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quiBresciaFitness
di Stefania Campo
La
propoli, una difesa per l'organismo
Tornata
in auge da alcuni anni per curare i piccoli malanni
invernali, la propoli viene spesso definita l'antibiotico
naturale per eccellenza. Questo prodotto ha origini antiche
e sembra fosse già noto e utilizzato dai sacerdoti
dell'antico Egitto per curare malattie e per la
mummificazione (bloccando il processo di putrefazione).
Aristotele la definiva "un ottimo rimedio per la pelle",
Plinio, Virgilio e Galeno non mancarono di menzionarla nelle
loro opere e, anche nel Medioevo, era considerata utilissima
per curare le infezioni, soprattutto quelle del cavo orale.
Oggi, viste le sue notevoli proprietà curative, viene
considerata un'utile riscoperta di cui si può giovare
la medicina occidentale. Ma che cos'è la propoli? E'
una sostanza che le api elaborano, utilizzando secrezioni
ghiandolari e la resina di alcune piante, in modo
particolare pino e betulla. Il nome, che etimologicamente
significa per la città (dal greco pro pòlis),
è probabilmente dovuto al fatto che le api la usano
per sigillare le fessure nelle pareti degli alveari
proteggendosi così dalle aggressioni virali esterne.
Abbiamo cercato di conoscere meglio le proprietà di
questa sostanza naturale con la collaborazione di due
erboristi bresciani.
L'uso interno. La propoli contiene mediamente il 50
per cento di sostanze resinose, il 30 per cento di cera, il
5 per cento di polline e il 10 per cento di principi attivi.
Tra questi ultimi, è soprattutto la galangina a
renderla una sostanza portentosa e polivalente in grado di
combattere i batteri, le infiammazioni e di svolgere il
ruolo di antibiotico, anestetico, cicatrizzante e
immunostimolante. "Se ne consiglia l'assunzione per
prevenire malattie infettive, soprattutto quelle
dell'apparato digerente e respiratorio", suggerisce
Alessandro Tenchini titolare de "L'erboristeria" in via
Mirolte a Iseo. Mentre il suo collega Franco Danesi del
"Punto Benessere" in via Tarello a Lonato rende noto un
sistema per poter fruire in modo completo di tutti i
vantaggi della propoli: "E' possibile utilizzare un
apparecchio elettronico in grado di riscaldare e raffreddare
continuamente il prodotto. Si facilita così il
rilascio di sostanze attive nell'aria semplificandone
l'assunzione per via sia cutanea sia respiratoria con
conseguente vantaggio benefico per l'organismo".
L'uso esterno. Capita spesso di vedere prodotti
detergenti, creme o dentifrici alla propoli. L'utilizzo
topico di questa sostanza è essenzialmente quello di
disinfettare, ma è ritenuta anche un ottimo
coadiuvante nei processi di cicatrizzazione dei tessuti.
Danesi ricorda che "la medicina orientale consigliava
l'applicazione di impiastri di propoli sull'ombelico dei
neonati per favorire la chiusura della ferita dopo il
distacco dalla madre". Applicazioni si rivelano utili anche
per curare le afte, piaghe del cavo orale che possono essere
guarite eseguendo regolari applicazioni mediante cotone
imbevuto. "Lo stesso procedimento può essere usato
nei casi di affezione da herpes simplex labiale", suggerisce
Tenchini, "ovviamente in tal modo la guarigione
risulterà accelerata ma non potrà essere
considerata definitiva in quanto non
si eliminano le cause dell'herpes". Invece, nella
circostanza in cui la propoli venisse usata per l'igiene del
cavo orale e diluita in acqua per gargarismi "si devono
prendere alcune precauzioni", ammonisce Tenchini, "infatti
ultimamente stanno crescendo anche le allergie alla propoli
e si rivela quindi necessario verificare la tolleranza verso
questo prodotto con un test cutaneo, fatto anche in casa,
per non rischiare il soffocamento dovuto a gonfiori nella
gola". In caso di allergia è bene sapere che esistono
buone alternative come l'echinacea, i semi di pompelmo o
altre erbe più specifiche per le varie
circostanze.
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