Città commerciale e maggior centro
peschereccio del basso Adriatico, con un mercato ittico tra i più importanti
d'Italia. Di aspetto in gran parte moderno, conserva un interessante nucleo
medievale, con un caratteristico sistema viario a spina di pesce, localizzato su
un promontorio presso il porto. Molfetta è sempre stato un centro di particolare
vivacità culturale e ha dato i natali ad illustri personalità dell'arte, della
scienza e della cultura quali Corrado Giaquinto (1703 - 1765), Giuseppe Saverio
Poli (1746 - 1825), Gaetano Salvemini (1873 - 1957) e Riccardo Muti.
Il Duomo
Costruito tra il XI ed il XII sec.,
Il Duomo costituisce uno degli esempi più cospicui dell'architettura romanica
pugliese, ed e’ la più' grande delle chiese pugliesi con le cupole in asse.
Ubicato nel centro antico, in prossimità del mare, presenta un'articolazione
degli spazi interni organizzata intorno a quattro pilastri che reggono, insieme
alle mezze botti di contrafforte, le tre cupole di diversa altezza.
Questa struttura crea un senso di dinamica
disposizione delle masse che ben si armonizza con la possente semplicità' degli
elementi costruttivi. Due torri absidali, delle quali una aveva funzione di
torre di vedetta e l'altra di torre campanaria, accrescono la monumentalità del
sacro edificio.
Cattedrale
Edificata nel XVII sec., come chiesa
del collegio dei Gesuiti, arricchita dall'attuale facciata tardo barocca nella
prima meta del XVIII sec., fu ampliata ed abbellita all'interno nella seconda
metà dello stesso secolo, quando il governo borbonico consentì che diventasse la
nuova cattedrale.
Oltre alle pregevoli
decorazioni in stucco, opera di maestranze lombarde e pugliesi, è possibile
ammirare soprattutto la grande pala dell'Assunta, dipinta da Corrado
Giaquinto, artista fra i massimi esponenti della pittura europea settecentesca,
nato a Molfetta nel 1703. Nella nuova cattedrale furono trasferite il 10 luglio
1785 le reliquie del santo patrono della città' Corrado della nobile famiglia
bavarese dei Welf.
Basilica
Poco distante dall'abitato, in
direzione della città di Bisceglie sorge nei pressi del mare la Basilica della
Madonna dei Martiri.
La chiesa primitiva,
fondata nel 1162, era probabilmente in stile romanico pugliese, ed era
circondata da alcuni edifici adibiti a ricovero e ad ospedale per i pellegrini
che si recavano o tornavano dai luoghi santi. La chiesa fu interamente rifatta
intorno alla meta dell'ottocento: dell'edificio originario resta soltanto una
cupola, inserita nell'attuale parte absidale. Del complesso medioevale resta
anche una corsia dell'antico ricovero. All'interno della chiesa moderna si può'
ammirare una riproduzione del sepolcro di cristo esistente in Gerusalemme,
edificata nel XVI sec. a devozione di un nobile molfettese.
Arte
Le chiese molfettesi conservano opere
di grande valore artistico. Sono visibili ad esempio molte opere di Corrado
Giaquinto (Molfetta 1703, Napoli 1766) una delle figure più' importanti della
pittura europea del settecento noto per la decorazione della cattedrale di Mafra
(Portogallo) e di S. Croce in Gerusalemme diventa nel 1753 "pittore di camera"
della corte spagnola.
Fiera e sagra della "Madonna dei Martiri"
La città di Molfetta ha un'antico e forte legame con il mare;
marinai molfettesi sono tuttora presenti negli equipaggi di innumerevoli navi
mercantili; migliaia di pescatori sono impiegati nella locale flotta
peschereccia che comprende centinaia di battelli. Dalla prima meta del secolo
scorso i lavoratori del mare hanno eletto la Madonna dei Martiri, venerata
nell’omonimo santuario, loro protettrice.
L'8 settembre 1846 la statua della
Vergine opera dello scultore napoletano Giuseppe Verzella, fu posta su due
bilancelle a vele e trasportata fino alla banchina del porto.
Iniziava cosi’
la tradizione della sagra a mare, che si ripete annualmente con grandissimo
concorso di popolo, compresi tanti emigrati, che per l'occasione tornano da
tutto il mondo nel paese natio.
La festa della madonna coincide con la fiera
di Molfetta, accordata nel 1395 da Ladislao di Durazzo. Occasione per secoli di
proficui scambi commerciali, si e’ trasformata in una variopinta e gioiosa festa
cittadina.
La
Settimana Santa
La Settimana Santa ed i suoi riti
sono vissuti con una viva partecipazione dai molfettesi, molti dei quali tornano
per l'occasione nella città' natia dai numerosi paesi dove sono emigrati.
Tra i vari eventi che ricordano e celebrano
diversi momenti della passione e morte di Gesù meritano particolare menzione due
processioni che si snodano secondo un'antica tradizione per alcune strade del
centro storico, con grande concorso di popolo.
La prima, detta dei "cinque misteri” esce all'alba del
venerdì santo dalla piccola chiesa di Santo Stefano, sita nel borgo della
città.
Delle cinque statue lignee, portate
a spalla e raffiguranti nostro Signore in diversi momenti della sua passione,
quattro hanno notevole valore artistico sono di scuola napoletana e risalgono
alla fine del cinquecento. La seconda processione, detta della "Pietà", esce
alle 13 del sabato santo dalla chiesa del Purgatorio, sita anch'essa nel borgo,
e percorre un itinerario analogo. Le sette statue in cartapesta rappresentano
vari personaggi della passione, sono di discreta fattura e risalgono al primi
anni del novecento. Queste due processioni sono accompagnate da complessi
bandistici che eseguono musiche funebri di cui e’ ricchissima la tradizione
locale. I portatori delle statue appartengono alle numerose confraternite locali
e vestono i loro sai tradizionale, interessanti per la varietà' della foggia,
dei colori e dei ricami.
Il Pulo
E’ ubicato a 2 km dalla città' lungo
la strada per Ruvo di Puglia.
Presenta una
struttura a tronco di cono rovesciato del diametro di 170 m per 30 m di altezza,
ed e' ricca di grotte e inghiottitoi, tipica manifestazione del fenomeno
carsico. Tanto nei pressi della dolina, quanto al suo interno furono rinvenuti
resti di civiltà' neolitica, risalenti a un periodo compreso tra la fine del VII
e il IV millennio a.c., depositati in parte presso il museo diocesano di
Molfetta e in parte presso il museo provinciale di Bari.
Torri e Masserie
Nell'agro molfettese sono presenti
alcuni manufatti costruiti, nel corso dell’età moderna, per esigenze di difese
dei coloni.
Questi manufatti, denominati
"case torri” o "masserie fortificate”, presentano una diversa tipologia di
edificazione.
"Torre Cappavecchia" verso
Terlizzi è tra le opere più' significative. Oltreché alla difesa dei campi e di
coloro che vi lavorano, a partire dal cinquecento "le torri" furono
costruite anche sul litorale per la difesa della costa dalle
incursioni barbaresche. Tipico e’ il caso di torre Calderina, ubicata sulla
costa verso Bisceglie.