|
|
quiArte
a
cura di Nino Lo Castro
Gli alieni
surreali di Giovanni Ceni
|
L'artista
Giovanni
Ceni è nato a Brescia nel 1962 e si è
laureato alla facoltà di architettura di
Firenze. Gli anni fiorentini caratterizzati da una
incessante produzione artistica e da un grande
impegno creativo, sono stati fondamentali per Ceni
(a destra fotografato da Roberto Covre) che, nel
1985, proprio nel capoluogo toscano ha allestito la
sua prima mostra intitolata "Caffè
Voltaire", organizzata al Centro Culturale Voltaire
e accompagnata da un catalogo scritto da Rolando
Bellini, in quegli anni docente a Brera. La seconda
personale, "Presagi", ospitata a Venezia,
all'interno del London Palace, con la presentazione
di Francesca Alfano Miglietti, arrivò nel
'91, anno in cui l'artista cominciò a
esporre anche a Milano, ottenendo buoni giudizi di
critica e presentando i suoi lavori in molti spazi
fra cui la Galleria di Porta
Ticinese e la Chiesa di S. Carpoforo. Nel 1992,
inoltre, Ceni ha partecipato a "Imprimatur", il cui
catalogo era curato di Achille Bonito Oliva.
Tornato a Brescia nel 1995, l'artista ha presentato
le sue opere in gallerie come "L'Aura" e "Primo
Piano". L'ultima personale, "Biodegradabile al
90%", è del 1999.
|
Sopra: Senza
titolo, 1999, graffite su carta, cm 24x18. Sotto a
sinistra: Senza titolo, 1999, olio e acrilico su
tela, cm 40x50. A destra: Senza titolo, 1999, olio e
acrilico, cm 30x40. In basso: Senza titolo,
1999, graffite su carta, cm 18x24.
|
|
Le
sue opere
La
formazione artistica di Giovanni Ceni inizia dunque
negli anni dell'università. In quel periodo
l'artista bresciano ha lavorato nello studio di
Charles Cecil e Daniel Graves, due pittori
americani trasferitisi a Firenze che
dipingevano come nel Seicento e, ricorda Ceni,
consideravano gli Impressionisti dei pericolosi
sovversivi. Un'esperienza questa che, vissuta
all'inizio di una carriera, può risultare un
po' violenta, ma che l'artista giudica, a
posteriori, molto formativa. Dopo alcuni anni
vissuti a Firenze, Ceni ha deciso di spostarsi a
Milano, per proporre il suo lavoro nelle gallerie
più importanti. In quel periodo si è
servito di differenti materiali per produrre le sue
opere e ha spaziato con naturalezza tra stili
espressivi totalmente differenti: ipermanierismo,
minimal, neopop, bad painting, nuovo realismo, con
molte puntate nella fotografia. Il suo lavoro
però non si è mai avventurato
nell'astrattismo. Invecchiando, dice l'artista, di
solito si impara a conoscersi, si diventa
più approfonditi e si producono i dipinti
più belli: i lavori si affinano, distillando
tutta la sperimentazione selvaggia degli anni
giovanili. Oggi l'artista bresciano si ritrova in
uno stile pittorico quasi surrealista,
rappresentando nei suoi ultimi lavori figure dalle
sembianze umane e nello stesso tempo aliene: le
teste ovali, gli occhi come fossero due dischi
metallici e le atmosfere lunari. In queste opere
Ceni non cerca nulla di provocatorio o illuminante,
ma permette allo spettatore di fruire dell'immagine
cosi com'è, semplicemente. E questo, da
solo, potrebbe bastare a farlo considerare
veramente innovativo.
Giovanni
Ceni vive e lavora a Brescia. Per contattarlo:
telefonare allo 030 3365603.
|
|
|
Sopra a sinistra:
Senza titolo, 1999, tecnica mista, cm 24x18.
A destra: Senza titolo, 1999, olio e
acrilico, cm 70x60.
|
La
galleria completa degli artisti
bresciani
Gli
eventi da non perdere e le mostre
in
archivio
Torna
alla prima pagina di quiBresciArte
Scrivi
a quiBresciArte
|
|
|