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quiBresciaFitness di Stefania Campo
Come utilizzare al meglio i regali della vite

Fonte di gioia e piacere di vivere, il vino novello è finalmente pronto. Questo nettare rubino è da sempre simbolo di forza e virilità: un'usanza antica incitava infatti a immergere i bambini maschi, che tardavano a camminare, nel vino rosso caldo. Un proverbio latino invece sostiene che "la vita nasce dal vino" e il greco Ippocrate, più di 2.500 anni fa, parlava del vino come di una "cosa straordinariamente appropriata all'uomo" se "amministrata con giudizio". Vino a parte, la vite è una pianta utilissima all'uomo: naturalmente al primo posto viene l'uva, dolce e vitaminica, poi i tralci, utili per la grappa e le gemme, ma anche i fiori, le foglie, le radici, sono utilizzabili per cure erboristiche. Con l'aiuto di due erboriste bresciane, ecco come servirsi al meglio delle proprietà di questa pianta.

1 Il vino. Corroborante e gustoso, il vino consumato regolarmente - anche se in quantità non superiore al bicchiere per pasto - sembra diminuire il rischio di malattie coronariche. Contiene infatti flavonoidi, sostanze chimiche organiche presenti anche nella frutta, nelle verdure e nel the, che agiscono come antiossidanti potenti. Soprattutto il vino rosso, che rispetto a quello bianco è sei volte più utile, agisce come spazzino delle arterie, aumentando il colesterolo buono, utile a contrastare il rischio di infarto. Contiene inoltre discrete quantità di potassio, di vitamine e minerali, ma, non bisogna dimenticare, apporta circa 150 calorie per ogni bicchiere bevuto ed è sconsigliato in caso di ipertensione, di gravidanza e allattamento, o per i più giovani. In inverno il vin brulè, caldo e aromatizzato con i chiodi di garofano, è un ottimo antiinfluenzale.

2 L'uva. L'uva, fresca e succosa, contiene glucidi ed è piuttosto calorica per essere un frutto (contiene infatti 54 calorie ogni 100 grammi). Ricca di fibr,e può aiutare gli intestini pigri; è molto nutriente e facilmente digeribile. Per questo motivo può essere consumata anche dai bambini piccoli, se privata della buccia e dei semi che possono irritare l'intestino. Migliora inoltre la salute della pelle e disintossica l'organismo depurandolo. Fuori stagione, al posto del frutto, si può consumare un succo naturale.

3 Le gemme, le foglie e le radici. Sono le parti della vite più utili per stimolare la circolazione e quindi sono svariati i modi d'uso e i tipi di somministrazione. "L'estratto secco di vitis vinifera (la vite rossa) viene ricavato dalle foglie, dalle gemme, dalla radice o dalla frutta. E' ideale per migliorare la circolazione e quindi contro i problemi di pesantezza alle gambe, di emorroidi e di cellulite", dice l'erborista Marcella Martinelli dell'erboristeria "Edera" in via Santi Gervasio e Protasio 76 a Roccafranca, che aggiunge: "i fiori e i frutti della vite spesso sono utilizzati anche per aromatizzare le tisane". Per migliorare la tenuta dei vasi sanguigni e combattere le varici, invece, si possono bollire, per tre o quattro minuti, 20 grammi di foglie secche di vite con 20 grammi di foglie secche di amamelide, da lasciar riposare per un'ora e poi filtrare e bere. E' un tonico molto potente.

4 Il fiore. Il medico-filosofo gallese Edward Bach ha ricavato dal fiore verde e profumato della vite uno dei suoi 38 rimedi curativi, chiamato Vine. Secondo la floriterapia di Bach può attenuare la tendenza all'ambizione eccessiva, all'autoritarismo, all'intransigenza. "Vine inibisce le personalità dominanti e favorisce la prudenza, la capacità di guidare e aiutare gli altri", spiega l'erborista Giacomina Saltelli dell'erboristeria Medical Giesse Sanitaria in via Carvasaglio 32 a Palazzolo sull'Oglio, che suggerisce anche la modalità di somministrazione: "vanno prese, come per tutti i fiori di Bach, quattro gocce per quattro volte al giorno".



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