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quiTeatrobrescianoa cura di Rossella Prestini

Fanghi attivi, movimento e improvvisazione



La compagnia
Un solo anno di vita, un solo spettacolo all'attivo, questo lo scarno curriculum della compagnia Fanghi attivi, un gruppo giovane che, comunque, ha già molti progetti. Infatti, dopo la prima dell'atto unico "Gigaflop", allestita nel febbraio di quest'anno al teatro Telaio di Brescia, e una decina di repliche in vari luoghi della provincia, la compagnia ha in programma, per ottobre 2000, cinque serate al Teatro dei Contrari di Roma. I componenti del gruppo (Gaia Sorlini, Alessandro Carminati, Paolo Lanzillotto ed Emanuele Comini) hanno cominciato la loro collaborazione all'interno di un laboratorio teatrale tenuto da Giacomo Gamba, oggi regista dei Fanghi attivi, durante il quale hanno potuto affinare la loro tecnica, dedicandosi soprattutto all'improvvisazione e all'espressività corporea.

Il lavoro
Se la compagnia è nata da poco, lo stesso non si può dire per la passione teatrale degli attori e del regista. I membri dei Fanghi attivi infatti provengono da varie esperienze e Giacomo Gamba si dedica al teatro e alla scrittura ("Gigaflop" è una sua produzione) dal 1982. Il suo cammino artistico, in realtà, ha subito una svolta nei primi anni '90, quando, poco più che 20enne, ha incontrato Brigitte Morel. L'attrice francese, cresciuta alla scuola di mimo e teatro di Jacques Lecoq, infatti, ha saputo comunicargli la passione per un teatro del corpo, basato sui movimenti e sull'espressività. E quest'influenza salta agli occhi nello spettacolo "Gigaflop": atto unico quasi interamente giocato sulla fisicità e sulla padronanza gestuale degli attori, che affonda chiaramente le sue radici nella tradizione del mimo, benché rivisitata e reinterpretata. Usando le tecniche del movimento e dell'improvvisazione, lo spettacolo si sviluppa in una serie di situazioni sorprendenti e spiritose, usate come mezzo di denuncia nei confronti della nostra società, vista come oppressiva e limitante. Supportati da una scarna scenografia, composta soprattutto da elementi audiovisivi, infatti, i personaggi si muovono in un mondo disumano, pieno di spie e controlli, privati della loro libertà e dignità. Questi uomini non più uomini abitano un universo parallelo, certamente nato dalla fantasia ma con evidenti riferimenti alla realtà, dove il terrore incombe e le vie di fuga sembrano chiuse. Unica possibilità di salvezza è, per l'autore, l'ironia, chiave dello spettacolo e dell'interpretazione.


Per contattare la compagnia: Giacomo Gamba 030 3776837

Guarda alcune immagini tratte dallo spettacolo:
"Gigaflop"



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