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quiBresciaFitness
di Stefania Campo
Come
utilizzare gli energetici naturali
Con
l'arrivo della primavera si può provare la sensazione
di avere le pile scariche. L'inverno è stato lungo,
tutte le riserve energetiche accumulate dal nostro organismo
sono state utilizzate e, sempre schiacciati da impegni e
responsabilità, ci si può sentire un po'
stressati, privi di forza.
In primavera le giornate sono sempre più lunghe, la
natura si modifica e quindi anche l'uomo deve poter
affrontare questo periodo con grinta. Abbiamo chiesto a due
erboriste bresciane quali rimedi ci offre la natura per
superare l'intorpidimento che spesso caratterizza questa
stagione.
1
Il ginseng.
Il suo nome cinese, Ren Shen, che significa radice a forma
di uomo, vuol riassumere in estrema sintesi la
capacità che il ginseng (coltivato in Cina, in Corea
e in Giappone) ha di agire sulla totalità della
persona. Conosciuto come "la radice della vita", ricorda
Milena Bazzoli dell'erboristeria "Maga Natura" in Via
Quintino Sella a Calcinato, "il ginseng è una
sostanza energetica, tonica ed efficace in modo rapido,
quasi immediato". Le sue proprietà sono molteplici.
Ha la capacità di rinvigorire l'organismo e di agire
sui sistemi immunitario, endocrino e nervoso, potenziandoli.
È riconosciuto inoltre come un efficace antistress,
antifatica, afrodisiaco e antidepressivo, e associa a queste
facoltà quella di ridurre i lipìdi e gli
zuccheri in eccesso presenti nel sangue. Esistono diverse
qualità di ginseng, quindi come scegliere la
più adatta alle proprie necessità? La
differenza è dovuta al tipo di estrazione e, precisa
ancora Bazzoli, "Il ginseng rosso coreano è il
migliore, essendo estratto a freddo, ma è anche il
più costoso perché in questo tipo di
lavorazione la resa è minore". In Corea, infatti, lo
stato (avendo il monopolio di questa attività) si
assicura che vengano raccolte solo le radici con almeno sei
anni di vita; per la lavorazione viene utilizzato un metodo
molto particolare che si basa su due fasi, essicazione e
vaporizzazione, che permettono un' efficace conservazione
dei principi attivi e consentono di evitare l'effetto
negativo del nervosismo che può associarsi a certi
tipi di ginseng.
2
L'eleuterococco.
E' della stessa famiglia del ginseng, ma proviene dalla
steppa siberiana dove è chiamato cespuglio del
diavolo. "Rispetto al ginseng, che agisce sia a livello
fisico sia mentale, l'euleuterococco è prettamente un
rimedio per problemi fisici", dice l'erborista Gisella Garda
dell'erboristeria "La Mandragola" in Via Rimembranze a
Bedizzole. Può essere infatti utilizzato dagli
sportivi per la sua capacità di accrescere la
resistenza dell'organismo, somministrato agli anziani per
ritardare l'invecchiamento ed è consigliato agli
studenti perché aumenta la capacità di
concentrazione.
3
Il
guaranà. E' un arbusto del Brasile con
proprietà toniche e dimagranti. I suoi frutti, simili
a capsule rosse, vengono utilizzate dagli indios come
stimolanti. Contiene infatti buone quantità di
tannino e caffeina che lo rendono utile per combattere la
fatica."Appartiene alla stessa famiglia del caffè,
contiene il 100 per cento di caffeina", dice Garda, che
aggiunge: "La differenza rispetto al caffè sta nel
fatto che l'effetto non si presenta in modo così
immediato. Il guaranà agisce lentamente durante tutto
il corso della giornata, dimostrandosi comunque un buon
tonico".
3
La pappa
reale. Ricca di amminoacidi e vitamine è
sicuramente un buon ricostituente generale. Diminuisce lo
stress, è un ottimo antibiotico naturale, stimola
l'appetito, è antidepressiva, aiuta a combattere
l'insonnia e agisce sulle tensioni dovute al ciclo
mestruale. Tra i vari tonici è certamente il migliore
per i bambini perché non contiene assolutamente
caffeina o sostanze eccitanti.
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