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quiArtePittura a cura di Nino Lo Castro

Giovanni Repossi, tra sogno e mitologia


In apertura: Paesaggio del mito, acquarello, 1992. Sotto, a destra, Ritratto di Maria, acquarello, 1982. In basso a sinistra: Narciso, particolare di un acquarello, 1995.

L'artista
Giovanni Repossi è nato a Chiari nel 1929, figlio d'arte (suo padre è stato un grande scultore bresciano dei primi del Novecento), ha passato gran parte della sua vita a Milano all'Accademia di belle arti di Brera prima come studente poi, per ben 35 anni, come docente di decorazione e infine come direttore. Nel dopoguerra, giovanissimo, Repossi si è trovato ad avere come maestri grandi personaggi dell'arte italiana: Manzù, Messina, Carrà, Minguzzi. Queste frequentazioni, come l'artista stesso ama raccontare, hanno contribuito in maniera importante a formare il suo bagaglio artistico e intellettuale. La sua pittura comunque non ha subìto più di tanto l'influenza delle correnti espressioniste che hanno segnato quegli anni ma, piuttosto, è stata caratterizzata da un forte interesse per i problemi sociali, esprimendo quel realismo esistenziale specchio di una Milano (quella del "Miracolo" di De Sica per intenderci) che, ancora in ginocchio, cercava di rialzarsi. Il lavoro di Repossi ha cominciato a riscuotere grandi successi subito dopo il diploma a Brera, anche nell'ambito di concorsi internazionali di pittura. Entrato a far parte di un gruppo d'artisti, tra i quali Adami e Romagnoni, sotto l'illustre guida di Funi in pochi anni il pittore bresciano ha dipinto chilometri d'affresco murario, esercizio che gli ha consentito di raggiungere un livello tecnico decisamente invidiabile. Divenuto poi responsabile di una cattedra nella "sua" Accademia di Brera, ha insegnato per più di trent'anni decorazione e il suo lavoro si è evoluto fino a diventare tra i più richiesti, esposto quindi in tutto il mondo. L'ultima importante personale è stata quella tenuta nel 1998 alla Galleria Ponte Rosso di Milano.

Le sue opere
Giovanni Repossi ha attraversato come una lama 40 anni di storia dell'arte. La sua opera, sempre attuale, non è quasi mai stata influenzata dalle correnti che si sono susseguite: l'informale, la pop, le tendenze concettuali. Una vita quindi, quella del pittore bresciano, vissuta all'interno dell'arte, attraverso l'insegnamento e con una produzione che, in molti casi, ha raggiunto altissimi risultati. Fine disegnatore e grafico, Repossi dice di aver vissuto una vera e propria ossessione per le tecniche pittoriche e la sua curiosità lo ha spinto a fare qualche esperienza con la pittura astratta tra il '59 e il '60, cosa che gli è servita a riorganizzare gli spazi del lavoro artistico. La sua opera in continua evoluzione è stata ispirata, per circa un trentennio, dal tema della memoria, elaborato giocando con suggestioni nostalgiche, ma anche trasformando la realtà pittorica in una sorta di sogno surreale. Con il passare del tempo, il suo segno è andato dilatandosi fino a sfociare nel divisionismo, stile che gli permetteva di ricreare le atmosfere oniriche tipiche del ricordo. Da vent'anni a questa parte Repossi ha rivisitato in maniera personale i grandi quadri del passato, cercando di riproporre, tramite la sua personale sensibilità, tutto ciò che è stato già dipinto o scritto. Il tema della mitologia, del simbolismo e della metafora lo hanno molto affascinato: l'artista ha cercato, attraverso la sua fine pittura, di dare forma e colore ai personaggi e alle situazioni che da sempre hanno affollato il suo immaginario. Dal 1985 in poi Repossi ha spostato la sua attenzione verso l'acquarello, dando a questa tecnica, fino ad allora utilizzata come abbozzo alla maniera inglese, la dignità che le mancava. Quadri di grandi dimensioni, dipinti su carte speciali, hanno infatti introdotto una notevole innovazione nel campo della pittura ad acquarello, trattata con grande sapienza. Oggi, l'artista ritrae figure umane e paesaggi con una capacità tecnica propria dei grandi maestri, le atmosfere dei suoi quadri esprimono una poetica eterea, la stessa che si ritrova sui volti e nelle espressioni dei personaggi. Le immagini pubblicate in questa pagina si riferiscono alle ultime produzioni.

Giovanni Repossi vive e lavora a Chiari, per contattarlo 030 711664.



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