ISTITUTO COMPRENSIVO DI PORTO  VENERE

PIANO  DI   OFFERTA FORMATIVA  PER  GLI

ALUNNI IN DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO

(a.s. 1999/2000 2000/2001 2001/2002)

Il presente lavoro nasce da un’analisi della specifica situazione del nostro Istituto, tanto con riferimento ai bisogni e alle necessità degli alunni in essa inseriti, quanto come riferimento alle opportunità e alle risorse umane e materiali presenti all’interno dell’Istituto stesso in cui si opera in una realtà di “verticalizzazione”, realtà da considerarsi risorsa “prima”, di grand’efficacia, rispetto alle opportunità che effettivamente offre al realizzarsi della piena integrazione ti tutti e in particolare, degli alunni in difficoltà.

Vengono qua inoltre fissati quelli che sono gli indirizzi i principi base e le finalità, rispetto ai quali sarà impostato il lavoro svolto in favore degli alunni in difficoltà per l’anno scolastico2001/2002.

 

E’ opportuno sottolineare subito che nel nostro Istituto L’INSEGNANTE SPECIALIZZATO OPERA:

·      nelle classi comuni i cui sono inseriti i soggetti portatori di handicap;

·      collegialmente con i docenti assegnati alla classe in tutti i momenti della vita scolastica;

·      con interventi individualizzati. Tali interventi (da non confondersi con gli interventi individuali, pure necessari e/o indispensabili in certi casi) sono richiesti a tutti i docenti e per tutti gli alunni;

 

Intendiamo la “natura integrativa” degli interventi dell’insegnante specializzato come derivazione della riconosciuta “caratterizzazione educativa” della scuola dell’obbligo.

Riconosciamo, pertanto, la necessità di superare la tradizionale concezione dell’apprendimento come frutto di preponderante e/o esclusiva attività intellettuale, per considerare come autentici momenti e processi d’apprendimento anche quelle attività che stimolano la crescita corporea e psico-affettiva della persona.

L’adesione a questa concezione comporta, sul piano programmatico, un “Progetto Formativo “ a lunga scadenza, il cui obiettivo finale è il risultato di un percorso capace di previsioni flessibili e di ottimizzazione delle risorse scolastiche ed extrascolastiche in rapporto al soggetto.

 

Gli interventi degli insegnanti specializzati, sono rivolti alla generalità degli alunni della classe in cui è inserito l’handicappato, perché ne sia favorita l’integrazione attraverso la realizzazione di situazioni educative commisurate al tipo di handicap.

Quest’affermazione, avvalorata dal fatto che l’insegnante specializzato è assegnato alla classe e non all’alunno, sottolinea, a nostro parere, l’opportunità di mettere in atto forme di collaborazione e “strutture organizzative non rigide ma flessibili”.

 

Sono privilegiate le seguenti MODALITA’ DI INTERVENTO:

a)      intervento in classe in situazione di lavoro diretto con l’alunno o a distanza; in questo secondo caso si cerca di evitare o disincentivare la dipendenza dell’alunno dall’insegnante e stimolare momenti di lavoro autonomi, quando l’alunno sia in grado di gestirli. Riteniamo inoltre che tale situazione possa incentivare la comunicazione anche in alunni che non possiedono appieno gli strumenti verbali;

b)      intervento su un piccolo gruppo di alunni (tra i quali anche l’alunno portatore di handicap) finalizzata la raggiungimento di obiettivi sia comuni al gruppo sia differenziati per i diversi componenti del gruppo;

c)      interventi individuali, anche esternamente alla classe, finalizzati ad obiettivi connessi all’acquisizione di strumentalità scolastiche o allo sviluppo dell’autonomia, che necessitino di attenzione e concentrazione, difficili da ottenere in una situazione con numerose presenze. L’intervento individuale sarà comunque uno dei diversi modi di organizzare il tempo-scuola dell’alunno handicappato, ma non il solo.

 

 

Nel nostro Istituto:

·        tutti gli insegnanti della scuola sono coinvolti nella programmazione e nell’organizzazione degli interventi;

·        sono utilizzate tutte le possibili RISORSE della scuola. E’ da considerarsi risorsa “prima” la realtà di “verticalizzazione” in cui l’Istituto opera, nel realizzarsi di un ottimale processo di “continuità” tale realtà permette:

-        inserimenti in attività gestite anche in classi e/o in cicli diversi da quelli di appartenenza giuridica dell’alunno (quando l’attività programmata costituisca un utile e adeguata proposta per l’alunno) anche con realizzazione di orari personalizzati e flessibili, qualora il caso lo richieda;.

-        inserimento progressivo nella fase di passaggio da un ciclo all’altro, onde facilitare il processo di adattamento, in specie in quei casi che, in tal senso, presentino difficoltà particolari;

-        comunicazione/contatto iniziale e in itinere/ tra gli operatori che appartengono ai diversi cicli, così da accelerare/facilitare il processo conoscitivo rispetto agli alunni;

·        i numerosi laboratori presenti nel nostro Istituto costituiscono altra importante risorsa per gli alunni in difficoltà, sia sul piano della socializzazione/integrazione, sia sul piano del recupero/sviluppo d’abilità residue o potenziali di tipo pratico/operativo, questo anche in funzione orientativa;

·        l’Istituto, con tutte le sue componenti, sarà responsabile dell’integrazione dell’alunno handicappato;

·        l’insegnante di sostegno svolgerà funzione di coordinamento degli interventi, fatte salve le competenze dei coordinatori di classe e del Capo d’Istituto;

·        è presente un Nucleo Operativo per l’handicap e la prevenzione della dispersione. Tale gruppo è formato da tre docenti responsabili delle seguenti aree operative:

     COORDINAMENTO OPERATIVO HANDICAP

    RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

   PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE

      Il nucleo ha i seguenti compiti : fornire criteri per la stesura dei progetti di recupero e per i Piani Educativi Individualizzati; convocare le riunioni con tutti i docenti per concordare le attività da svolgersi. Il Nucleo è coordinato da un docente Referente.

·        il docente Referente: tiene i contatti con altre scuole, il Provveditorato, le ASL e i professionisti privati; fornisce azione di supporto, anche tecnico, alle scuole; propone attività d’aggiornamento; predispone e distribuisce prove di verifica per gli alunni dei diversi ordini scolastici e per la prevenzione delle difficoltà scolastiche, con particolare riferimento a quegli alunni segnalati dai docenti; coordina il lavoro dei docenti di sostegno.

·        Il nostro Istituto si è negli ultimi anni organizzato anche per rispondere adeguatamente alle necessità di tutti quegli alunni che presentino particolari situazioni di svantaggio e disagio; sia sul piano dell’apprendimento sia da un punto di vista psicologico, in tal senso è stato realizzato uno specifico progetto mirato al “Recupero e prevenzione delle dispersioni scolastiche”, con lo scopo di garantire a tutti il pieno diritto allo studio, attraverso adeguate attività educative. In tal senso il docente referente fornisce la sua azione di supporto/consulenza rispetto all’attuazione dei percorsi di recupero programmati.

 

Nel nostro Istituto i CONCETTI CHIAVE alla base del lavoro svolto a favore degli alunni in difficoltà sono sinteticamente esemplificabili in:

·        globalità, attraverso la quale il processo formativo sarà attento all’insieme dei bisogni psicologici e relazionali del discente e non a sue singole parti o solo ad azioni e contenuti didattici;

·        promozionalità, in base alla quale lo studente è soggetto di progettazione e di azione e non destinatario passivo;

·        contestualità, come continua valutazione delle risorse dell’istituto stesso, al fine di utilizzarle nel modo più ampio, adeguato e flessibile;

·        collegialità, in nome della quale i componenti tutti del contesto scolastico operino in maniera integrata, nel rispetto delle rispettive competenze al fine di progettare, condividere, modificare curricoli ed attività curriculari ed extracurricolari

·        ordinarietà, quale valorizzazione delle esperienze scolastiche offerte dalle relazioni ed esperienze significative delle quotidianità, al fine di promuovere un sentimento di appartenenza

·        integrazione quale ricerca di un’effettiva insostituibile dimensione collettiva entro cui inserire ogni fase del lavoro svolto;

·        organicità, come sistematicità dell’attività educativo-didattica, onde non permetterà che nulla sia lasciato al caso e all’improvvisazione ma possa sempre essere basato su un adeguato supporto organizzativo.

Verranno in sintesi attuate le seguenti PROCEDURE OPERATIVE:

·        Continuità educativa: raccordo con i docenti del ciclo scolastico di provenienza e/o del ciclo scolastico successivo alla “media”;

·        raccordo/collaborazione con gli specialisti delle strutture sociosanitarie e riabilitative del territorio, al fine di assicurare il necessario coordinamento degli interventi;

·        collaborazione con le famiglie degli alunni;

·        integrazione nei percorsi didattico-educativi comuni;

·        ricerca sul territorio di ulteriori risorse tecniche e professionali in grado di offrire nuove aperture e opportunità operative;

·        realizzazione di itinerari educativo/didattici centrati sugli specifici bisogni e necessità di ciascuno.  

 

S’informa che negli anni scolastici 1999/2000/2001, sono stati attivati i seguenti progetti visionabili nel Sito dell’Istituto, finalizzati al miglioramento dell’offerta formativa:

  1. Progetto “Edusoft”, realizzazione di una softeca
  2. Apertura di un laboratorio d’integrazione e orientamento
  3. Progetto “Educazione alla salute”
  4. Progetto sui “Comportamenti problematici”
  5. Progetto e informazione riguardanti gli alunni stranieri
  6. Apertura di uno sportello insegnanti-genitori
  7. Laboratorio di psicomotricità
  8. Progetto Acquaticità
  9. Progetto “Accogliersi”
  10. Progetto di Musicoterapica
  11. Progetto di Arteterapia

                                                                                               Le insegnanti di sostegno

                                                                                                                      

HANDICAP E DISPERSIONE