BACK ENGINEERING

L'elemento storico che fa pensare ad un'interazione tra tecnologie aliene e terrestri si riferisce all'esistenza di veicoli a pianta circolare progettati e forse realizzati sul finire della seconda guerra mondiale da ingegneri tedeschi e, nel dopoguerra, da quelli statunitensi. Quali fossero i risultati conseguiti si trattò comunque di una interazione "debole" e indiretta, del fenomeno UFO sulla ricerca scientifica e militare dell'epoca, e basata su semplici deduzioni ricavate dall'orsevazione del fenomeno. Non vi fu, infatti, un balzo in avanti che rivoluzionasse, ad esempio, l'ingegneria aeronautica o aerospaziale.

Possiamo però immaginare una relazione più forte con il famoso aereo super-segreto "Stealth" denominato "Aurora", impermeabile alle onde radar, sia la ricaduta tecnologica degli studi condotti sui rottami degli UFO-crash. Non a caso, proprio nella cittadina di Aurora, Texas, si verificò il primo UFO-crash della storia moderna (vedi questo vecchio giornale dell'epoca), lo scorso secolo. Possiamo immaginare lo sviluppo di armi segrete elettromagnetiche nello "Scudo stellare" la cui concezione più matura può essere quella di un'arma di difesa contro gli asteroidi in rotta di collisione con la terra, piuttosto che l'idea "americana" di combattere contro una Unione Sovietica già in sfacelo.

Sarebbero almeno 15 le ricadute sulla tecnologia terrestre scaturite dagli studi di retro-ingegneria applicati all'UFO di Roswell. Lo sostiene Philip J. Corso, ex colonnello della divisione Foreign Tecnology Division del settore Ricerche e Sviluppo dell'Esercito, nel suo libro "The day after Roswell", pubblicato negli USA nel 1977.

"Nel 1961 - racconta Corso - quando assunsi la direzione dell'ufficio Tecnologia Straniera, entrai in possesso dei file top secret sul caso Roswell. Il mio capo, il generale Arthur Trudeau, mi chiese di usare il programma di ricerca e sviluppo sugli armamenti dell'esercito per far filtrare nei programmi di sviluppo nell'industria, attraverso i contratti con la Difesa, le tecnologie ricavate dallo studio dell'UFO di Roswell.

Oggi - prosegue Corso - apparecchiature come i laser, i circuiti integrati, le reti a fibre ottiche, gli acceleratori di particelle e perfino i giubbotti antiproiettile in Kevlar sono di uso comune. Ma i semi del loro sviluppo affondano tutti nel Crash di Roswell.

Oltre alle tecnologie citate, Philip J. Corso attribuisce alle ricerche di retro-ingegneria le seguenti innovazioni e scoperte:

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Intensificatori di immagini per la visione notturna
 

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Leghe metalliche ad allineamento molecolare
 

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HARP (High Altitude Research Project)
 

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Progetto HORIZON: secondo Corso portò alla costruzione di una base segreta militare sulla Luna nel 1965
 

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Generatori atomici portatili
 

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Cibo irradiato (per la lunga conservazione)
 

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Sistemi di guida a cosidetto terzo cervello
 

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Sistemi di propulsione elettromagnetica
 

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Proiettili ad uranio