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quiTeatrobrescianoa
cura di Rossella Prestini
"Chei
de la cesa de Ader", teatro e naturalezza
La
compagnia
Nei
piccoli paesi, spesso intorno alla chiesa si creano
quelle dinamiche di coesione e comunicazione che
danno vita a iniziative culturali e sociali. Ad
Adro, nel 1977, un prete patito di teatro, don
Franco Tortelli, propose ai suoi parrocchiani di
mettere in scena alcune commedie in vernacolo, per
provare l'ebbrezza del palco e dedicarsi a qualcosa
di nuovo. Visto il successo dell'iniziativa,
accolta a braccia aperte dai compaesani, è
nata proprio allora una vera e propria compagnia,
"Chei de la cesa de Ader", un gruppo di amici che,
ormai da più di vent'anni, propone
spettacoli dialettali in tutta la provincia. Primo
regista del gruppo fu Luigi Faglia, scomparso nel
1987, mentre ora vi si dedica Lidia Rigamonti,
appassionata di teatro sin dall'adolescenza quando,
in collegio, faceva da suggeritrice negli
allestimenti di alcuni spettacoli. La compagnia,
molto legata al territorio, ha coinvolto, nel
tempo, tantissime persone del luogo. Giovani,
anziani, tutti possono trovare un posto in questo
gruppo di persone che, come primo fine, ha quello
di divertirsi facendo qualcosa di interessante.
Così "Chei de la cesa de Ader" annoverano
nelle loro file sia bambini sia settantenni,
reclutati tra i
compaesani.
Il
lavoro
La
naturalezza è, per la regista Lidia
Rigamonti, la cosa più importante e
necessaria perchè uno spettacolo vada in
scena. "Finchè gli attori non sono
più che naturali sul palco", ha detto a
quiBrescia, "io mi rifiuto di debuttare". Questo
anche perchè gli allestimanti della
compagnia parlano quasi tutti di fatti della vita,
condivisibili dalla maggior parte delle persone,
che richiedono una recitazione abbastanza
realistica e credibile e si prestano, essendo
già scritti in vernacolo, al tipo di
recitazione di questi non professionisti, dotati di
una buona mimica e di una genuina
espressività. Nel repertorio di "Chei de la
cesa de Ader" non mancano, però, anche
lavori inusuali per una compagnia dialettale, come
alcune traduzioni da Eduardo De Filippo o Dario Fo.
La scelta dei testi avviene democraticamente, anche
se l'ultima parola spetta alla regista.
L'assegnazione dei ruoli, poi, oltre a tener conto
della disponibilità di ognuno, parte dalle
caratteristiche personali, doti e difetti che gli
attori hanno anche nella vita reale e che li
rendono più o meno simili a un personaggio.
E' solo dopo due o tre mesi di prove che lo
spettacolo viene proposto al pubblico il quale,
finora, ha apprezzato l'allegria degli
allestimenti, decretandone il successo. Oltre
ovviamente ad Adro, la compagnia si esibisce
soprattutto a Capriolo, Erbusco, Lograto, Timoline,
Cologne, Provaglio d'Iseo e Colombaro. Tutti i
proventi degli spettacoli vengono dati in
beneficenza.
Guarda
alcune immagini tratte da uno spettacolo de "Chei
de la cesa de Ader" in formato
RealPlayer.
Per contattare la compagnia: Vittorio Costa 030
7356175.
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