marcel bozzuffi - un signor commissario


Non è agevole definire in poche parole un poliziotto del calibro di Marcel Bozzuffi; la personalità del personaggio che interpreta è precisa ma sfuggente e non dà l’occasione per facili interpretazioni.

Marcel è sicuramente un uomo forte, sicuro di sé e delle sue azioni, pronto a trovare sempre una strada che lo guidi in tutte le circostanze.

Sostenitore di una polizia attiva e senza troppi pregiudizi, Marcel cerca in tutti i modi di agire assecondando il suo spirito battagliero; abbandonato a sé stesso dal consueto immobilismo di una polizia prigioniera dell’ immagine che deve sempre fornire ai mezzi d’informazione e che non può dunque combattere il male come dovrebbe, Marcel ricorre spesso a gruppi speciali, creati e addestrati da lui stesso, che si infiltrano nelle maglie del malaffare riuscendo sempre a sbrogliare anche le matasse più intricate, ma a che prezzo!

I suoi collaboratori spesso danno la vita sul campo e la caccia al malfattore assume sempre più i connotati di una guerra privata di un uomo responsabile delle sue azioni e pronto a tutto per giungere al suo scopo.

Le sue azioni sono fatte di appostamenti, inseguimenti, sparatorie e, raramente, qualche scazzottata; per lo più Marcel agisce da lontano con una mira precisa, troppo filmica a volte, e qualche volta, a dire il vero, manca il contatto fisico che tanto godimento dà a noi amanti del poliziottesco.

Potremmo dire che possiede una distaccata signorilità, molto francese.

Marcel appare distante, curiosamente, da tutte le sue azioni; il suo agire non è mai mosso da rabbia, né da frenesia, ma neanche da calma e da freddezza; si potrebbe parlare appunto di distanza ma la sua partecipazione all’ azione è quasi sempre in prima persona e non si tira mai indietro di fronte al suo avversario.

La sua attività e costante e ben indirizzata; grintoso e inflessibile, si direbbe che è un uomo che fa bene il suo mestiere, è un ottimo dirigente dei suoi uomini e le sue azioni, pur con molte difficoltà, trovano sempre il successo, anche a prezzo di numerose vittime.

Tuttavia, si sa, le fitte trame della realtà offrono sempre risvolti inaspettati e questo porta spesso il nostro uomo a chiudere le sue avventure con un filo di amarezza, fuori del suo controllo.

E’ sempre così, come giustamente deve essere, la fine del film lascia sovente l’amaro in bocca e un certo sconcerto da parte nostra di fronte all’ impalpabilità e incontrollabilità di forze che esulano dal controllo di chiunque, specchio fedele di una realtà dominata dalla violenza e dalla disperazione.

 

[Simmy Vagamondo]

Marcel Bozzuffi: una filmografia ragionata

Torino Nera (1972)
 di Carlo Lizzani con Nicola di Bari

Roma drogata: la polizia non può intervenire (1975)
 di Lucio Marcaccini con Maurizio Arena

Quelli della calibro 38 (1976)
 di Massimo Dallamano con Ivan Rassimov

Roma l'altra faccia della violenza (1976)
 di Franco Martinelli con Anthony Steffen

La polizia è sconfitta (1977)
 di Domenico Paolella con Vittorio Mezzogiorno




La filmografia completa di Marcel Bozzuffi
con
Internet Movie Database