Genetica e clonazione

A partire dal 1995, parole come "genetica" e "clonazione" sono diventate comuni e alla moda, e sono così descritte dalle riviste di divulgazione:

"...Nel 1953 J. Watson e F. Crick, poco più che ventenni, ipotizzano per le molecole di questo polinucleotide (il DNA) il modello a doppia elica, che sta alla base di un meccanismo di reduplicazione. Il DNA si può descrivere come un microscopico microrganismo a forma di doppia elica, contenuto in ogni cellula di ogni essere vivente che mantiene e trasmette informazioni primarie e secondarie, e quelle proprie dell'individuo, attraverso le generazioni. E' la posizione di particolari sostanze all'interno della struttura ad elica a costituire la chiave delle caratteristiche da trasmettere.

Anche nel caso di un organismo unicellulare, entra in gioco la funzione fondamentale del DNA: il nucleo della cellula si allunga e si strozza al centro nella caratteristica forma a clessidra fino a suddividersi in due parti. Nel caso della scissione indiretta o mitosi, si hanno tre fasi:

nella prefase, il nucleo si ingrossa acquisendo una maggiore trasparenza, il DNA si srotola segmentandosi in cromosomi e la membrana cellulare si rompe, assorbita dalla parte citoplasmatica.

Nella metafase, i cromosomi si dispongono a coppie lungo la fascia equatoriale della cellula.

Infine, nella telofase essi si dispongono nelle due zone polari della cellula. Intanto si ricostituiscono due nuove membrane cellulari e i cromosomi si riuniscono nel filamento a doppia elica.

Nell'uomo, come sappiamo, la riproduzione è sessuata: durante il processo dell'ovulazione, ognuna delle 23 coppie di cromosomi dell'oocita perde uno dei componenti, e la cellula uovo matura è in grado di essere fecondata. Per fecondare la cellula è necessario un solo spermatozoo, che raggiunge l'utero attraverso le trombe di Falloppio. I cromosomi dello spermatozoo si allineano con quelli della cellula uovo, formando un patrimonio complessivo di 46 cromosomi in 23 coppie, e iniziando un processo di autoreduplicazione delle cellule, e di una successiva diversificazione fino a formare, dopo vari stadi di crescita, l'uomo.



Nella clonazione, partendo da una cellula uovo di qualsiasi mammifero e dallo spermatocita XX o XY del maschio, basta enucleare la cellula uovo ed inserirvi al suo posto il nucleo dello spermatozoo; impiantando poi la cellula uovo così ottenuta nell'utero della femmina, si avrà un individuo identico al padre. Con la possibilità poi di lavorare su catene polipeptidiche (frammentazione delle proteine), si possono variare le caratteristiche dei caratteri da trasmettere..."

Facile, no? Con tutta questa raffinata tecnologia medica si dovrebbe presto abbandonare la primitiva e pericolosa chirurgia...

Sviluppo umano e mondo sensibile

Un neonato, come si sa, non è in grado di controllare il proprio corpo, né di parlare, né di camminare, né di compiere alcuna azione cosciente. Potremmo dire che gli strati esterni della sua mente sono vuoti di informazione, ed egli non ha quindi riferimenti per poter interpretare correttamente gli stimoli sensoriali, che oltretutto non sono ancora in grado di "funzionare".

E' necessaria una certa esposizione all'ambiente fisico perché il bambino impari, dall'ambiente, delle funzioni sempre più complesse, fino al linguaggio (locale) e alla personalità dell'io. Perciò due Cloni non possono essere identici, perché occupano spazi diversi ed essendo esposti diversamente all'ambiente acquisiranno una diversa personalità. Ed infatti, questo è il limite della trasmissione delle caratteristiche mediante DNA.

Si era detto che, nella riproduzione sessuata dei mammiferi, la cellula uovo fecondata inizia un processo di autoreduplicazione della cellula e di una successiva diversificazione fino a formare, infine, l'uomo. Quindi, il DNA di una sola cellula uovo conterrebbe il progetto completo di un uomo. Ma se pensiamo al cervello umano coi suoi 100 miliardi di neuroni, ognuno con 1.000 o 10.000 sinapsi (collegamenti con altri neuroni), ci rendiamo conto che è impossibile codificare dettagliatamente questo immenso cablaggio, apparentemente caotico, all'interno di una sola cellula iniziale. Inoltre, la cellula uovo è stata fecondata da un DNA "sconosciuto" che effettua "forzatamente" scambi di caratteristiche, e tutti questi fattori rendono più indefinito e variabile il progetto di un uomo all'interno del DNA. E perciò arriviamo all'esposizione all'ambiente, dove la persistenza di determinati percorsi nervosi, stimolati dai sensi, rinforza certi gangli neurali e ne inibisce altri, andando così a costituire la cultura e la personalità dell'individuo. I messaggi dei sensi, inoltre, non sono strettamente "analogici" né "proporzionali", e attraversano il cervello provocando un cataclisma sinaptico quasi incomprensibile.

Per esempio, gli occhi di qualsiasi uomo non sono riconducibili semplicisticamente a una macchina fotografica stereoscopica, in quanto le immagini che si formano sulla retina sono rimpicciolite, capovolte, e deformate: sono invece i centri superiori del cervello ad elaborare le informazioni visive inviate dagli occhi con un linguaggio particolare (sconosciuto), e ricostruire un modello di realtà sensibile basata sulla propria cultura acquisita.

La visione degli oggetti implica infatti anche il concorso di varie fonti di informazione oltre a quella rappresentata dagli occhi, a cominciare dalla conoscenza precedentemente acquisita sul conto dell'oggetto, sia attraverso la vista, ma anche attraverso il tatto, gusto, odorato.

Gli oggetti hanno inoltre un passato e un futuro e sono quindi delle entità che trascendono l'esperienza sensoriale e concretizzano in sé una somma di conoscenze e di possibilità indispensabili per qualsiasi forma di vita.

La percezione perciò non è mai condizionata esclusivamente dagli stimoli sensoriali ma rappresenta il risultato di un processo dinamico di ricerca che tende ad offrire l'interpretazione più soddisfacente dei dati disponibili, cioè, oltre che delle esperienze sensoriali, anche delle nozioni acquisite per altra via sul conto dell'oggetto.

Gli occhi, in questo caso, non ci forniscono un'immagine fotografica del mondo esterno, ricopiando sotto forma di campi elettrici tridimensionali all'interno del cervello le immagini degli oggetti percepiti, come sostengono i sostenitori dell'isomorfismo o della teoria della forma: essi piuttosto ci permettono di avanzare ipotesi, pervenendo talvolta a conclusioni errate, come avviene negli individui soggetti ad allucinazioni.

Per esempio, il cervello occidentale "vede", nelle poche linee essenziali tracciate dai fumettisti, delle facce sorridenti ed espressive, uomini che galoppano, o sulla luna, ed è in grado di ricostruire mentalmente le parti mancanti, ad esempio quelle nascoste da un oggetto in primo piano.

L'Autore ritiene sospetto il grande progresso scientifico compiuto dalla medicina nel campo della ingegneria genetica, che in un trentennio ha portato alla clonazione di mammiferi ed anche, segretamente, di esseri umani. Ritiene sospetto questo progresso avvenuto senza un adeguato background di ricerca e sviluppo che di solito accompagna questo tipo di scoperte, mentre per esempio altri settori della medicina, quale la ricerca sul cancro, sono ancora ad uno stato piuttosto primitivo, nonostante le grandi quantità di risorse economiche ed umane stanziate.