LA STRAGE DEI VALDESI

 Zanino del Poggio valoroso condottiero riceve da Carlo I° D'Angiò, per fatti di guerra, dei possedimenti in Calabria.

Nel 1184, in occasione del concilio di Verona, il movimento Valdese venne scomunicato e i seguaci di Valdo si rifugiarono nelle valli del Piemonte.  In seguito. precisamente nel XIII° e XIV° sec.  Zanino del Poggio li fa emigrare in Calabria.  Il marchese Salvatore Spinelli, feudatario del comprensorio di Fuscaldo autorizza gli stessi a costruirsi una comunità in località la Guardia, che poi aggiunse il nome di Piemontese.

All'inizio i Valdesi praticarono la religione cattolica, anche se segretamente leggevano la Bibbia.  Nel 1535 si aggregarono al Protestantesimo ed ebbero così modo di professare e divulgare la propria religione, contro il consenso della Chiesa.  Perciò furono nuovamente condannati come eretici e perseguitati dai Tribunali Inquisitori.  Il 5 giugno del 1561 avvenne la colossale strage, perpetrata con l'astuzia e l'inganno del marchese Spinelli.