I BRONZI DI RIACE

Il cantastorie, grande personaggio di origine greca, presenta con il meraviglioso “canto  a rima” la grande tragedia che accadde a Riace.

Attraverso il sogno e la fantasia l’autore, risale a circa ventisei anni fa, quando furono trovati  nelle acque del mare di Riace due statue di bronzo raffiguranti dei guerrieri con scudo e lancia.la scoperta fu subito arribuita dai mass-media a Stefano Mariottini, mentre a parer di popolo a vedere per primi i bronzi furono due ragazzi intenti a fare il bagno nelle acque di Riace.

L’autore crede che la scoperta di queste due statue non sia stata casuale, ma voluta dagli dei dell’Olimpo, che dopo una lunga seduta, decisero di donarle alla colonia greca Regium.In seguito alla scoperta vi sono state numerose lotte fra Reggio e Riace per la definitiva collocazione delle maestose statue in bronzo; così si giunse ad un accordo tramite il consenso della ‘ndrangheta,

a sua volta accusata di aver spogliato i guerrieri dello scudo e della lancia.Oggi risiedono nel Museo archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria, e la gente giunge da ogni parte per ammirare i celebri “Bronzi di Riace”.