ROSWELL

Uno delle più famose leggende underground UFO racconta che nel 1947 una nave aliena è caduta nel deserto del Nuovo Messico vicino Roswell, e testimoni civili arrivarono sulla scena del disastro trovando alieni vivi ed alieni morti. Quando l'esercito è arrivato hanno catturato la nave e gli alieni, e hanno iniziato un programma di cover-up massiccio.

Testimonianze di: William Mac Brazel, di Gerald Anderson, dei Coniugi Wilmot e la storia di un alieno ucciso.

La storia è stata tenuta nascosta al grande publico per quasi cinquant'anni fino alla comparsa di un filmato, fornito da Ray Santilli che mostra la dissezione di due cadaveri alieni nel 1947.

Il film ha profondamente diviso l'opinione publica mondiale, poichè sembra essere una pellicola prodotta nel 1947 e risulta autentico anche ad approfonditi esami.

Esistono, sull'episodio di Roswell, anche molte testimonianze.

La prima domanda da porsi è se possono essere derivati dati utili da testimonianze umane. Se una o diverse persone fanno un racconto fantastico ma non hanno alcuna prova fisica, questo significa che il racconto è falso? Non si garantisce mai l'onesta degli uomini, e memoria e percezione sono famigeratamente inaccurate. Se quindi cento testimoni vedono due macchine schiantarsi tra loro, ci saranno cento interpretazioni differenti dei dettagli. Una cosa è certa, però: il crash è accaduto; ognuno almeno concorda su ciò.

Se perciò qualcuno di tua fiducia ti racconta di aver visto lo scontro, puoi sentirti sicuro del fatto principale, ma hai da essere cauto circa le circostanze periferiche. Le macchine dello scontro prendono posto, ma erano una macchina rossa e una verde? C'era stato uno screech prima dell'urto? La memoria dell'uomo tende ad osservare, dell'intero gestalt della scena, solamente i pochi dettagli notevoli; il rimanente lo riempie più tardi per l'interpretazione, che è basata in gran parte sulla sua emozione ed esperienza. Percezione e memoria sono processi personali tali che la testimonianza di un testimone non si può separare dalla sua persona.

Testimonianza di William Mac Brazel.

Il 3 luglio 1947 l'allevatore William Mac Brazel si recò ad ispezionare i danni ai suoi pascoli del ranch Foster, nella zona di Corona, dopo il violento temporale della sera prima. Trovò, in un campo, degli strani rottami. Pensando ad un incidente aereo, ne parla ai vicini, Loretta e Floyd Proctor. La mattina del 6 luglio, si reca personalmente presso l'ufficio metereologico della città con frammenti del materiali, poi si rivolge allo sceriffo George Wilcox, il quale informa il comandante della base di Roswell, il colonnello William Blanchard.Vengono incaricati due uomini del CIC (controspionaggio), il maggiore JesseMarcel e Sheridan Cavitt. Marcel interroga Brazel, il quale ha già rilasciato, nel frattempo, un'intervista alla stazione della radio locale KGFL. In serata Brazel, Marcel e Cavitt giungono nei pressi del Ranch e trascorrono la notte in un capanno per attrezzi. Le distanze, all'epoca, erano percorribili con difficoltà su strade sterrate, quindi Brazel, Marcel e Cavitt trasportano il grosso dei rottami solo il giorno dopo usando la loro auto. Prima di portarli a Roswell, Marcel mostra i misteriosi rottami, alcuni con incisi strani geroglifici, alla moglie e al figlio Jesse Jr. Il 7 luglio le trasmissioni della stazione radio KGFL vengono interrotte mentre sta per andare in onda l'intervista con Brazel. I responsabili della radio, molto più tardi, dichiararono che l'ordine giunse dall'ente federale delle comunicazioni di Washington. Eguale misura venne applicata, il giorno dopo nei confronti della stazione KSVS di Roswell, sul punto di trasmettere un comunicato in cui si annuncia il ritrovamento del disco volante caduto nei pressi di Roswell. Nel frattempo Mac Brazel venne prelevato dai militari e tenuto sotto stretta custodia fino al giorno 15. Al suo rilascio, costretto a cambiare versione, egli dirà che quanto ha trovato erano solo i rottami di un pallone sonda. Ma l'8 luglio il tenente Walter Haut, responsabile stampa della base, aveva redatto e diffuso un comunicato, su ordine del colonnello Blanchard, in cui si annunciava che:

"l'oggetto volante ha preso terra in prossimità di Roswell un giorno della settimana scorsa... ed è nelle mani del 509° Gruppo Bombardieri dell'8° Air Force. Esso è stato ispezionato presso l'aeroporto dell'Esercito di Roswell e quindi fatto pervenire ad altro quartier generale di grado più elevato."

La notizia rimbalzò sulla stampa nazionale ed internazionale che tempestarono di telefonate la base di Roswell. Il trasporto dei rottami avvenne via terra e via aerea. Dalla base di Roswell decollò un B-29 con destinazione Fort Worth (oggi Carswell), nel Texas. Da qui il materiale venne fatto proseguire per Wright Field (Ohio) su un aereo da trasporto comandato dal cap. pilota O.W. "Pappy" Henderson su ordine del generale Roger Ramey. Da Wright Field (oggi Wright Patterson) il grosso dei rottami e i corpi degli esseri raggiungono quindi destinazioni segrete per essere analizzati. Ramey, daccordo con il generale Hoyt Vanderberg, rimuove Blanchard dal suo incarico per aver affrettato le informazioni alla stampa. Ramey giunge a Roswell e convoca una conferenza stampa in cui costringe Jesse Marcel a posare per i fotografi davanti ai rottami di un pallone sonda. Si tratta dell versione sostenuta dal governo americano, sostenuta fino ad oggi e rinforzata nel 1997 con l'annuncio che accanto al relitto del pallone giacevano dei manichini usati per i "test d'urto" dall'Aeronautica!.

Testimonianza degli Anderson.

Un altro testimone, Gerald Anderson, era bambino all'epoca dei fatti di Roswell. Dei cinque Anderson uomini che hanno rischiato nel deserto quel giorno del 1947, solamente Gerald è ancora vivente. Età, malattie ed incidenti hanno rivendicato gli altri quattro in anni recenti. Ma non solamente gli Andersons erano sulla scena, dice Gerald, e spera che la sua decisione di venire fuori, anche se tardiva, incoraggi gli altri a raccontare quel che sanno.

La famiglia Anderson era arrivata in Albuquerque da Indiana sul 4 di luglio del 1947. Avevano preso residenza provvisoria a casa di uno degli zii di Gerald, Guy Anderson. Il padre di Gerald, Glen Anderson, aveva trovato impiego come autista di un dirigente implicato nella progettazione di armi nucleari alla base Sandia nei sobborghi della città.

Il giorno dopo un altro zio, Ted, fece una conversazione col fratello di Gerald, Glen, che si era congedato dal corpo dei Marines. Glen Jr. era un cercatore di pietre, e lo zio parlò al giovane Marine di pietre preziose che aspettavano di essere raccolte nel deserto. "Così noi tutti, ammucchiati in una Plymouth del 1940 - Zio Ted, mio cugino Victor (il figlio di Ted di 8 anni), mio fratello, il mio babbo, e me stesso, parcheggiammo in quest'area dove avevamo supposto essere l'agata di muschio. Abbiamo cominciato a camminare lungo un arroyo (burrone) e il letto secco di un fiumiciattolo fuori le pianure.

Ma dietro un angolo, sul fianco di una collina, vidimo un disco argenteo. Vi fu l'esclamazione "[Goddam]! C'è un disastro qui! Qualcosa si è fracassato qui!" C'erano tre creature, tre corpi, giacenti a terra sotto questa cosa nell'ombra. Due erano immobili e il terzo aveva un respiro affannoso, come uno che ha le costole rotte. C'era pure un quarto essere, seduto a terra, ed apparentemente era impegnato a dare il primo aiuto agli altri".

L'animazione, e l'avvicinarsi degli Anderson generò una reazione della quarta creatura. "Ha indietreggiato di paura, forse pensava che lo stessimo attaccando," racconta Anderson, "coprì la sua faccia con le braccia, sembrava adirato". Gli adulti provarono più volte a comunicare con la creatura spaventata, ma non c'era alcuna risposta udibile ai saluti detti in Inglese e Spagnolo.

Pochi minuti dopo il clan Anderson arrivò altra gente sulla bizzarra scena, cinque studenti universitari ed il loro maestro. Stavano lavorando su uno scavo archeologico intorno ad abitazioni rupestri a poche miglia di distanza, ed avevano deciso fare una gita a piedi dopo aver visto quella che avevano pensato essere una meteora infuocata fracassarsi a terra la notte prima. Il professore, il dottor Buskirk, ha provato alcune lingue straniere in tentativi infruttuosi di blandire una risposta verbale dalla creatura, dice Anderson.

"Il sole era alto e faceva caldo e mi misi all'ombra della nave spaziale. Erano 115 gradi (Fahrenait) quel giorno. Ma intorno alla nave, era freddo. Quando toccai il metallo, sembrava ghiacciato"

Anderson ha toccato anche una delle creature giacenti immobile a terra e anche lui era freddo. Nella sua mente di bambino, aveva pensato che le figure assomigliassero a bambole. Ma quando toccò la pelle fredda, "ho saputo che qualcosa non era completamente giusto."

Dopo pochi minuti, Anderson trovò il coraggio di strisciare di nuovo vicino al disco strano. Era più fredda, la superficie della nave; "La creatura diritta si girò e guardò a destra verso di me ed era come se lui fosse all'interno della mia testa - come se ascoltasse il mio pensiero, come se i suoi pensieri fossero nella mia testa "

Anderson ricorda di una sensazione mentale di cadere e capitombolare.

Altre cose hanno cominciato ad accadere rapidamente in questo tempo, dice Anderson. Un contingente di soldati armati apparve improvvisamente. La creatura, che si era calmata dopo lo spavento iniziale, "è andato pazzo" all'avvistamento dei soldati. Pensare sulla situazione della creatura, oggi lo porta a un "terribile, orribile sentimento"."la sua situazione era disperata. Stava vivendo un incubo: guardare due del suo equipaggio, i suoi amici o forse anche la sua famiglia morire. Dio solamente sa quanto lontano era da casa, e mai ha saputo cosa andava a vedere - se ha mai amato qualcuno. Era totalmente solo su un pianeta ostile."



Anderson dice di aver perduto di vista la creatura quando i soldati sciamarono sopra il sito. Il civili bruscamente furono spinti lontano dalla nave. Anderson ricorda grida e minacce. "I soldati furono molto poco cerimoniosi. Il loro atteggiamento, descrivendoli al meglio, era incivile. "

Anderson ha una memoria specialmente vivida di un tough-talking capitano dell'Esercito dai capelli rossi ed un ugualmente burbero sergente nero. "hanno raccontato, il mio babbo e mio zio, che hanno anche lavorato a Sandia, che se avessero divulgato qualcosa circa questo - era un aereo segreto militare, avevano detto - allora ci avrebbero mandato via per sempre da Sandia".

Al tempo, lui rammenta, "Questa gente aveva la mitragliatrice e avevamo ascoltato quello che avevano detto."

I soldati non sembravano affatto sorpresi circa la nave e le creature dell'altro mondo. Non hanno fatto [gawk, slack-jawed e awe-struck] (forse: paura, meraviglia, sorpresa) come gli Andersons avevano fatto.

"I soldati erano molto competenti di che cosa stavano guardando. Sapevano che cos'era."

E presto è divenuto chiaro, dice Anderson, che l'Esercito sapeva che cosa aveva trovato e con chi avevano a che fare. "C'era un battaglione di militari, un'invasione reale in forze, quando noi cominciammo a ritornare giù. C'erano camion, c'erano aeroplani, avevano bloccato lo stradale. Stavano mettendo su una stazione radio. C'erano ambulanze, e molti soldati con le armi."

Nei giorni seguenti, tutti nel Nuovo Messico erano [abuzz] che parlavano di luci strane nel cielo, strani echi sul radiotelemetro, strani fatti nel deserto.

 

 

 

 

Testimonianza dei Wilmot.

Il Sig. e Sigra. Dan Wilmot, per esempio, erano tra le persone in Roswell che hanno visto qualcosa, quella notte.

Erano seduti sulla loro veranda al 105 South Penn, la notte di Mercoledì a circa le dieci di sera quando un grande oggetto incandescente sfrecciò fuori dal cielo da sud-est verso nord-ovest ad alta velocità.

Wilmot chiamò la Sigra. Wilmot giù nel cortile a guardare. L'oggetto era in avvistamento da meno di un minuto, forse 40 o 50 secondi.

Da dove lui era, ha detto che l'oggetto gli era parso essere alto circa 1500 piedi ed andava fra 400 e 500 miglia l'ora.

Il corpo intero era come incandescente, come se però la luce venisse direttamente dall'interno, ma non era sicuro se la luce non fosse meramente sotto.

Wilmot ha detto che di non aver sentito nessun suono ma sua moglie ha detto di aver sentito uno swish per un tempo molto breve.

Sembra che durante qualche UFO-crash successivo a Roswell sia stato ucciso un alieno. Questa storia è in corso di verifica, per ora potete solo vedere questa foto...