha parlato per mezzo dei profeti.;[Ciò che di nuovo ci fa vedere come lo Spirito fosse già in azione in tutta la storia della salvezza, anche prima dell'incarnazione.]

SEMIARIANESIMO

[Nonostante la condanna di Nicea, la mentalità ariana continuò a diffondersi, tentando di negare la piena divinità dello Spirito Santo.]

 

Concilio ecumenico di Efeso (431 d.C.):

E’ il Concilio nel quale si proclamò Maria, Madre di Dio e la natura del Cristo anche umana. Si condannò Nestorio, patriarca di Costantinopoli che difendeva le due nature del Cristo.

Cirillo, vescovo di Alessandria dal 412 al 444, era esponente della scuola che accentuava l'unità del divino e dell'umano in Cristo. Cirillo temeva che la teoria di Nestorio facesse pensare ad una separazione in Gesù tra la natura divina e la natura umana, per cui non si potrebbe dire che Gesù è Dio, ma soltanto che ospita il divino. Scrisse moltissimo contro Nestorio ed inviò un dossier al papa e all'imperatore per metterli in guardia dalle dottrine del patriarca di Costantinopoli, ottenendo la convocazione di un Concilio a Efeso per il 431. [Il titolo, Theotokos, Madre di Dio, è il più importante tra quelli attribuiti a Maria. Non è tanto un'esaltazione di lei, quanto una chiave per far capire a tutti il mistero di Gesù. Se Maria è "Madre di Dio", allora nessun fedele potrà dubitare, come era capitato a Nestorio, che il figlio di lei, Gesù, sia Dio in senso pieno (ad Efeso si affermò esplicitamente il principio della communicatio idiomatum (comunicazione dei nomi), secondo il quale ciò che si può dire del Verbo lo si può dire anche di Gesù. di Cristo, del Signore ... Dunque, se il Verbo è Dio, anche Gesù è Dio e, coerentemente, Maria può essere chiamata "Madre di Dio".

 

Concilio ecumenico di Calcedonia (451 d.C.):

E’ il Concilio nel quale si condannò l’eresia del Monofisimo che considerava il Cristo costituito da una sola natura (realtà divina vivente).
Nel Concilio si accettò la tesi del Papa San Leone Magno.

[Agli opposti riduzionismi della fede la Chiesa risponde con il Concilio di Calcedonia. Calcedonia non intende far altro che esplicitare Nicea, affermando che se il Figlio è consustanziale al Padre è anche della stessa sostanza dell'uomo, condannando sia la posizione di Eutiche che quella di Nestorio. D'ora in poi si dovrà parlare di una sola PERSONA o IPOSTASI (divina) IN DUE NATURE (umana e divina), dove è chiaro che la persona risponde alla domanda "chi è?" e la natura alla domanda "cos'è?".] Seguendo i santi Padri; [Non ci si vuole discostare da quanto era stato affermato a partire da Nicea] tutti unanimemente insegnamo [Al Concilio di Calcedonia parteciparono molti vescovi orientali e cinque occidentali appositamente inviati da papa Leone Magno.] che sia confessato un solo e medesimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo;[Sulla base del principio della communicatio idiomatum viene affermata la perfetta identità di persona e di attributi tra il Figlio di Dio e Gesù di Nazareth.] lo stesso perfetto in divinità e lo stesso perfetto in umanità, lo stesso veramente Dio; [come aveva affermato Nicea ed Efeso.] e veramente uomo di anima razionale e di corpo; [come era stato affermato a Costantinopoli, condannando la teoria di Apollinare.] lo stesso consostanziale al Padre secondo la divinità;[Si ripetono le parole del simbolo niceno.] e consostanziale a noi secondo l'umanità; come a Nicea non era stato detto, perchè lo si dava per scontato.] in tutto simile a noi eccetto il peccato; [di peccato non diminuisce l'umanità di Gesù, L'assenza datopeccato rende meno umano l'uomo. Chi è senza , che il peccato non è meno uomo, anzi vive l'umanità nella sua perfezione.] lo stesso generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità;[Anche qui riprende la definizione di Nicea, che diceva che il Figlio è generato da tutta l'eternità (non creato nel tempo).] (generato) negli ultimi giorni per noi e per la nostra salvezza da Maria la Vergine, la Madre di Dio, secondo l'umanità;[Come il Figlio di Dio è stato generato da Dio, così Gesù è stato generato da Maria, che è madre di Dio, ma non per questo eterna o addirittura "precedente a Dio stesso". Maria è divenuta "Madre di Dio", solo quando il Logos si è incarnato, assumendo la natura umana, non da tutta l'eternità. Insomma, non si può pensare a Maria come ad un essere divino.] un solo e medesimo Cristo, Figlio, Signore, Unigenito;[Ribadisce il principio della "communicatio idiomatum", in forza del quale tutti questi nomi possono essere attribuiti direttamente all'unica persona di Gesù.] riconosciuto in due nature;[Non "da due nature", che poi si sono fuse o assorbite, ma "in due nature" che permangano.] senza mescolanza nè trasformazione;Contro Eutiche e il monofisismo.] senza divisione, nè separazione;[Contro Nestorio] senza che per l'unione la differenza delle nature sia tolta;[Contro Eutiche] salva anzi la proprietà di ciascuna natura;[Contro chiunque immagini di diminuire l'umanità, come Apollinare, o la divinità di Gesù, come Ario.] e concorrendo (ciascuna) in un'unica persona;[In greco , indica la maschera dell'attore teatrale. Viene tradotto in latino con la parola persona, che ha un'origine giuridica, indicando il ruolo di un soggetto nel processo. Non in questo senso si usa qui la parola "persona". Non si vuole indicare un'apparenza o un ruolo, ma una sostanza (latino substantia, greco ipostasi)] e in una sola ipostasi;[Gesù è una sola persona. Sulla scia dei Padri cappadoci si esplicita che come persona non soltanto svolge un ruolo, ma possiede una propria ipostasi (sostanza) che è del tutto originale e che lo distingue da qualunque altro soggetto (compreso il Padre).] non separato o diviso in due persone;[Ribadisce che si deve pensare ad un'unica persona: è la persona divina del Logos che ha assunto in sè anche la natura umana.] ma l'unico e medesimo Figlio Unigenito Dio Verbo, il Signore Gesù Cristo;[L'unica persona può essere chiamata con tutti questi nomi.] secondo quanto un tempo i profeti insegnarono di lui e lo stesso Gesù Cristo ci insegnò e il simbolo dei Padri ci trasmise.[Le ultime righe del dogma di Calcedonia introducono un accenno alla storia, quella antica, quella di Gesù, quella che arriva fino ai nostri giorni (tradizione). Purtroppo si tratta di un accenno piuttosto timido.]

MONOFISISMO

[Eutiche, capo dei monaci di Costantinopoli, porta alle estreme conseguenze la concezione di Cirillo palesandone i limiti. Egli parla di UNA SOLA NATURA che è propria di Cristo dopo l'unione.

Il monofisismo (una natura) afferma che, pur essendo stato Gesù un uomo, la sua umanità è stata come assorbita dalla divinità, in modo tale che noi oggi possiamo permetterci di considerare una sola natura di Gesù, quella divina.]

 

Concilio ecumenico di Bisanzio (680-681 d.C.):

E’ il VI Concilio ecumenico: l’Oriente cristiano in funzione antiaraba sancì la dottrina della compresenza in Cristo di due attività e volontà distinte, una divina e una umana con quest’ultima sottoposta alla prima.

 

II Concilio ecumenico di Nicea (754 d.C.):

Il secondo concilio di Nicea (754) affermò la necessità delle immagini religiose cristiane, distinguendo tra il culto di "Iatrìa" dovuto solo a Dio e il culto "relativo" rivolto alle immagini così come alla croce, alle reliquie e ad altri oggetti sacri. La lotta ebbe una ripresa nell'815 e si protrasse fino all'843. Quella data viene celebrata ancora oggi con grande solennità dalla Chiesa greca come "la festa dell'ortodossia", la prima domenica di Quaresima.

[Nel corso dell'VIII-IX secolo la Chiesa in Oriente dovette affrontare la lotta iconoclasta. Gli imperatori di Costantinopoli avevano decretato la distruzione di tutte le immagini sacre perchè contrarie al comandamento biblico che impedisce ancora oggi ad ebrei e musulmani qualsiasi rappresentazione antropomorfa della divinità: "Non avere altri dei al mio cospetto. Non farti sculture di qualsiasi figura, non prostrarti ad essi e non servirli, poichè io sono il Signore, il tuo Dio" (Deut. 5,7-9). Fin dall'inizio (730 d.C.) si trovarono vescovi e cristiani comuni che si opposero alle pretese dei vari imperatori.

 

Le eresie nei primi secoli dopo Cristo

ADOZIONISMO

[L'adozionismo, sostenuto principalmente da Paolo di Samosata, vescovo di Antiochia verso il 260, afferma che Gesù è il figlio adottivo di Dio. Sarebbe stato adottato dal Padre il giorno del battesimo al Giordano. Secondo l'adozionismo non è corretto dire in senso pieno che Cristo è Dio: Gesù era soltanto un uomo, ammirevole per le sue virtù, adottato da Dio come "figlio prediletto".]

 

ARIANESIMO

[L'arianesimo affermava che il Figlio è una specie di Dio minore, di natura (o sostanza) simile ma non uguale a quella del Padre, è la prima e la più perfetta delle sue creature.
Questa dottrina si diffuse rapidamente nel bacino del Mediterraneo, provocando gravi polemiche nella comunità cristiana.]
Secondo la dottrina introdotta da ARIO, prete alessandrino, il Logos, pur essendo di gran lunga superiore agli uomini, non era vero Dio, anzi era del tutto diverso da Lui, né eterno, né onnipotente, bensì creato, imperfetto e passibile.

 

DOCETISMO

[Docetismo viene da dokeo, verbo greco che significa apparire, sembrare. Basta leggere la prima lettera di Giovanni per rendersi conto che già il Nuovo Testamento si deve confrontare con gruppi di discepoli talmente disposti a riconoscere la divinità di Gesù da ritenere solo apparente la sua esistenza storica.

 

EBIONISMO

[Gli ebioniti (dall'ebraico ebion, povero) pensavano Gesù come ad un "povero di Jahvè", che sulla scia dei profeti e dei giusti d'Israele, aveva proposto un esempio di vita particolarmente alto, sebbene non equiparabile alla santità di Dio.

 

GNOSTICISMO

[Gnosticismo: fenomeno culturale generato dal paganesimo, che aveva tentato di assimilare la figura del Cristo, considerandolo un angelo particolarmente importante, un inviato del Dio buono (marcionismo), il portatore di una verità dimenticata (manicheismo). Dio: l'Essere supremo, Buono, Inaccessibile. La Materia: essenzialmente cattiva. Gesù é venuto a liberare l'anima divina prigioniera della materia. La salvezza non deriva dalla redenzione e dalla fede, ma dalla conoscenza..].

 

ICONOCLASTIA

[Nel corso dell'VIII-IX secolo la Chiesa in Oriente dovette affrontare la lotta iconoclasta. Gli imperatori di Costantinopoli avevano decretato la distruzione di tutte le immagini sacre perchè contrarie al comandamento biblico che impedisce ancora oggi ad ebrei e musulmani qualsiasi rappresentazione antropomorfa della divinità: "Non avere altri dei al mio cospetto. Non farti sculture di qualsiasi figura, non prostrarti ad essi e non servirli, poichè io sono il Signore, il tuo Dio" (Deut. 5,7-9). Fin dall'inizio (730 d.C.) si trovarono vescovi e cristiani comuni che si opposero alle pretese dei vari imperatori.

 

MODALISMO

[Modalismo. L'unico Dio avrebbe diversi modi di apparire: può presentarsi al modo di Padre onnipotente (come nella creazione), oppure al modo di Figlio (come in Gesù di Nazareth), oppure al modo di Spirito (come a Pentecoste). Padre, Figlio e Spirito sarebbero tre nomi dello stesso Dio o, se si vuole, tre volti dell'unico soggetto divino. Le esigenze della logica sembravano così soddisfatte: si poteva legittimamente dire che il Figlio è Dio in senso pieno. Si finiva, però, per perdere l'originalità del cristianesimo, il quale, pur affermando che Cristo è Dio, avverte che esiste un'alterità, una relazione tra il Padre e il Figlio: essi non sono la stessa cosa. Il modalismo venne propugnato a Roma da Prassea e poi da Sabellio (sabellianesimo); in altri luoghi venne predicato sottolineando che colui che patì sulla croce fu il vero Dio, cioè il Padre (patripassianesimo).]

 

MONOFISISMO

[Eutiche, capo dei monaci di Costantinopoli, porta alle estreme conseguenze la concezione di Cirillo palesandone i limiti. Egli parla di UNA SOLA NATURA che è propria di Cristo dopo l'unione.
Il monofisismo (, una natura) afferma che, pur essendo stato Gesù un uomo, la sua umanità è stata come assorbita dalla divinità, in modo tale che noi oggi possiamo permetterci di considerare una sola natura di Gesù, quella divina.]

 

SEMIARIANESIMO

Nonostante la condanna di Nicea, la mentalità ariana continuò a diffondersi, tentando di negare la piena divinità dello Spirito Santo.

 

SUBORDINAZIONISMO

Il subordinazionismo si ispirava soprattutto al tardo platonismo, che, sulla scia del grande filosofo Platone, ipotizzava che tra il mondo delle cose e la sfera inaccessibile di Dio poteva esserci il Demiurgo, una figura subordinata all'unico Dio e sua creatura, ma pur tanto superiore agli uomini da poter essere detta divina. Secondo questa mentalità il Figlio era una specie di Demiurgo cristiano.

 

A cura principalmente di Mons.Ugo Moretto-1998 e del sottoscritto.



Concili  Ecumenici

(ordinati per luogo, anno e Pontefice)

1 Nicea (I) 325 Silvestro I

2 Costantinopoli (I) 381 Damaso

3 Efeso 431 Celestino I

4 Calcedonia 451 Leone 1

5 Costantinopoli (II) 553 Vigilio

6 Costantinopoli (III) 680-681 Agatone

7 Nicea (II) 787 Adriano I

8 Costantinopoli (IV) 869-870 Adriano II

9 Laterano (I) 1123 Callisto II

10 Laterano (II) 1139 Innocenzo II

11 Laterano (III) 1179 Alessandro III

12 Laterano (IV) 1215 Innocenzo III

13 Lione (I) 1245 Innocenzo IV

14 Lione (II) 1274 Gregorio X

15 Vienne (Francia) 1311-1312 Clemente V

16 Costanza 1414-1418 MartinoV

17 Basilea - Ferrara - Firenze - Roma   1431-1445 Eugenio IV 

18 Laterano (V) 1512-1517 Giulio II - Leone X

19 Trento 1545-1563 Paolo III - Giulio III - Pio IV

20 Vaticano (I) (1869-1870) Pio IX

21 Vaticano (II) 1962-1964 Giovanni XXIII - Paolo VI