È possibile inserire nella fenomenologia UFO anche dei casi che, apparentemente,
ben poco hanno a che fare con gli oggetti volanti non identificati., ma che
spesso si rivelano essere la manifestazione di aspetti fisici non noti, o
appartenenti al paranormale, o si identificano con apparizioni di entità animate
a sfondo pseudoreligioso. In quest'ultima categoria sono compresi i cosiddetti
fenomeni BVM (Beata Vergine Maria). I fenomeni BVM includono tutti quegli
episodi riguardanti la comparsa, sotto diverse forme, di entità religiose
appartenenti al Nuovo Testamento, tra cui la stessa Beata Vergine Maria.
Il motivo per cui i casi BVM ha catturato l'attenzione degli ufologi è da
ricercare nelle numerose somiglianze riscontrate tra alcuni aspetti delle
apparizioni mariane e quelli dei fenomeni UFO; in particolare, in alcuni
messaggi rivelati dalla Vergine Maria ai "veggenti", che riguardano proprio
aspetti della fenomenologia UFO.
La località di Fatima, in Portogallo, nel distretto di Leiria, circa a 100 Km da
Lisbona, fu teatro nel 1917 di una serie di eventi, ufficialmente ritenuti di
natura mistico-religiosa e noti come "visioni", che consistettero
nell'apparizione a tre pastorelli di una figura di donna aureolata e splendente,
e accompagnate da manifestazioni di natura paranormale o inspiegabile come
guarigioni spontanee, precognizioni, ecc.
Com'è noto, i testimoni delle sei apparizioni che si verificarono a Fatima, dal
13 maggio al 13 ottobre 1917, furono tre pastorelli, Lucia dos Santos di dieci
anni e i guginetti Francisco e Jacinta Marto, di nove e sette anni.
L'entità che si era presentata ai pastorelli affidò loro messaggi e ammonimenti
al genere umano, in particolare durante la prima, la terza e la sesta
apparizione.
Di questi, alcuni furono riferiti solo al Papa e furono chiamati "i tre segreti
di Fatima". I primi due sono stati resi noti e profetizzavano, il primo la fine
della prima guerra mondiale allora in corso ed il secondo dava precise
indicazioni sull'inizio della seconda guerra mondiale; il terzo non è stato reso
noto ed è tuttora segreto; la Chiesa non ha ritenuto opportuno divulgarlo,
secondo alcuni per il suo contenuto di carattere apocalittico.
Le apparizioni della Vergine iniziarono il 13 maggio 1917 in località "Cova de
Iria", una enorme conca naturale posta a due chilometri da Fatima. A
mezzogiorno, uno strano lampo di luce nel cielo apparve ai tre pastorelli.
Subito dopo comparve una figura luminosa nei pressi di un albero, poi chiamato
"il leccio delle apparizioni", che i tre bambini descrissero come "una figura
vestita di un indumento bianco come la neve che la avvolgeva completamente e che
era legato al suo collo da una fascia dorata", mentre un alone di luce
circondava il suo volto. Credettero, quindi, di essersi imbattuti nell'immagine
della Madonna. Lucia dos Santos, attualmente l'unica testimone vivente
dell'evento ed oggi monaca di clausura, confermò che l'apparizione della Madonna
"fu preceduta da un lampo di luce che si avvicinava".
Di grande interesse è la descrizione integrale della Madonna, resa dai
pastorelli al parroco del paese durante le prime interrogazioni dei veggenti in
sede parrocchiale: "Era una persona di apparenza femminile molto bella,
circonfusa di una luce abbagliante. Alta circa un metro e dieci, dimostrava
un'età tra i dieci e i quindici anni. Indossava una gonna stretta, un corpetto e
un manto. Le vesti erano bianche e presentavano una variegatura di fili dorati
che, intersecandosi, creavano una sorta di reticolato. Il corpetto aveva due
strisce ai polsi e sul capo portava qualcosa che le nascondeva i capelli e le
orecchie. Gli occhi erano neri. Aveva dei cerchietti ai lati del collo e teneva
un globo luminoso in mano. Arrivava dall'alto e scompariva a poco a poco in
senso inverso." E' inoltre accertato che la Madonna parlava senza mostrare
alcuna motilità facciale e senza muovere le labbra, muoveva solo di quando in
quando le mani mentre teneva ferme le gambe, e quando partiva, girava le spalle
ai veggenti.
Anche il Vicario Generale di Leiria, presente alle apparizioni con molti altri
testimoni poté osservare gli effetti delle manifestazioni mariane pur non
riuscendo a vedere la Madonna. E' interessante seguire l'evento con gli occhi
del Vicario Generale:
"...Alzo gli occhi e mi metto a guardare. Con grande sorpresa vedo un globo
luminoso che si muove verso occidente, spostandosi lento e maestoso attraverso
lo spazio... Di repente però, ecco che il globo con la sua luce straordinaria
scomparve ai nostri occhi. Accanto a noi stava una bambina... che piena di gioia
gridava: 'la vedo, la vedo! Adesso scende giù!'. Passati alcuni minuti -
continua la narrazione del Vicario Generale di Leiria - la bambina cominciò di
nuovo a gridare: 'eccola! Sale un'altra volta!' e continuò gridando e seguendo
il globo con lo sguardo finché scomparve nella direzione del sole... 'Cosa pensi
tu di quel globo?' domandai a un amico. 'Era la madonna', rispose senza esitare.
I pastorelli, in una celeste visione, avevano contemplato la Madre di Dio in
persona; a noi era stato concesso di vedere il veicolo che l'aveva trasportata
fino a noi"
Il veicolo? Quale veicolo? Un globo luminoso che, durante la quinta apparizione
si era lasciato alle spalle una strana lanugine biancastra che gli ufologi
chiamano "capelli d'angelo" (vedi il Boro) e la cui comparsa viene spesso messa
in relazione al passaggio di UFO, e che molti testimoni dell'epoca chiamarono
"aeroplano di luce".
Il Renault, nel suo libro "Fatima, esperance du monde" così scrisse: "erano
fiocchi grandi, ma avvicinandosi a noi diventavano piccoli e sparivano..."
Fu in una enorme conca naturale posta a due chilometri da Fatima che i tre
bambini, verso mezzogiorno, sotto una pioggia battente si recarono come
stabilito al luogo dell'appuntamento, seguiti dalla folla. A un tratto le nubi
furono squarciate da una luce che i presenti ritennero fosse il Sole ma che in
realtà, come risultò successivamente da numerosissime testimonianze, si trattava
di un Sole alquanto atipico. Il suo colore, infatti, era bianco argenteo e
presentava una luminosità non certo abbacinante; la "danza" a cui dette poi
luogo, ruotando su sé stesso e sprigionando in ogni direzione fasci di luce
multicolore, costituì un elemento anomalo per un presunto astro. Il momento
culminante di questo evento fu il momento in cui il "disco solare", assunta una
colorazione rosso sangue, ondeggiò e sembrò precipitare al suolo, mentre in
quello stesso istante i presenti avvertirono un forte aumento della temperatura.
Il disco interruppe poi la sua discesa e riprese quota scomparendo tra le nubi.
Molte persone, ed in particolare quelli sulla verticale del disco, scoprirono
che i propri abiti ed il terreno si erano completamente asciugati.
I tre bambini, durante tutta questa scena, videro un lampo di luce solcare il
cielo, cui fece seguito, presso un leccio, l'apparizione di una figura luminosa.
Dalle diverse testimonianze si può affermare che il leccio e i pastorelli erano
tutti all'interno di un cerchio luminoso e trasparente, punto terminale di una
"strada di luce colorata proveniente dal cielo". L'Entità di Fatima veniva
trasportata da un fascio di luce tronco-conico. Questa colonna di luce sembrava,
alla fine dell'apparizione, estinguersi a poco a poco dal basso verso l'alto,
come confermato da Lucia. Si può associare la "strada di luce" al fenomeno della
"luce solida" più volte descritta nei resoconti di incontri ravvicinati con UFO
e di abductions e probabilmente utilizzata come teletrasporto.
Alla quinta apparizione erano presenti dalle quindici alle ventimila persone,
mentre alla sesta, l'ultima, i testimoni erano quasi sessantamila.
In seguito, il prof. José Maria Proenca de Almeida Carret, docente
dell'Università di Coimbra e testimone oculare dell'episodio, si espresse in
questi termini: "...lo vidi somigliante a un disco dai netti contorni, fulgente
ma senza barbaglio... Appariva come un disco piatto e lucido e si sarebbe detto
ricavato dalle valve di una conchiglia. Non si poteva nemmeno confondere col
sole visto attraverso la nebbia, di cui non c'era traccia, poiché non era né
confuso né velato, bensì aveva un bordo nettissimo. Le nubi che, leggere,
correvano da est verso ovest, non nascondevano la luce dell'astro, cosicché si
aveva l'impressione che passassero dietro il sole e non davanti. E' sorprendente
che per un tempo così lungo sia stato possibile fissare l'astro senza il minimo
fastidio per gli occhi. Questo disco madreperlaceo aveva la vertigine del
movimento. Non era lo scintillio di una stella: girava su sé stesso a una
velocità travolgente. L'astro emetteva forti bagliori blu, rossi, gialli, verdi
e violetti e si muoveva con una serie di balzi provocando un rapido aumento
della temperatura del luogo"
L'ondata di calore che asciugò i fedeli e lo stesso terreno infradiciato dalla
pioggia, non colpì tutte le sessantamila persone presenti, ma solo la parte di
folla che al momento del prodigio si trovava all'interno di una fascia larga
circa 70 metri, lungo la traiettoria percorsa dallo pseudo-sole nella sua fase
di massimo avvicinamento al suolo. All'interno della fascia lungo la traiettoria
dell'oggetto si ebbero pure almeno 30 guarigioni spontanee da malattie
"incurabili", e ciò avvalorò la connotazione "miracolosa" dell'evento e la
convinzione che la Madonna si fosse presentata in quel luogo.
Deriva dalle iniziali "Blessed Virgin Mary", Beata Vergine Maria, l'acronimo BVM.
E' dagli anni '60, che si è cominciato a guardare con altri occhi a certe
pretese apparizioni "moderne" della madre di Gesù Cristo. Approfondite analisi
dei casi quali quello di Fatima nel 1917, portano a vedere veri e propri
fenomeni ufologici. Ci si troverebbe di fronte ad un'entità intenzionata a
rivelarsi ad acritici veggenti (donne, bambini) tramite un mascheramento attuato
in funzione delle credenze religiose della cultura locale; lo scopo sarebbe
quello di affidare loro uno o più messaggi del Cielo, destinati come tali a d
aver più peso rispetto ad altri di diversa matrice.
L'ipotesi appare ancora più fondata se si considera quanto riportato da storici
quali il romano Giulio Ossequiente e in termini analogamente prodigiosi già
all'epoca della Repubblica Romana: Ben prima della nascita dello stesso Cristo e
della stessa Vergine Maria. In riferimento alle teorie sulla "archeologia
spaziale" o sulla "Paleoastronautica", i fenomeni BVM costituirebbero quindi l'attualizzazione
di un processo di divinizzazione di entità non umane desiderose di comunicarci
messaggi che invitano alla pace e all'amore universale.
Il tempio di Zeitung, alla periferia del Cairo, è stato costruito in un punto
del cammino che si dice sia stato percorso dalla Sacra Famiglia durante la fuga
in Egitto. Nel periodo che va dal 2 aprile al 29 maggio 1968, nei pressi di
questa chiesa si verificarono oltre 60 apparizioni di "figure spirituali simili
a luminose colombe bianche" e di "nubi lucenti" che andavano assumendo l'aspetto
di figure femminili. I testimoni furono oltre 100.000, fra cui i membri di una
commissione ecclesiastica espressamente formata dal patriarca Kyrillos Sesto,
capo dei Copti d'Egitto. Uno di questi, il pope Gheorghiu, parlò di numerose
guarigioni di malattie incurabili avvenute durante l'apparizione della figura
della Beata Vergine sul tetto della chiesa.
Di particolare interesse sono in questo caso, le numerose fotografie realizzate
in quelle occasioni. Nella notte del 9 maggio 1968, Zis, uno dei fotografi,
riuscì ad impressionare sulle lastre fotografiche l'immagine della Madonna e di
un corteo di candidi uccelli che le volavano attorno e nello stesso tempo si
rese conto di un miracolo: il suo braccio, del quale aveva perso l'uso in un
grave incidente stradale, aveva ripreso sensibilità, insieme a molti altri che
quella notte furono "miracolati".
Quello che accadde a Crosia, in provincia di Cosenza, il 30 maggio 1987, fu un
evento di eccezionale importanza e di grande meraviglia: due adolescenti,
Vincenzo e Maria, che da tempo dicevano di comunicare con la Beata Vergine nella
chiesetta del paese abbandonata e diroccata, usciti dallo stato di estasi
annunciarono, alla presenza di autorità religiose e di novecento fedeli, che la
Madonna si sarebbe presentata a tutti visibilmente fuori dalla chiesa. Erano le
otto di sera quando la folla poté ammirare spettacolari evoluzioni compiute da
un oggetto luminoso sullo sfondo del cielo stellato: "E' la stella della Madonna
che zompa pizz-a-pizzo!" dissero nel gergo locale.
Ma il filmato di quei movimenti erratici e frenetici, girato dal barbiere del
paese, Pasquale Campana, fu successivamente sottoposto ad una accurata analisi
al computer e rivelò una somiglianza con quello descritto dal pilota Kennett
Arnold nel 1947 e riconosciuto come il primo avvistamento UFO dell'era moderna.