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quiArtePittura a cura di Nino Lo Castro

Marta Dell'Angelo: modella di se stessa


Qui sopra: Olio su tavola, 2000, 81x54 cm. In basso a destra: Olio su tavola, 2000, 84x54 cm.

L'artista
Marta Dell'Angelo è nata a Pavia il 26 agosto del 1970, vive e lavora nella nostra provincia da 12 anni, da quando nell'89 si è iscritta alla scuola di restauro di Botticino. Da allora, la sua prima fonte di reddito è stata quella di posare per artisti e scuole d'arte, impegno che non solo le ha permesso di mantenersi, ma le ha dato anche la possibilità di conoscere artisti importanti come lo scultore Giuseppe Bergomi. Nel 1992, spinta forse dalla continua frequentazione dei più importanti atelier della città, Dell'Angelo si è iscritta all'accademia di Brera con l'obiettivo di padroneggiare la tecnica pittorica e approfondire il rapporto con il proprio corpo. Da subito i suoi soggetti sono stati delle anatomie e quasi in maniera naturale Dell'Angelo ha iniziato a ritrarre il proprio corpo, così come facevano gli artisti per i quali aveva posato. Il suo lavoro ha riscosso quasi subito grandi consensi: al premio Suzzara è stata selezionata come artista promettente nonostante non fosse stata accompagnata da un critico come tutti gli altri. Dal '97 a oggi le sue opere sono state esposte in numerose e importanti collettive tra Brescia ("Controcanto", a Verolanuova), Milano (Care Off), Lecco (Villa Greppi), Treviso (palazzo Sarcinelli) e Palermo (Galleria Bianca). Ma la vera svolta per il lavoro di Marta Dell'Angelo è stato l'incontro con Plinio De Martiis, mercante e critico della celebre galleria "Tartaruga" di Roma, oggi chiusa. Il collezionista, dopo aver visto alcuni lavori della giovane artista pavese, le ha messo a disposizione un'intero casale nel verde delle colline toscane, dandole la possibilità di studiare a fondo il metodo di rappresentazione da lei scelto. Così, in alcuni mesi passati da sola a disegnare se stessa in una sorta di "ritiro artistico-spirituale", la giovane artista ha prodotto più di 200 tra disegni e quadri, alcuni dei quali sono stati esposti nel '99 a Roma nello show room di Fendi, all'interno della rassegna "Artisti in vetrina" e successivamente a Castelluccio di Pienza (Si) in una mostra curata dallo stesso De Martiis. La collettiva "Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia" curata da Pia Ferrari e Flavio Arensi (Galleria Aab di Vicolo delle Stelle, dal 23 dicembre 2000 al 17 gennaio 2001) ha presentato alcune delle ultime opere di Dell'Angelo nella sua città d'adozione.


Quattro esempi dell'opera grafica di Marta Dell'Angelo: fotocopia di grafite su carta, dimensioni variabili.

In basso a destra: Olio su tavola, 1999, 46x46 cm. A sinistra: Olio su tela juta, 2000, 93x78 cm

Le sue opere
Tutti lavori di Marta Dell'Angelo possono essere accomunati sotto il titolo "Autoritratto". Infatti, escluse poche eccezioni, le opere di questa giovane artista ritraggono solo ed esclusivamente la propria immagine. Modella di pittori, fotografi e studenti si è imposta di esplorare e rappresentare il proprio corpo da tutti i punti di vista possibili, attraverso un'ossessiva produzione di schizzi e quadri a olio. Così, per esempio, gli arditi scorci dei suoi primi lavori derivavano dal fatto che lei stessa si disegnava dal vero senza l'ausilio di specchi: ne risultavano anatomie viste in prospettiva, senza la testa, punto di osservazione della stessa artista. Successivamente, grazie anche alla sperimentazione di diverse tecniche, Dell'Angelo ha utilizzato la propria immagine riflessa e talvolta fotografata, arricchendo così di nuovi tagli e di nuove composizioni l'immaginario rappresentativo del suo autoritratto. Dotata di capacità tecniche di tutto rispetto, attraverso la pittura a olio l'artista riesce a illustrare con una fedeltà quasi fotografica le diverse contorsioni alla quale si sottopone. I corpi vengono collocati in scenari freddi e asettici, che amplificano l'atmosfera quasi surreale degli incarnati e degli sguardi vuoti, quasi impersonali. Alcuni dei primi lavori di Dell'Angelo erano inusuali pitture a olio su marmo grezzo: le figure umane, dipinte sulle lastre di Botticino, sembravano come appoggiate su queste superfici rimaste scoperte, che a loro volta diventavano la vera ambientazione dell'opera. A causa delle limitazioni dimensionali che imponeva l'uso del marmo, l'artista si è servita poi di altri supporti: le tradizionali tele, o tavole lignee, oppure carta di vario genere. Di grande qualità e forza poetica sono anche le opere grafiche della pittrice, nelle quali - attraverso l'uso di matite, grafite e cera - disegna la propria figura, spesso in atteggiamenti intimi, inserendo a volte parti anatomiche di altri personaggi. I disegni vengono fotocopiati più volte, cercando di ottenere un'omogenea forma di disturbo che ricordi delle campiture acquarellate. Stampate poi su carte speciali come quelle giapponesi di riso o gli acetati, le opere acquistano un'interessante effetto pittorico. Questa giovane modella-pittrice pavese, artisticamente cresciuta nella nostra provincia, sembra aver ormai acquisito una personalissima metodologia di produzione che caratterizza fortemente il suo lavoro di artista.

Per contattarla: marta.dellangelo@keistudio.com


Sopra: Olio su tela, 2000, 110,5x 44 cm.



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