NOTIZIE IN BREVE

SVILUPPO DI FORME DI RESISTENZA DA ANTIBIOTICI. (Fonte BUR)

Ridurre il piu' possibile l'abuso degli antibiotici per ridurre la comparsa di forme di resistenza. E' questo l'obiettivo di una serie di misure proposte dalla Commissione Europea, volte a instaurare una strategia comunitaria contro la minaccia per la salute di esseri umani, animali e piante rappresentata dalla resistenza agli antimicrobici. Il termine ''agente antimicrobico'' si riferisce a tutte le sostanze usate per distruggere o limitare la crescita di microrganismi e comprende percio' antibiotici e altri antibatterici, antivirali, antimicotici e antiparassitari.
L'Esecutivo di Bruxelles ha inoltre approvato una proposta di raccomandazione del Consiglio per una legislazione che inviti all'uso prudente degli agenti antimicrobici nella medicina umana. Si tratta, come ribadito anche al Consiglio europeo di Goteborg, di moderare l'assunzione di tali sostanze. Nella medicina umana, in particolare, l'uso inappropriato o l'abuso di antibiotici, specie sui bambini con problemi respiratori, rappresenta motivo di preoccupazione poiche' favorisce lo sviluppo di organismi più resistenti.
L'esperienza dei Paesi scandinavi ha dimostrato invece che diminuendo il consumo di antibiotici si contribuisce positivamente alla diminuzione della resistenza agli stessi.

 

CANDIDA ED ALIMENTAZIONE

Recenti studi hanno mostrato che un'alimentazione ricca di pasta, pane, patate, dolci e zucchero favorisce la proliferazione della candida. I miceti infatti si nutrono fondamentalmente di carboidrati semplici per il loro metabolismo. L'elaborazione di tali carboidrati porta alla creazione di diverse tossine che qualora dovessero immettersi nel torrente ematico potrebbero agire sull' SNC (sistema nercoso centrale), alterando gli stati emozionali della persona coinvolta. Si può quindi comprendere come l'infezione da candida possa essere responsabile di quadri eterogenei quali quelli dell'iperattività, della depressione, della fatica continua, dell'ansia, fino ad arrivare alla bulimia e all'anoressia.
Si è quindi pensato che una dieta personale potrebbe rappresentare un buon metodo per contollare la candidosi vaginale, dimostrandosi la terapia alimentare un ottimo rimedio per tenere sotto controllo lo sviluppo di tale micete, non solo privando la candida della sua fonte energetica, ma ripristinando i mutati equilibri omeostatici propri dell'individuo.
A quanto sopra dovrebbe essere associata una buona terapia farmacologica, che prevede l'uso di sostanze antimicotiche. Per citarne alcune ricordiamo il Fluconazolo (molto efficace anche se leggermente epatotossico), l'Itraconazolo, o il Tea Tree Oil, prodotto già conosciuto dagli aborigeni australiani.  Sarebbe inoltre buona norma assumere complessi multiminerali e multivitaminici (non contenenti però lieviti e vit. B12)
Insomma le infezioni da Candida sono molto comuni (secondo alcune statistiche circa il 75% delle donne avrà almeno un episodio di CVV nella propria vita) ma l'importante è non sottovalutare tale patologia e rivolgersi al proprio Ginecologo non appena si avvertano i classici sintomi (prurito, perdite vaginali bianche e dense, bruciore, disuria ovvero disturbo della minzione, dolore durante i rapporti sessuali) o nel dubbio che si possa aver contratto tale micete. Ricordiamo che nell'uomo la sintomatologia è di gran lunga meno evidente che nella donna, è bene perciò proteggersi durante i rapporti sessuali, in particolare occasionali, in quanto anche se "all'apparenza" il partner sembra non affetto, può invece essere veicolo di infezione. (MA TALE NORMA VALE COME REGOLA GENERALE IN CONSIDERAZIONE DI TUTTE LE PATOLOGIE VENEREE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI; HIV, SIFILIDE, GONORREA ecc..)

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