STRAGE  A PENTIDATTILO

Tragedia in due atti

La tragedia tratta della storia di due feudi limitrofi in continua lotta:la Signoria degli Albenavoli del Franco di Montebello e del Marchese Don Domenico Alberti di Pentadattilo, che dopo tanti anni nel “1685” fu desiderio di ambedue le parti di porre fine alle molestie di confine.

Il primo passo per l’avvicinamento fu compiuto da don Cortez, primo consigliere del Re di Napoli , al quale ciò che più premeva era la pace di Pentadattilo , poiché sua figlia Caterina doveva sposare Lorenzo, Figlio del Marchese don Domenico Alberti e perciò voleva che non vivesse in un clima di guerra.Dopo una serie di trattative nacque tra i due feudatari un saldo legame di amicizia e per l’occasione il Marchese di Pentadattilo fece celebrare solennissime feste.

Durante questi festeggiamenti , che durarono otto giorni, il Barone Bernardino Abenavoli ebbe modo di conoscere la bella Antonietta, figlia del Marchese Alberti e se ne innamorò subito, nasceva così tra i due un grande amore . Antonietta e Bernardino continuavano ad amarsi, fino a quando morendo il padre di lei, suo fratello Lorenzo, entrato di nuovo in lite con il Barone, la promette in sposa a Don Petrillo Cortez, suo cognato.

Il Barone Bernardino di Montebello no gradisce l’offesa fattagli anche perché ama alla follia Antonietta e sfoga la sua ira , attuando un’atroce vendetta la notte di Pasqua del 1686.