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quiTeatrobrescianoa
cura di Rossella Prestini
I
molti luoghi del "Treatro"
In
apertura un'immagine di gruppo, realizzata da Gian
Butturini, tratta dallo spettacolo "Terre di
confine". Sotto, a sinistra, un'immagine dello
spettacolo "Struwwelpeter".
La
compagnia
Molte
persone amano il teatro. Molti sognano di poter
calcare il palco, dedicando la vita a questa antica
arte che annovera tanti estimatori. Ma il percorso
da compiere è molto lungo e, non sempre, si
riescono a ottenere soddisfazioni pari all'impegno
profuso. A volte, però, la dea bendata
concede di realizzare i propri desideri e quella
che è una passione diventa un lavoro.
Così è andata per la compagnia
teatrale Treatro (il nome nasce da una storpiatura
infantile) di Gardone Valtrompia, che ha iniziato a
calcare la scena nel 1974. Con la voglia di
crescere e di affermarsi, infatti, un gruppo di
persone decise di mettere a frutto le proprie
esperienze individuali costituendo un gruppo
teatrale orientato verso la sperimentazione e il
teatro di strada. Dopo vari corsi e seminari,
intorno ai primi Anni '80, presero vita alcuni
spettacoli in occasione del carnevale e, nel 1983,
venne avviata la rassegna "Proposta", tuttora
esistente e arrivata alle 18°
edizione.
Così il regista Fabrizio Foccoli e i suoi
attori hanno mosso i primi passi nel
professionismo, collaborando con il Ctb nella
realizzazione della rassegna di teatro per ragazzi
"Lucide Magìe", esperienza che ha aperto al
Treatro le porte dell'animazione nella scuola. La
collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano
è continuata e, nel 1989, lo spettacolo "La
donna seduta" è stato inserito nella
rassegna "Altri Percorsi" al teatro Santa Chiara di
Brescia. Questo è forse stato il passo
decisivo, il salto che la compagnia aspettava. Da
allora la produzione artistica del gruppo si
è intensificata. Nel '90 è nato
"Stranezze", spettacolo ispirato dalla poesia di
Sandro Penna; è stata poi la volta di
"Freidot" del 1991, tratto da "Infelicità
senza desideri" di Paul Handke. Il 1992 ha invece
segnato il debutto del progetto "A ferro e fuoco",
realizzato in collaborazione con altre compagnie
del panorama bresciano. Nello stesso anno, il
gruppo è stato rifondato, si è
ingrandito e ha preso il nome di Treatro2,
iniziando la gestione, a Gardone, dello spazio
"Soffitta", sede della compagnia, ma anche luogo di
rappresentazione, incontro e dibattito teatrale. In
questo contesto ha visto la luce anche un'altra
rassegna, "Sembianze", officina di nuove produzioni
fra cui "Miei colori amati", tratto da alcune
poesie di Pier Paolo Pasolini. L'ultimo spettacolo
"Terre di confine" ha debuttato il 16 giugno del
2000 al teatro Verdi di Milano e ha vinto il premio
"Scena Prima". Nel maggio dell'anno scorso, poi, il
gruppo ha nuovamente cambiato nome, diventando
l'Associazione culturale Treatro della quale -
oltre ai fondatori Fabrizio Foccoli, Arnaldo Ragni,
Fabrizia Guerini e Luca Ghibelli - sono entrati a
far parte anche Beatrice Faedi, Franca Ferrari e
Sergio Mascherpa.
Qui sopra, un'immagine tratta dallo spettacolo "Ho
detto basta", realizzata da Fausto Guastaroba.
Sotto, a destra, un'immagine da "Foglie
d'erba".
Il
lavoro
Nei
suoi vent'anni e più di attività, il
gruppo Treatro si è avvicinato alla scena da
molti punti di vista, provando strade diversi e
dedicandosi a progetti di vario tipo. Alcuni punti
fermi, però, nella storia di questa
compagnia ci sono. Innanzi tutto, la ricerca resta
uno degli elementi fondamentali della produzione.
Infatti, sin dagli esordi, il Treatro ha cercato di
esportare la sua arte in luoghi inusuali,
utilizzando tecniche che oggi non sono una
novità, ma negli Anni '70 non erano ancora
state del tutto indagate. E così molti
spettacoli sono stati allestiti in piazze, cortili,
balconi e porticati, mentre
la tecnica dell'attore si fondeva con la clowneria,
la musica, la danza, per trovare dimensioni
diverse. E' stato solo nel 1985 che il Treatro,
invitato dallo stabile di Brescia, ha debuttato su
un palcoscenico, realizzando "Der Struwwelpeter".
Benchè oggi siano sopprattutto gli spazi
deputati a ospitare i lavori di questa compagnia,
il gruppo continua a vedere il teatro come una via
di comunicazione da promuovere e utilizzare anche
per scopi che esulano dalla rappresentazione
stessa. E' anche per questo motivo che una delle
maggiori attività del Treatro è la
realizzazione di laboratori nelle scuole, ma anche
in strutture che accolgono persone disagiate come
il centro per tossicodipendenti "Airone". Quindi
Treatro non è solo una compagnia, ma
potrebbe essere definito un centro di promozione
teatrale, visto che ogni anno, intorno a un tema
prescelto, vengono realizzate molte
attività: laboratori, corsi, incontri,
rappresentazioni.
Per contattare la compagnia: Associazione Treatro
030 831559.
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